Grazie Swami Satyananda

Swami Arunkiran Saraswati

Swami Arunkiran Saraswati

Avevo venti anni nel 1982 quando il mio insegnante di yoga Egidio Baiss, mi disse che Swami Satyananda sarebbe venuto a Lipica. Subito compresi che volevo andare lì per conoscere il mio Guru e per chiedergli il mantra. Ricordo una lunga fila di persone fuori dalla stanza dove Paramahamsaji riceveva i discepoli per dare loro l’iniziazione. Arrivò il mio turno ed entrai nella stanza, all’interno la luce era soffusa e vi era odore d’incenso. Swami Satyananda mi fece sedere di fronte a lui e mi diede un piccolo pezzo di carta sul quale aveva scritto il mio mantra. Ero molto commossa, emozionata ed anche un po’ confusa così lo ringraziai ed uscii con il mio tesoro nelle mani.
Rividi Swami Satyananda l’anno seguente, in quell’occasione gli chiesi il nome spirituale. “ Arun Kiran” mi disse. Timidamente gli chiesi il significato e Swami Satyasangananda che era seduta vicino a lui, disse, “ Il colore del sole che sorge”. Rimasi impressionata ricordando la visione che avevo avuto quando ero bambina e pensai, “ si è il nome giusto”.
Passarono molti anni durante i quali anche se non seguivo alcuna classe di yoga, continuavo ugualmente a ripetere il mio mantra e spesso pensavo a Swami Satyananda, sperando di rivederlo e sentendolo sempre come il mio Guru.
E fu così che un giorno stanca e delusa della mia vita, mi chiesi quale ne fosse il significato e cosa fosse realmente importante per me, in poche parole quale fosse lo scopo della mia vita. La risposta fu, “ Yoga e il mio Guru”. Così mi recai nell’Ashram di Montescudo e decisi di dedicare la mia vita allo yoga e alla missione del mio Guru. Iniziai il mio training per divenire insegnante di yoga e nel 2006 ricevetti Jignasu sannyasa da Swami Niranjan. Fu solo nel 2007 che riuscii ad andare a Rikhia durante la Sat Chandi Mahayajna e rivedere Swami Satyananda dopo venticinque anni.
Quando lo vidi, il mio cuore si riempì di gioia e amore. Essere vicino al mio Guru era per me un sogno accarezzato per così tanto tempo. L’energia di Swami Satyananda era così forte e onnipervadente che spesso mi ritrovavo a pensare a cose che poi lui avrebbe detto durante i satsang. Potevo sentire la qualità della mia mente che cambiava riempiendosi di pensieri d’amore, unione e grazia.
Il giorno di lasciare Rikhia arrivò. La sera dovevo prendere il treno per Calcutta. Ero al programma e Swami Niranjan era lì con noi con la sua bellissima presenza, ad un tratto il mio cuore si riempì con un sentimento d’amore e iniziai a pensare, “ grazie Paramahamsaji per averci fatto un dono così meraviglioso come Swami Niranjan. Veramente desidero aiutarlo nel portare avanti il tuo sankalpa di risollevare l’umanità perché è giusto e ho piena fiducia in te”. In quel momento sentii che potevo morire per proteggere Swamij.
Nel mio cuore diedi a lui la mia vita e promisi di servirlo per tutta la mia vita. Con questo sentimento e pensiero lasciai Tapovan. Mentre me ne andavo, vidi Swami Satyananda seduto sul suo divano fuori da Tapovan. Stava parlando con qualcuno, ma mentre scendevo girò lo sguardo verso di me e guardò per un secondo direttamente nei miei occhi. In quel momento seppi che aveva percepito i miei pensieri e si era stabilita una connessione, mi sentii forte e determinata, pronta per andare e portare avanti la mia promessa. Non vi fu bisogno di dirci addio perché in quell’occhiata ci eravamo già detti tutto.
Rividi Paramahamsaji l’anno dopo nel 2008. Nel frattempo avevo ricevuto karma sannyasa da Swami Niranjan. Durante questa visita, il giorno della partenza ebbi l’onore e la benedizione di offrire pranam ai piedi di Paramahamsaji. Quella fu l’ultima volta che lo vidi.
Il 6 dicembre 2009 quando ricevetti la notizia del Mahasamadhi di Swami Satyananda, ero a Montescudo per portare avanti i miei compiti e seguire le persone che vivevano in ashram. Swami Anandananda e Swami Shaktidhara erano in India, così molte cose si dovevano fare, e sebbene mi sarebbe piaciuto essere lì con loro pensai “E’ una fortuna che sono qui così posso portare avanti le molte cose per onorare Swami Satyananda in questo momento”. Attraverso le innumerevoli cose da fare potevo realmente sentire la sua presenza e aiuto come se stesse illuminando la mia mente e muovendo le mie mani.
Posso sinceramente dire che il mio Guru è per me il punto fermo nella mia vita nel mezzo delle infinite e mutevoli cose ed eventi.

Swami Arunkiran Saraswati