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Conferenze di Swami Satyananda Saraswati in Italia
Discorso Inaugurale
Torino, Aprile 1981

Discorso Inaugurale
Torino, Aprile 1981
Hari Om Tat Sat
Ci stiamo incontrando qui, in questa splendida serata per inaugurare questo seminario molto importante in questa bella città. La settimana scorsa eravamo a Milano e due giorni fa eravamo in Grecia e ora siamo di nuovo in Italia per tenere questo seminario.
Oggi lo yoga ha certamente influenzato tutta l’umanità. Migliaia di insegnanti in tutto il mondo sono impegnati nell’insegnamento dello yoga in ogni paese. Medici e ricercatori stanno studiando incessantemente gli effetti dello yoga sul corpo umano, sulla mente e sulle emozioni. Per qualche tempo lo yoga è rimasto il monopolio degli asceti ma oggi è per tutta l’umanità.
Le persone stanno pensando di introdurre lo yoga nei centri di disintossicazione dalle droghe in tutto il mondo. Ovunque, nelle prigioni, sono state aperte sale di yoga. Sembra che lo yoga abbia toccato ogni aspetto dei problemi umani. Da un lato, la yoga terapia è diventata un aspetto molto importante dell’insegnamento attuale dello yoga, dall’altro lato, lo yoga viene utilizzato come importante strumento per rilassare le tensioni muscolari, mentali ed emozionali. Ma ciò che è stato svelato all’umanità negli ultimi dieci o venti anni è la possibilità di un’evoluzione della coscienza attraverso le pratiche yoga.
Non c’è alcun dubbio che i disturbi fisici e i problemi mentali sono delle grandi difficoltà che l’umanità deve affrontare, ma il più grande problema dell’umanità è quello della coscienza umana. Come possiamo aspettarci di uscire dai problemi della vita se non viene trasformata l’intera coscienza? Questo è il più grande problema che lo yoga ha intenzione di risolvere per tutti noi. La coscienza è un argomento importante nelle pratiche di yoga, in particolare nel dhyana yoga. Il risveglio della kundalini non è altro che uno stadio dell’evoluzione nello schema di mente e coscienza. Dietro il corpo e la mente è presente dentro tutti noi una consapevolezza universale e fantastica.
Noi non ci rendiamo conto di questa grande consapevolezza perché esiste come se fosse un iceberg, se ne vede solo poco e il resto è completamente nascosto. L’uomo conosce i suoi pensieri e le sue emozioni, ma non la sua consapevolezza. Il pensiero non è consapevolezza, è un aspetto della consapevolezza; è una manifestazione della consapevolezza. Questa consapevolezza è l’argomento più importante del dhyana yoga e del kundalini yoga.
Molto presto, l’insegnamento dello yoga si trasformerà in tutto il mondo. Dovremo insegnare ai nostri allievi e ai nostri discepoli il modo per diventare sempre più consapevoli della loro coscienza. Ed è qui che lo yoga si trasforma immediatamente nella scienza del tantra. Ed è tramite la scienza del tantra che lo scopo dello yoga sarà raggiunto. Come uno scienziato non potrà mai liberare l’energia se non rompe la materia, allo stesso modo, non è possibile manifestare o liberare shakti, se non si rompe la materia.
La manifestazione di shakti dentro di noi deve essere raggiunta con la pratica dello yoga nella forma del tantra. La mente si deve espandere e l’energia deve essere liberata. Uno dei temi più importanti dello yoga e del tantra dovrebbe essere e sarà, l’espansione della coscienza. La nostra mente e la nostra coscienza si muovono all’interno di un’area limitata, l’area della consapevolezza sensoriale. Siamo capaci di fare esperienza solo di ciò che proviene dai sensi.
I sensi da soli nutrono la nostra conoscenza, nutrono la nostra mente. Non siamo capaci di espandere la mente e di fare esperienza bypassando i sensi. Siamo consapevoli dei nomi e delle forme che vediamo, ma non sappiamo che esistono forme che i nostri occhi non possono vedere. Ci sono suoni non empirici e forme non empiriche. Il primo errore che abbiamo fatto è stato quello di limitare la nostra conoscenza e la nostra esperienza.
Le barriere sensoriali devono essere completamente infrante e questo è possibile solo trascendendole. Quando la mente si espande, allora l’energia viene liberata. L’energia è shakti ed essa è dormiente dentro la materia di cui siamo costituiti. In un regno la mente è materia. Tuttavia all’interno della struttura della mente c’è shakti illimitata. Proprio come la materia si trasforma in energia, anche la mente può essere trasformata in shakti. Perciò il concetto di mente, il concetto di coscienza è completamente diverso nello yoga, nel Samkhya e nel tantra rispetto a quello presente in psicologia.
Quelli che hanno studiato psicologia moderna non comprendono la verità della mente e della coscienza poiché studiano la mente attraverso i suoi aspetti limitati. Le nostre emozioni e i nostri sogni non possono indicare realmente l’esistenza della mente e non possono realmente definirla. La mente può essere vista solo quando iniziate a meditare. Quando chiudete gli occhi e vedete l’oscurità, quella è la mente. Quando iniziate a vedere la luce, quella è la mente. Quando vedete certe forme dentro di voi, quella è la mente. Quando iniziate a sentire suoni dentro di voi, quella è la mente. Quando iniziate a vedere i deva e gli angeli, quella è la mente. Quando iniziate a sentire voci che vengono da dentro di voi, quella è la mente. Sono diverse manifestazioni della mente.
Nello yoga e nel tantra la mente è conosciuta come chitta. La traduzione più vicina di chitta è consapevolezza e la consapevolezza è omogenea. La sua natura è la totalità, ma noi ci rendiamo conto della mente solo quando siamo infelici o felici, quando amiamo o odiamo, quando siamo dispiaciuti o arrabbiati. Allora diventiamo consapevoli della mente dentro di noi. Ma tutte queste cose sono prove negative dell’esistenza della mente. Il tantra racchiude in sé una scienza meravigliosa che grazie a determinate pratiche fa esplodere completamente la base e gli angoli della mente.
Per far esplodere la mente dovete generare energia pranica. Se generate prana, allora la mente diventa chiara ed esplosiva. Vi sto dando solo un piccolo accenno dello yoga del futuro, poiché il coraggioso uomo del futuro scoprirà la coscienza oltre la mente. Tra cento, duecento o trecento anni, la nuova razza coraggiosa di cui stiamo parlando sarà in grado di comprendere molto di più della coscienza rispetto al corpo. Il corpo non influenza la mente, la mente influenza il corpo. Il corpo non contiene la mente, la mente contiene il corpo. Quindi dovremo comprendere la superiorità della coscienza sulla materia.
Questo è successo nelle scienze fisiche. Osservate ciò che dice la fisica. La materia è superiore all’energia o l’energia è superiore alla materia? La materia è differente dall’energia o l’energia è differente dalla materia? La fisica ha una risposta.
Anche nella scienza spirituale c’è una domanda. Il corpo è superiore alla mente o la mente è superiore al corpo? Il corpo è differente dalla mente o la mente è differente dal corpo? Il corpo è una manifestazione della coscienza o la coscienza è una manifestazione del corpo? Il tantra ha dato una risposta definitiva a queste domande. Nel tantra si postulano due realtà che a livello universale sono conosciute come Shiva e Shakti mentre a livello individuale sono conosciute come ida e pingala. Quando avviene l’unione tra Shiva e Shakti, tra ida e pingala, allora viene liberata una terza forza e quella terza forza è conosciuta come kundalini.

Io non so quanti di voi sono a conoscenza dell’arte erotica nei templi indiani. Se non la conoscete, dovreste studiarla. Nei templi di Khajuraho e di Puri, in India, ci sono statue erotiche che mostrano l’interazione tra uomo e donna. Esse rappresentano l’unione tra i due poli opposti della natura: Shiva e Shakti. Essi rappresentano rispettivamente tempo e spazio. Non intendo definire ora cosa sono tempo e spazio. Se volete capirlo, dovrete studiare Vedanta, Samkhya e fisica quantistica.
Tempo e spazio sono due poli opposti di energia come il più e il meno. Il tempo rappresenta l’energia positiva e lo spazio rappresenta l’energia negativa. Quando queste due energie si uniscono l’una con l’altra avviene un’esplosione. Nel corpo fisico ci sono due nadi che fluiscono all’interno della colonna vertebrale. Queste nadi scaturiscono dalla base della colonna vertebrale e terminano alla sommità della colonna vertebrale nel midollo allungato. Benché queste due nadi terminino entrambe nel midollo allungato, l’unione tra di loro non avviene.
Lo scopo dello yoga è unire queste due nadi. Yoga significa unione. Cosa è unione? Vedete l’interruttore, quella è unione. Accendete l’interruttore e quella è unione. Quando c’è unione, c’è illuminazione. Lo spegnete, la luce va via. Ida rappresenta chitta, la coscienza. Pingala rappresenta prana, la forza vitale. Ida e pingala non esistono solo in questo corpo fisico, ma queste due eterne realtà sono presenti nell’intero universo.
Troverete dualità a qualsiasi punto della materia. In un momento la materia è immanifesta e in un altro momento la materia esplode. Quando la materia esplode, l’energia si libera. Come esplode la materia? Dovreste studiare la fisica, ma io vi darò qualche accenno. Tempo e spazio sono i poli opposti e la mente universale è come una proto-materia. Il centro della mente universale è il nucleo. Questo nucleo è la materia latente. Quando tempo e spazio si avvicinano l’uno all’altro e si uniscono nel nucleo, allora l’oggetto esplode, la materia esplode, e si generano stelle, soli, lune e galassie. La stessa cosa accade in meditazione e in kundalini yoga. Quando chiudete gli occhi e concentrate la mente su un punto, da qualche parte, in quel momento state portando tempo e spazio più vicini tra loro come Shiva e Shakti. Nel momento in cui la mente è unita, l’esplosione inizia. La nuova razza coraggiosa di cui sto parlando esplorerà le possibilità dell’energia dietro la cosiddetta materia.
Nel 1968 giravo il mondo e parlavo di hatha yoga. Nel 1981 sto parlando di kundalini yoga. Al giorno d’oggi, milioni e milioni di persone in tutto il mondo vogliono capire cos’è la realtà. Naturalmente, le religioni hanno cercato di dare la risposta, ma uno deve trovare da sé la risposta poiché conta solo la vostra esperienza, non ciò che è scritto nei libri.
Dobbiamo appagare il bisogno della nostra generazione e dei posteri. Se gli insegnanti di yoga come noi falliscono nel giungere alla salvezza della razza umana, allora le generazioni future ci respingeranno, proprio come al giorno d’oggi hanno rifiutato le religioni e le filosofie. Vogliamo conoscere la verità, non vogliamo che ci venga detta qual è la verità. Senza microscopio non possiamo vedere i batteri. Senza radar non potete intercettare le onde radio. Come potete comprendere, allora, l’infinito con questa mente finita? Parlatene quanto volete, ma è esattamente come quando i pazzi parlano e parlano senza arrivare da nessuna parte. L’esperienza è importante. Se non avete alcuna esperienza, non avete niente.
Ricordo un fatto che accadde otto anni fa. Stavo viaggiando per il Sud America e seduto accanto a me in aereo, c’era un ricercatore. Stava facendo delle ricerche sui dolci indiani. All’ora di pranzo, gli diedi un dolce chiamato rasgulla. Lui mi chiese cosa fosse e io gli risposi che era lui che aveva fatto la ricerca. Il poveretto non ne aveva fatto esperienza!
La conoscenza è un aspetto, l’esperienza è un altro aspetto. La conoscenza è limitata, ha barriere, ha la propria falsità, invece l’esperienza non potrà mai tradire l’uomo. Quando quest’esperienza sorge si manifesta immediatamente in modo intimo. Perciò, prima di tutto, è importante trasformare la reale qualità della mente, cosicché la mente possa sostenere uno stato di metamorfosi.
Questo è ciò per cui gli insegnanti di yoga devono ora qualificarsi. Dopo aver raggiunto questo, non rimarranno più insegnanti di yoga, diventeranno guru. Negli ultimi anni ho iniziato a parlare di questo in tutto il mondo e ho trovato che la gente lo comprende. Non sto dicendo niente di nuovo, sto dicendo ciò che è già nella mente di tutti.
Quindi, abbiamo due cose davanti a noi. Come meditare e come risvegliare Shakti. La domanda più grande e il problema che si presenta a ogni aspirante è: come meditare? Chiudete gli occhi, vi ritirate dentro voi stessi, ma non sapete dove andare. È come portate la vostra automobile in strada, ma non saper dove andare. Là dove ci sono strade, avrete un posto dove andare. Immaginate che ci sia un deserto di 5.000 miglia quadrate tutto intorno a voi, nessuna strada, né sentiero e voi avete un’automobile o un cavallo. Che direzione prenderete? Se siete guidati da una stella, allora andrete nella giusta direzione, e non ha nessuna importanza che vi troviate in un deserto. Tuttavia, dovete conoscere la stella. Non ogni singola stella, perché le stelle cambiano posizione ogni giorno. C’è solo una stella che è sempre là, nella stessa posizione tutto l’anno. E cosa fare se la stella è coperta dalle nuvole, che direzione prenderete? Questo è esattamente ciò che succede a tutti noi.
La stella polare è là, sempre fissa, ma è coperta dalle nuvole della distrazione e della confusione. Questa agitazione senza fine. Come calmare questa agitazione? Come eliminare le nubi? Questa è la questione più importante in meditazione. Una volta che conoscerete il modo e una volta che conoscerete che esperienza aspettarvi, raggiungerete immediatamente il nirvikalpa samadhi. La meditazione è un’arte. Non è solo chiudere gli occhi.
Hari Om Tat Sat