Il mio soggiorno in India, e più precisamente nell’Ashram di Rikhia e Munger, è stato decisamente emozionante. Il periodo più lungo l’ho trascorso a Rikhia e posso chiaramente affermare che è stata per me come una grande casa. Una grande casa che mai avrei immaginato potesse coinvolgermi e affascinarmi così tanto.
All’interno dell’Ashram ero come trasportata dagli eventi, era come trovarsi in una cascata e l’acqua mi travolgeva senza che io potessi fare nulla per controllare il suo flusso. Ho provato parecchie volte questa sensazione e ciò avveniva soprattutto durante il Karma Yoga, quando mi ritrovavo a dover affrontare delle situazioni non troppo semplici oppure a dovermi relazionare con altre persone senza conoscere la lingua.
E costantemente, ogni volta che ero in difficoltà, appariva qualcuno o succedeva qualcosa che mi aiutava. Non ho mai conosciuto Swami Satyananda, non conosco i suoi modi di fare o il suo modo di parlare, ma stando a Rikhia e vivendo, anche se solo per poche settimane, in Ashram, sapevo che quell’aiuto che ricevevo non me lo stava dando la persona che avevo di fronte, ma una forma di energia più elevata. E così ogni volta che mi trovavo in situazioni difficili chiedevo l’aiuto e questo, puntualmente, arrivava. A Rikhia ho riscoperto la mia natura, come sono fatta realmente ed è forse per tale motivo che considero quell’Ashram come una parte di me.
Il giorno 24 Dicembre ho preso l’iniziazione a Karma Sannyasa da Swami Satsangi a Rikhia. E’ stata diversa rispetto alle altre iniziazioni, decisamente più intensa. Quando mi sono presentata di fronte a Swami Satsangi è stato come se per quell’istante il mondo si fosse fermato. Non riuscivo a vedere nessun altro oltre a lei e la mia mente era completamente vuota. Non ricordo cosa ho pensato in quel momento, ma ricordo perfettamente ogni mio gesto o movimento. Probabilmente sono stata più consapevole di cosa stessi facendo in quell’istante rispetto a tutti gli altri giorni.
Ritengo inoltre di essere stata molto fortunata, soprattutto per aver avuto la possibilità di parlare con Swami Satsangi e Swami Niranjan. L’ultima settimana l’ho trascorsa a Munger e il tipo di esperienza è stata differente. Ho impiegato alcuni giorni per adattarmi al nuovo ambiente e al diverso tipo di energia, soprattutto perché ho provato maggior difficoltà nell’affrontare gli eventi. Durante l’assegnazione dei Karma Yoga non ero mai con il gruppo italiano ma sempre da sola e questo è stato, per me, come una grande opportunità per tirar fuori le mie risorse interiori.
Ho impiegato diversi giorni prima di accettare questa cosa, poiché emergevano diversi stati emozionali, come il senso di non appartenenza o la rabbia, che non mi permettevano di capire quale fosse, invece, l’insegnamento. Nonostante tutto, ritengo di aver fatto un esperienza unica, intensa e meravigliosa.
