Conferenze di Swami Niranjanananda Saraswati

Il Mantra e le Dimensioni Sottili della Personalità

Rimini, Ottobre 1994

Conferenze Satsang 1994 Satyananda Ashram Italia

Il Mantra e le Dimensioni Sottili della Personalità

Rimini, Ottobre 1994

Con la ripetizione del mantra si fa esperienza dell’armonia della mente, che ha luogo quando non fluttua tra questi opposti e quando le fluttuazioni mentali diminuiscono ed eventualmente cessano, andiamo oltre la mente ed entriamo nella nostra psiche.

Nel corso dei loro studi gli yogi hanno sviluppato una differente visione della personalità umana; non siamo qui per decidere chi ha ragione e chi ha torto, ma siamo qui per fare esperienza delle dimensioni sottili della nostra personalità così come sono state scoperte dagli yogi del passato.
Nel corso dei loro studi gli yogi realizzarono che la personalità umana è costituita principalmente da vibrazioni e che il corpo e la mente, con tutte le loro varie espressioni, sono governati da sottili forze vibrazionali. Cinquemila anni fa circa vi fu un santo, uno yogi, il cui nome era Kanat. Egli fu una delle prime persone che scoprì e parlò della struttura atomica dell’essere umano. Proprio come nell’era moderna consideriamo Einstein il padre della teoria atomica, nella spiritualità consideriamo il saggio Kanat come il divulgatore originale di questa teoria atomica perché nei suoi trattati egli descrisse la struttura atomica esattamente come la descrive oggi la scienza moderna. Certamente i nomi sono in sanscrito ma le teorie e gli esperimenti sono di natura moderna e scientifica.

Nei suoi trattati spiegò che il corpo è composto da atomi e questi sono in uno stato vibrazionale e che anche l’intera struttura elementare dell’universo è composta da differenti atomi che vibrano ad una loro frequenza, la densità e la compressione di questi atomi danno origine a differenti elementi. Egli disse che questi atomi non sono solamente fisici ma che molti di essi sono anche sottili e che la qualità di questi atomi cambia quando divengono sottili. Entro gli atomi vi è la pulsazione dell’energia e dentro la pulsazione dell’energia vi è la pulsazione dello spirito. Perciò ogni parte del corpo ed ogni parte della mente ha la capacità inerente di realizzare lo spirito, quindi per Kanat le esperienze spirituali non sono solo dei procedimenti mentali o intellettuali ma sono un procedimento nel quale ogni parte del corpo e della mente vibra con quella realizzazione spirituale.

Egli descrisse questi atomi fisici con il termine anu e descrisse la formazione sottile atomica nella forma di shakti. Non sono qui per spiegare i suoi principi, però vorrei portare la vostra attenzione su di un punto particolare, cioè che l’energia sottile nel nostro corpo è relativa ai chakra nel nostro corpo psichico.

Lo yoga riconosce cinque aree della manifestazione umana e queste cinque aree sono conosciute come kosha. Kosha significa: una forma, uno strato.
Il corpo fisico che è composto da materia, da elementi densi è conosciuto come annamaya kosha. Il corpo mentale composto dagli elementi sottili è conosciuto come manomaya kosha. La dimensione dell’energia che governa il corpo e la mente è conosciuta come pranamaya kosha. La dimensione della conoscenza intuitiva e della saggezza è conosciuta come vigyanamaya kosha. Quando il corpo intero fa esperienza di gioia e di beatitudine è conosciuto come anandamaya kosha. Queste sono le cinque dimensioni dell’esperienza umana e queste cinque dimensioni rappresentano la totale personalità umana.

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In annamaya kosha, la dimensione della materia, vediamo e facciamo esperienza del nostro corpo. Le funzioni delle differenti parti del corpo, dei sensi e degli organi fanno parte di annamaya kosha. In manomaya kosha abbiamo la razionalità normale e manifesta, le sensazioni, le emozioni, le attitudini ed il comportamento. In pranamaya kosha abbiamo l’interazione dell’energia e in vigyanamaya kosha abbiamo la realizzazione delle facoltà intuitive che rappresentano la comprensione e la conoscenza delle dimensioni che sono oltre le percezioni umane.

Infine, anandamaya kosha è un’integrazione totale della natura umana, dell’esperienza umana con la natura e l’esperienza cosmica.
Tutti questi differenti stati della personalità umana, la personalità yogica, possono essere influenzati dalle vibrazioni. La mente può essere modificata da vibrazioni, le condizioni fisiche possono essere cambiate dalle vibrazioni, le cellule fisiche possono essere rivitalizzate da vibrazioni e le aree sconosciute della mente possono essere risvegliate da vibrazioni. La musica è una forma esteriore di questi effetti perché la musica, per esempio, crea un cambiamento definito nella personalità umana. Vi sono alcuni tipi di musica che possono stimolare il corpo, la mente, le sensazioni e le emozioni. Vi sono alcune forme di musica che possono pacificare gli stati agitati dell’intera personalità.

Nel corso delle nostre discussioni noterete che uso molto il termine personalità, quando uso la parola personalità non intendo la normale personalità che abbiamo compreso negli studi della psicologia umana e della scienza. Dovremmo cercare di capire il termine personalità nel contesto yogico che include le cinque dimensioni dell’esperienza umana, tutti i cinque kosha, dalla materia allo spirito.

Dovunque nella mente degli yogi vi è stata questa considerazione: “se la vibrazione può modificare differenti stati del corpo e della mente può allora esservi un procedimento tramite il quale possiamo risvegliare le facoltà latenti tramite le vibrazioni? E può esservi un procedimento che utilizzi le vibrazioni per avvicinarci di più al nostro sé interiore?”. Nel corso dei loro studi e delle loro scoperte, gli yogi sono arrivati alla scienza dei mantra. Proprio come alcune frequenze sonore possono stimolare o pacificare le attività della personalità umana, nello stesso modo alcune vibrazioni guidate possono modificare le funzioni della natura umana. Questa comprensione ha dato vita alla scienza del Kundalini Yoga insieme alla scienza dei mantra. Quella dei mantra è la scienza della comprensione degli effetti delle vibrazioni che influenzano la personalità umana e Kundalini Yoga è la scienza dell’esperienza degli stati alterati della coscienza risvegliati dalla forza dei mantra. Perciò ora osserveremo due aspetti, il primo è quello dei mantra ed il secondo è Kundalini Yoga. La parola mantra significa “liberazione delle forze mentali tramite l’uso di una vibrazione sonora” e i mantra sono vibrazioni che diamo a noi stessi. Per esempio la ripetizione del mantra OM, da un punto di vista intellettuale e religioso può essere messo in relazione con molte altre forme di canti. Ma l’effetto reale del mantra OM è l’esperienza del risveglio della psiche umana. Quando ero a Barcellona, fra il 1978 e il ‘79, abbiamo condotto una ricerca in un ospedale che si è rivelata molto importante per spiegare l’effetto del mantra sul corpo e sul cervello umano. 

Lo scopo della ricerca era quello di rilassare le persone che dovevano essere operate chirurgicamente. Prima dell’operazione le persone venivano messe in una sala dove dovevano ripetere il mantra OM per cinque minuti. Durante la pratica tenevamo sotto controllo le loro onde cerebrali, la resistenza della pelle, il battito del cuore poiché l’intero procedimento della ricerca era scientifico. Il risultato che emerse dalla ricerca è stato molto interessante. Prima di tutto, già entro i cinque minuti di ripetizione del mantra OM si era ridotta l’iperattività del cervello. Vi era stato un aumento delle onde alfa e delta entro soli cinque minuti di ripetizione del mantra OM. Il rilassamento dell’agitazione nervosa poteva essere notato dalla pressione del sangue, dalla resistenza galvanica della pelle, ecc. e soggettivamente, i pazienti che dovevano essere operati chirurgicamente in quell’ospedale, avevano riscontrato una grossa riduzione del loro livello di paura. Sapete che se si va in un ospedale per essere operati vi è sempre una predominante dose di ansia e di paura. Dunque, vi è stata una grossa riduzione degli stati di ansia e di paura oltre ad una maggiore abilità nell’affrontare gli stati mentali disturbati.

Questa ricerca è divenuta poi una base per ulteriori ricerche sugli effetti del mantra. I risultati ottenuti da questa ricerca non erano una novità ma erano gli stessi che gli yogi avevano menzionato molte migliaia di anni fa e cioè che, gli yogi hanno detto che quando viene prodotta una adeguata combinazione di vibrazioni sonore, non solo il corpo, ma anche la mente e la psiche interagiscono con il corpo e vi è una maggiore armonia. Quando vi è armonia tra il corpo, la mente esteriore e la psiche questa armonia porta a stati di rilassamento più profondi e con il rilassamento vi è il risveglio dei potenziali mentali latenti.

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Negli stati di stress, di ansia e di tensione non siamo in grado di usare adeguatamente le facoltà mentali, che si riducono consistentemente insieme ad una diminuzione della normale chiarezza. Con la ripetizione del mantra vi è un aumento della consapevolezza mentale, dell’attenzione e delle facoltà. Quando la mente è accuratamente sintonizzata, le esperienze psichiche si uniscono alle esperienze mentali, questo è un aspetto molto importante: l’unione delle facoltà mentali con le facoltà psichiche.

A questo punto potreste chiedervi quale è la differenza fra facoltà mentali e facoltà psichiche: lo yoga dice che la mente è l’area manifesta della personalità umana che interagisce con il mondo dei sensi, oggetti, spazio e tempo e che la dimensione psichica della personalità umana non interagisce con gli oggetti, spazio e tempo, non interagisce con i sensi, mantiene una sua identità ed è in connessione con le dimensioni sconosciute della personalità umana, anandamaya kosha. Perciò possiamo dire che la mente interagisce con manomaya kosha e con annamaya kosha, mentre la psiche o l’aspetto psichico della nostra natura interagisce con vigyanamaya kosha e con anandamaya kosha. Sono stato chiaro finora? Perciò con la combinazione di vibrazioni sonore iniziamo ad influenzare la psiche tramite la mente. Sto entrando un po’ dentro la filosofia del mantra. La nostra mente che è esterna, che è manifesta, che è in relazione con manomaya e con annamaya kosha, fa esperienza dei desideri e delle azioni, fa esperienza del piacere e del dolore poiché le azioni sono un risultato dei desideri e il piacere e il dolore sono due forze opposte. Con la ripetizione del mantra si fa esperienza dell’armonia della mente, che ha luogo quando non fluttua tra questi opposti e quando le fluttuazioni mentali diminuiscono ed eventualmente cessano, andiamo oltre la mente ed entriamo nella nostra psiche. Perciò, uno dei risultati immediati della pratica del mantra è il rilassamento e l’aumento della capacità di focalizzare le energie in un’unica direzione, ossia rendere unidirezionale la manifestazione dello sforzo e della creatività umana. In questo procedimento, la creatività e lo sforzo, che vengono diretti in un’unica direzione, in un unico punto, portano alla realizzazione della psiche e questa realizzazione della psiche ha inizio con il risveglio dei chakra e della kundalini che sono l’aspetto di Kundalini Yoga.

Nella personalità umana yogica vi sono aree o stati di differenti esperienze e questi differenti livelli di esperienza sono descritti nella forma dei chakra, dove l’energia si manifesta in una certa forma e dove il corrispondente stato mentale o stato di coscienza si manifesta in una certa forma dando vita ad una specifica qualità di creatività. Sapete, creatività è un termine molto ampio che comprende aree differenti nelle quali un individuo può raggiungere la perfezione e ad ogni livello della creatività vi è uno sviluppo differente del potenziale e della coscienza umana.

Infine, attraversiamo sette stadi di trasformazione dentro la nostra personalità e questi sette stadi di trasformazione sono stati messi in relazione con i sette chakra, da muladhara a sahasrara. Nella meditazione con il mantra, tornando all’aspetto del mantra della nostra pratica, vi sono differenti sistemi di pratica che possono portare un individuo a quella profondità e consapevolezza, dalla mente alla psiche.

Vedremo ora brevemente quali sono le differenti pratiche della meditazione con il mantra. Prima di tutto, per poter influenzare gli stati fisici del corpo il mantra deve essere ripetuto verbalmente, come per esempio, sedendosi e ripetendo:
OM NAMAH SHIVAYA, OM NAMAH SHIVAYA, OM NAMAH SHIVAYA, (potete anche cantarlo nella forma di kirtan oppure ascoltarlo mentre viene emesso da una audiocassetta e qui il corpo intero è soggetto all’effetto della vibrazione sonora.) Per poter modificare ed influenzare i differenti stati mentali, il mantra deve essere praticato mentalmente. E’ naturale che quando iniziamo a praticare il mantra mentalmente e la mente diviene introversa, facciamo esperienza di sonnolenza e di letargia perché non siamo abituati agli stati di introversione. Perciò quando sentiamo che stiamo diventando introversi e che la letargia sta prendendo il sopravvento sullo stato di veglia mentale, allora dovremmo ripetere il mantra sussurrandolo. Per rendere il mantra una delle attività quotidiane potete ripeterlo mentre eseguite quelle azioni che non richiedono concentrazione. Perciò evitate di praticarlo mentre guidate.

Il passo successivo è quello di essere più con voi stessi, non solo per praticare il mantra ma anche per poter fare esperienza dei differenti stati mentali che vi può dare in un momento particolare. Una volta perfezionata la pratica fino a questo livello, per potere andare più in profondità dentro la vostra personalità il mantra viene combinato con differenti simboli, yantra o mandala o con altre tecniche di meditazione, come per esempio la pratica di trataka. Quando i mantra vengono combinati con le tecniche di pratyahara e di dharana divengono uno strumento molto potente di stimolazione per la psiche. Certamente vi sarebbe molto da dire a questo proposito perché di per se stessa è una teoria pratica completa ma in breve si dovrebbe capire che lo scopo ultimo del mantra è di portare alla realizzazione del potenziale umano contenuto nei diversi chakra. Quando questi centri di energia e di coscienza divengono attivi, allora la nostra vita cambia e da normale diviene supernormale; questo è lo stato del Super-Essere così come è stato descritto da Aurobindo.

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