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Conferenze di Swami Satyananda Saraswati in Italia
Satsang con Paramahamsaji – 1
Milano, Aprile 1981

Satsang con Paramahamsaji – 1
Milano, Aprile 1981
Il piacere e la sofferenza non appartengono all’oggetto. Sono qualità della mente.
Quello che è piacevole oggi potrebbe creare sofferenza domani e quello che crea sofferenza oggi potrebbe essere piacevole il giorno successivo. Nessun oggetto è piacevole o doloroso in senso assoluto.
Swamiji, ci puoi spiegare l’uso del mantra nella vita quotidiana, come preghiera, ispirazione o come aiuto per superare la stanchezza fisica o l’inerzia creata dal turbinio della vita?
Il mantra è una scienza. Ci sono vari tipi di mantra. Alcuni mantra sono utilizzati per eliminare le sofferenze fisiche. Alcuni mantra sono utilizzati per l’appagamento dei desideri umani. Alcuni mantra sono utilizzati per sviluppare la coscienza superiore. Alcuni mantra sono usati per ricordare Dio ogni momento.
C’è un mantra che vi viene dato dal vostro guru. Quello è il vostro mantra personale. Quel mantra deve essere utilizzato per la vostra evoluzione spirituale in questa vita. Insieme al vostro mantra personale, se ne avete bisogno, potete avere altri mantra. Ora vi dico ciò che facciamo in India. Quando un bambino compie otto anni gli viene dato un mantra dal maestro di famiglia. Il bambino deve praticare questo mantra per l’illuminazione del suo intelletto, così svilupperà la memoria, il corpo e il carattere.
Quando una coppia si sposa, durante la cerimonia del matrimonio ricevono un altro mantra. Questo mantra deve essere utilizzato da entrambi per avere una vita matrimoniale e una famiglia felice. Poi se c’è qualche problema in famiglia, qualche malattia o qualche difficoltà sociale, allora ci sono dei particolari mantra tantrici che devono essere ripetuti in un determinato modo per un certo periodo di tempo. Come risultato della ripetizione del mantra, il compito è assolto. Per esempio, c’è un mantra conosciuto come Mahamrityunjaya mantra. Quando qualcuno è affetto da qualche difficile malattia e i dottori non sono in grado di aiutare, allora la famiglia ripete il Mahamrityunjaya mantra un certo numero di volte ogni giorno. Abbiamo visto malattie guarite attraverso il canto di questo mantra. I mantra tantrici sono riconosciuti essere molto potenti.
Un altro tipo di mantra è il guru mantra. In India, quando le persone diventano spirituali e vogliono seguire il percorso dello yoga, vanno da un guru e ricevono un mantra. C’è dunque una scienza completa del mantra. Nei tempi antichi questa scienza era ben conosciuta dalle persone in diversi luoghi, ma in India questa scienza è stata preservata molto bene.
La religione cristiana pensa che l’infelicità umana non solo è impossibile da eliminare ma è anche necessaria. Questa infelicità è considerata un importante strumento di conoscenza. Qual è il valore di questa posizione in rapporto all’espansione e alla liberazione?
Non importa cosa abbiano detto le grandi persone illuminate, in definitiva conoscevano le stesse cose. Solo il linguaggio e i simboli sono diversi. Nel tantra la chiamiamo liberazione, nel buddhismo viene chiamata nirvana, nel cristianesimo la chiamate salvezza. Allo stesso modo, nel cristianesimo la chiamate sofferenza, nello yoga viene chiamata austerità e nel buddhismo viene chiamata sforzo spirituale. Le terminologie sono, senza dubbio, differenti. Anche il metodo di spiegazione ed espressione è diverso, ma in definitiva si parla della stessa cosa.
C’è un’esistenza eterna. Questa esistenza eterna è oltre il dolore, oltre la sofferenza. Per far esperienza di questa unione eterna, si deve passare attraverso varie fasi della mente, di dukha o sofferenza. Così come nel cristianesimo viene detto che quelle sofferenze possono essere superate, nel buddhismo si parla di quattro verità eterne, e cioè che c’è la sofferenza, che c’è una causa per la sofferenza, che la sofferenza può essere eliminata e che c’è un metodo. Allo stesso modo nello yoga e nel tantra si dice che se si è lontani dal Sé, si soffre. Se si è vicini allo spirito non si è infelici. Qual è lo scopo dello yoga? Eliminare la radice di tutte le sofferenze. Dov’è la radice della sofferenza? La mente è la radice della sofferenza. Come eliminare la radice? Trasformandola.
Così, in definitiva, questi grandi uomini, queste grandi scritture, stanno parlando della stessa cosa. Ma tuttavia dobbiamo discuterne ancora un po’. La sofferenza è detta dukha. Il piacere è detto sukha. Il piacere e il dolore sono qualità della mente. Quando la mente si ritira nel sonno profondo non provate alcun dolore e non siete consapevoli del piacere.
Il piacere e la sofferenza non appartengono all’oggetto. Sono qualità della mente. Quello che è piacevole oggi potrebbe creare sofferenza domani e quello che crea sofferenza oggi potrebbe essere piacevole il giorno successivo. Nessun oggetto è piacevole o doloroso in senso assoluto. Un individuo che oggi amate è piacevole. L’oggetto che oggi amate è piacevole. Ma la stessa persona e lo stesso oggetto possono darvi dolore nel corso del tempo. Questo dipende completamente dalla mente.
Perciò, se dovete superare la sofferenza, dovete trasformare totalmente la mente. Sino a un certo punto, la mente fa esperienza di dolore e di piacere, ma dopo qualche tempo non più. Questa è la filosofia della sofferenza. Le persone soffrono a causa dell’incompletezza della loro esperienza. Se riuscite a vedere più di quanto potete, allora non ci sarà sofferenza.
Il desiderio causa sofferenza. L’attaccamento causa sofferenza. La gelosia causa sofferenza. La frustrazione causa sofferenza. Queste sono cose che dovrebbero essere superate. Come superare i desideri? Come superare la paura? Come superare la gelosia? Questo è ciò che dobbiamo capire. Proprio perché conosciamo la paura e i desideri, non siamo in grado di trascenderli. La mente dovrebbe essere trasformata. La trasformazione della mente è molto importante se volete trascendere il dolore e la sofferenza. Quando la mente si espande voi trascendete la sofferenza.
È solo un guru che dà un nome spirituale o è una richiesta del discepolo? La scelta di un nome spirituale può avvenire in qualsiasi momento o è vincolata all’evoluzione del discepolo? E con quale criterio il guru sceglie il nome?
Tutti hanno un nome spirituale, tutti hanno un nome mondano. Il nome rappresenta il carattere. Se un uomo è un ladro, gli dite che è un ladro, quello è il suo nome. Se un uomo mente, gli dite che è un bugiardo, quello è il suo nome. Se un uomo soffre di gelosia, gli dite che è geloso, quello è il suo nome. Questi nomi rappresentano la qualità della sua personalità.
Il nome spirituale rappresenta la vostra personalità spirituale. Il guru può dare nomi ai suoi discepoli in qualsiasi momento, ma dobbiamo essere un po’ cauti. Se io do molti nomi, ci sarà una notevole confusione nella mente delle persone. Perciò, quando un discepolo capisce che è giunto per lui il momento di realizzare il suo nome interiore dovrebbe avvicinarsi al suo guru.
Proprio come una madre riesce a capire la natura del bambino, il guru può comprendere la qualità del discepolo e in conformità con quella gli dà il nome.
Il nome spirituale è sempre un nome propizio. Ci ho pensato per molti anni. Quando sono nato avevo un nome diverso. Ho continuato con quel nome per diciannove anni. A diciannove anni mi fu cambiato dal mio guru. Col cambiamento del mio nome cambiò il mio destino. La mia carta astrologica è una carta molto brutta. Ogni cosa è negativa. Dice che sarò un idiota, che sarò un fannullone, un vagabondo, un distruttore di persone, che sarò indigente, che sarò malato per tutta la vita. Ma il guru mi diede un nome e il mio destino cambiò e la mia vita astrologica, la vita che la natura mi aveva dato, fu completamente cancellata. Perciò quando do il nome a un mio discepolo, sono consapevole di questo preciso aspetto. Il nome deve cambiare il destino dal peggiore al migliore.
C’è un altro punto. Il corpo ha un nome, ma qual è il nome del vostro Sé interiore? Il Sé interiore è colmo di luce, è eterno, è beato, è coscienza. E perciò, quando do un nome ai miei discepoli aggiungo sempre ananda. Ananda significa beatitudine. E beatitudine non indica né piacere né dolore. Quando la mente non cambia dal piacere al dolore, quello stadio è chiamato ananda e perciò li chiamo ananda.
Quindi, quando sentite che è il momento di essere chiamati col nome interiore, col nome dello spirito, cambiate il vostro nome. Se sarò lì, vi aiuterò. Se non ci sarò e qualche saggio sarà lì, egli vi aiuterà. Ma è bene abbandonare l’abito vecchio, avete indossato questo abito per trenta, quaranta, cinquant’anni. Ora avete un vestito nuovo. Il nome che avete avuto per così tanti anni è diventato vecchio. Ora avete un nome nuovo.

Ida e pingala si incrociano nei chakra? E quando la kundalini è risvegliata, il prana attraversa queste nadi, fluisce in queste nadi?
Bene, vi darò un concetto figurato. Immaginate la colonna vertebrale. Alla base della colonna vertebrale c’è il coccige. All’estremità del coccige c’è una piccola ghiandola. Da questo punto specifico si dipartano tre canali. Il sinistro è conosciuto come ida, il destro è conosciuto come pingala e nel centro c’è sushumna. Ida rappresenta la shakti mentale, pingala rappresenta quella vitale, prana shakti. Sushumna rappresenta l’energia spirituale, lo spirito. Nella maggior parte delle persone funzionano solo due nadi: ida e pingala. Sushumna non è attiva. Questo canale è un canale silente, noi lo chiamiamo canale inattivo.
Queste due nadi si intersecano l’una con l’altra nei diversi chakra. Scaturendo da muladhara, si incrociano una prima volta in swadhisthana chakra poi in manipura, il chakra solare, quindi il terzo incrocio è in anahata o chakra del cuore e la quarta volta si intersecano nel collo, vishuddhi chakra, quindi si incontrano in agya chakra. Queste nadi sono attive. In ida scorre l’energia mentale, in pingala scorre l’energia pranica. Queste due energie sono distribuite attraverso i chakra ai diversi organi del corpo. Questo è il motivo per cui avete coscienza e vita in ogni parte del corpo.
Quando si ha il risveglio della kundalini allora l’energia passa attraverso sushumna, quando questa energia passa attraverso sushumna, sushumna diviene attiva. Sushumna è un canale diretto, va direttamente da muladhara sino ad agya. Esso non crea nessuna connessione con nessun chakra. Il risveglio in muladhara è il risveglio in agya. Nel momento in cui si ha il risveglio in muladhara, l’energia si fa strada da muladhara sino ad agya chakra. Perciò ci sono due cose importanti da notare: una è il risveglio della kundalini e la seconda è il risveglio di sushumna. Faccio un esempio: c’è un generatore, voi accendete il generatore ma non avete collegato il cavo, cosa succederà? Il generatore continuerà a produrre elettricità ma la distribuzione non avrà luogo. Dovrete inserire la spina nel generatore, allora l’energia creata dal generatore passerà attraverso il cavo verso le diverse aree della casa.
Allo stesso modo, muladhara chakra è la sede di un grande e potente generatore. Per far partire il generatore avete bisogno di un qualche tipo di energia pranica. Questa energia pranica si genera tramite il pranayama. Quando praticate pranayama, generate energia. Poi questa energia è spinta in basso da una pressione positiva, e questa pressione positiva avvia il generatore in muladhara chakra. Poi questa energia generata in muladhara è spinta verso l’alto da una pressione negativa, che porta su l’energia attraverso sushumna sino ad agya chakra.
In agya chakra queste tre nadi si fondono, ma solitamente solo ida e pingala sono attive, mentre sushumna no. È come un circuito elettrico. Se nel circuito ci sono solo il filo positivo e quello negativo ma non il neutro, se ci fosse una tensione elettrica extra, il fusibile salterebbe. Quando il neutro diventa attivo, l’energia in surplus ha un canale. Allo stesso modo ida e pingala sono sempre unite. L’energia fluisce attraverso entrambe ma il voltaggio, il fulgore è molto basso. Sushumna è scollegata. L’energia non fluisce attraverso sushumna. Quando si ha il risveglio in muladhara chakra e questa energia è diretta in su verso agya chakra, allora c’è corrente in ida, in pingala, così come in sushumna. In quel momento si ha l’illuminazione. In quel momento la luce brilla e avete diverse esperienze. In quel momento la mente superiore inizia a lavorare. Questo è il modo in cui dovete intendere il risveglio della kundalini, il risveglio di sushumna e l’unione delle tre nadi in agya chakra.
Ora, come riescono a comprendere questo concetto gli indiani? In India ci sono due fiumi, il Gange e lo Yamuna. Lo Yamuna è di colore blu e il Gange bianco. Il Gange rappresenta ida e lo Yamuna rappresenta pingala. Questi due fiumi sgorgano dall’Himalaya e confluiscono ad Allahabad, una città nel Nord dell’India. Questo posto è conosciuto dagli indù come Triveni, che significa “unione di tre”. Ma ci sono solo due fiumi, dove è il terzo? Gli indù ritengono che il Gange e lo Yamuna siano canali percepibili e c’è un terzo fiume conosciuto come Saraswati che scorre sotto terra. È sotterraneo. Quello è il fiume impercettibile.
Il fiume Saraswati rappresenta sushumna. Saraswati è il flusso sotterraneo, mentre ida e pingala scorrono in superficie. I tre flussi confluiscono a Triveni. Gli indù ritengono che ci si debba fare il bagno in questa confluenza. Una volta ogni dodici anni, quando il Sole è in Acquario, è un momento speciale. Milioni e milioni di indù si immergono in quel punto particolare. Ciò deve essere interpretato come un simbolo. Ida, pingala e sushumna si uniscono in agya chakra. Se risvegliate la vostra coscienza e poi la dissolvete in agya chakra, allora la purificate.
Anche un altro concetto è molto importante: il sole in Acquario. È molto importante che quando avviene l’unione dopo il risveglio della kundalini, venga visualizzato il sole e il suo fulgore. Il risveglio della visione solare è un’indicazione che è il momento giusto per fondere la vostra coscienza in agya chakra.
Non è pericoloso cercare di risvegliare la kundalini se non ci si è purificati e non si ha ancora una forte volontà?
È una domanda molto divertente. Dovreste fare un’altra domanda accanto a questa. Uno dovrebbe cercare di avere un bambino? Perché? Forse la madre potrebbe morire, o il bambino potrebbe morire. Potreste avere un parto cesareo. Queste cose vi fanno pensare: “Oh no, io non voglio assolutamente avere un bambino”? Allora perché pensate in questo modo riguardo alla kundalini?
Il risveglio della kundalini è la nascita di Cristo. Il risveglio della kundalini è la nascita di Krishna e Buddha. Il risveglio della kundalini è la nascita di Maometto. È uno dei più grandi eventi della vita. Non hanno importanza le conseguenze. Il risveglio della kundalini è uno dei più grandi eventi nella vita di uno yogi.
Quando avete un bambino, quando rimanete incinte, non pensate mai di essere inferme. Non pensereste mai di essere troppo grasse. Non pensate di non aver bisogno assolutamente di un bambino. Allo stesso modo, quando il risveglio della kundalini sarà il destino dell’umanità, dovrete farne esperienza.
Conoscono molte persone che dicono: “Se siete impuri non dovreste risvegliare la kundalini”. Molte volte l’ho detto anche io a causa della mia ignoranza. Ma il risveglio della kundalini è il risveglio nell’uomo del potere della Madre. Quando il sole sorge, cosa accade all’oscurità? Quando la kundalini si risveglia, non rimarranno impurità. L’impurità e la purezza sono solo dei concetti. Nessuno è puro e nessuno è impuro. È un concetto sociale. È un concetto religioso. È un concetto etico e morale. Voi non siete sporchi o impuri, ma solo perché la religione lo dice allora voi credete di essere impuri. La religione non può decidere la vostra personalità.
Il risveglio della kundalini è il risveglio della grande luce nell’uomo. Nel momento in cui essa sorge all’orizzonte, sorge come il sole, non ci sarà oscurità, nessuna sofferenza, nessuna colpa, nessuna impurità, tutto sarà splendente.
Di quale rischio state parlando? Beh, uno può anche impazzire. Avete mai pensato ai rischi nella vita? Avete così tanti desideri, passioni, progetti e ambizioni. Avete così tanto nervosismo. Se non pensate che questi sintomi siano rischiosi, allora perché pensate che il risveglio della kundalini sia rischioso? Questa vita è rischiosa. Quando vado in aereo dall’India al Sud America è un grande rischio che mi sto assumendo. Quando siete nati dal grembo di vostra madre è stato un grande rischio. Qualsiasi cosa può succedere in qualsiasi momento.
Con il risveglio della kundalini la vita diventa più facile. I vostri programmi, i vostri progetti nella vita diventano chiari. Le vostre decisioni sono precise. La vostra personalità è energica e potente. Cosa volete di più? Quando c’è il risveglio della kundalini ci sono determinati sintomi e talvolta sono molto difficili da comprendere.
Si sente una sensazione bruciante in muladhara chakra. Si sente l’energia che passa attraverso sushumna e va su e giù, su e giù. Molte volte si sentono tamburi, flauti, uccelli, musiche di natura celestiale. Talvolta si sentono dei pavoni che cantano. Talvolta si sente il corpo che è diventato leggero. Talvolta si visualizza la colonna vertebrale come una luce fluorescente. Molte volte si percepisce illuminazione dentro di se. Sembra che centinaia e centinaia di piccole luci stiano bruciando. Questo è un aspetto.
Poi c’è un altro aspetto. Viene fuori tutta la rabbia, tutta la passione, tutto ciò che è stato represso. Talvolta si è spaventati per tutta la notte. Talvolta, per giorni interi, si ha in mente nient’altro che il sesso. Talvolta non si pensa ad altro che al cibo. Ma tutti questi sintomi passano in pochi giorni o settimane. Molte volte insorgono tentazioni, ottenete alcuni poteri psichici, sviluppate chiaroveggenza, telepatia, chiaro udienza, psico telecinesi e poteri di guarigione. Questo porta molte tentazioni. Anche questa è una fase e questa fase passa. Talvolta non si ha voglia di mangiare per giorni interi. Per quindici o venti giorni non avete fame, nessun appetito. Per giorni vivrete una vita completamente priva di passioni. Niente vi interessa nella vita. Tutto sembra arido come il deserto. Queste che vi ho raccontato sono solo alcune delle esperienze, ma passano velocemente.
Poi arriva un momento in cui la tempesta si placa e quando la tempesta si placa, allora lo yogi vive una vita molto normale. La sua vita esteriore è come quella di qualsiasi altro ma la sua consapevolezza interiore è maggiore e molto più vasta. Perciò, non abbiate paura di alcun rischio. Che riusciate a osservare il celibato o no, che la vostra mente sia pura oppure no, che abbiate un corpo malato o un corpo sano, praticate yoga ogni giorno. E se il risveglio della kundalini si verifica tutte le vostre limitazioni saranno superate, poiché l’oscurità non può esistere davanti alla luce. L’impurità non può mai esistere davanti al risveglio della kundalini.
Alcuni dicono che le pratiche yogiche sono benefiche ma le pratiche tantriche possono essere pericolose. Per piacere puoi chiarire?
Ogni volta che sento le persone parlare negativamente del tantra ritengo debbano essere corrette. Persino in India molti swami pensano che lo yoga sia una cosa e il tantra qualcos’altro. Di fatto, il tantra spiega l’espansione della coscienza e la liberazione dell’energia, ma il modo di attuarlo è attraverso le pratiche di yoga. Perciò, tutti quelli che insegnano yoga in realtà insegnano tantra.
Dobbiamo essere onesti con noi stessi. Il tantra ci insegna a essere onesti e accettare noi stessi per ciò che siamo. Dobbiamo accettare ciò a cui non possiamo rinunciare o abbandonare. Se non possiamo smettere di bere, dobbiamo accettarlo. Se non possiamo abbandonare una dieta non-vegetariana, dobbiamo accettarlo.

Perché ci vengono i funghi e come guarire?
C’è una particolare malattia creata da infezioni fungine. La prima cosa importante da fare è un regolare iter di digiuno e poi pratiche dinamiche di yoga con le purificazioni dell’hatha yoga. In aggiunta a questo, c’è una pratica nota come amaroli. Abbiamo pubblicato un libro su questo soggetto. Potete leggerlo. La pratica di amaroli è molto importante nel trattamento dei funghi. Potete applicarla e anche berla.
Come si può superare il desiderio del cibo, specialmente delle cose dolci?
Mangiare dolci non è male. Anche mangiare cibo speziato non è male. Perciò, coloro che sono dipendenti dal mangiare molti dolci, lasciate che continuino. Tuttavia sappiate che c’è una dolcezza superiore e quel gusto si può ottenere tramite khechari mudra.
Khechari mudra è praticato dai ragazzi e dalle ragazze di dodici e tredici anni in un certo modo e dagli adulti in un altro modo. Questi ultimi possono sedere in vajrasana, poi assumere simhasana, la posizione del leone, tirare fuori la lingua, proprio come la lingua di un cane. Praticate ogni giorno. Inoltre, ogni mattina, dopo aver lavato i denti, quando siete davanti al lavandino, tirate fuori la lingua, afferratela con due o tre dita e poi emettete il suono “aaah”. Fatelo ogni giorno.
Terzo punto. Ripiegate la lingua e attaccatela al palato, vicino all’epiglottide. Mantenetela lì. Continuate con queste pratiche ogni giorno. Un bel giorno sentirete un gusto dolce e vi domanderete: “cosa è successo? Ho mangiato zucchero attraverso il naso? È molto dolce”. Tuttavia c’è una differenza. Nel momento in cui iniziate a gustare questa dolcezza, inizierete a elevarvi. Vi sentite colmi di piacere interiore. La mente rallenta, il corpo diviene calmo e c’è un punto in cui la coscienza rimane sospesa. Non è ebbrezza, e anche se lo è va bene. Non importa, è un’ebbrezza spirituale.
Alcuni la chiamano ambrosia, altri amrita e altri acqua divina. Quando gli apostoli battezzavano, non versavano l’acqua dall’esterno. Non era acqua di fonte. Era esattamente la stessa pratica. Gli apostoli insegnavano ai loro discepoli a praticare khechari. Quando praticavano khechari mudra, questa amrita, questo nettare, l’acqua divina scendeva. Quando ciò accadeva la persona era considerata battezzata. Ora tutti l’hanno dimenticato, ma noi lo ricordiamo. Il battesimo non può mai avvenire se quest’acqua non sgorga. Praticate khechari mudra, lasciate che il nettare coli e allora sarete battezzati.
La sede di questo nettare è nel passaggio cranico. Sapete cosa è questo punto? Avete visto gli Hare Krishna? Hanno un ciuffo di capelli alla sommità del capo. Quello è il centro del nettare, ma loro non lo sanno. Pensano sia un marchio settario. Pensano che se tengono un ciuffo lì diventano indù. È una sciocchezza, nessuno può diventare indù. Voi dovete diventare yogi. Quello è importante. Che scopo c’è a diventare indù, poi Cristiano, poi Mussulmano e poi Buddhista. Essere quello che siete va benissimo. Ciò che è importante è che dovete essere illuminati. L’illuminazione è importante, non la religione.
Khechari mudra è praticato anche in un altro modo, ma non tutti dovrebbero farlo. Si prende un pezzo di cristallo e lo si sfrega ogni giorno, per mesi, contro la radice della lingua. Non si tratta di tagliare, ma di sfregare. Si deve solo creare una frizione. E poi si applica un po’ di polvere di curcuma. Dopo alcuni mesi applicate del burro vaccino fresco sulla lingua, sfregatela e mungetela proprio come si munge una mucca. È detto massaggio della lingua.
Quando la lingua viene massaggiata si allunga e diventa persino più lunga della lingua di un cane o di una tigre. Quindi con la lingua sarete in grado di toccare il centro della fronte. Ora la lingua è girata internamente e la inserite nell’epiglottide. L’epiglottide viene bloccata, tappata e così fermate anche il respiro. Questo è un trucco, una tecnica.
Avete sentito di alcuni yogi che rimangono sotto terra per molti giorni? Vanno sotto terra e sono completamente sigillati col cemento. L’ossigeno non entra. Bloccano il cuore e sopravvivono. Come? Attraverso la pratica di khechari mudra. Khechari mudra era praticato dagli yogi dall’età di dieci o dodici anni, poiché a quell’età nel corpo ci sono ancora pochissime tossine e il corpo è molto flessibile e adattabile. Quando la lingua è inserita nell’epiglottide, stimola determinate ghiandole nervose. Questa stimolazione è portata ai centri superiori del cervello e nel corso del tempo il nettare inizia a fluire da questo centro, conosciuto come bindu visarga chakra. Bindu significa goccia di nettare, visarga significa fluire. È il centro da cui il nettare sgorga e fluisce. Il fluido nel passaggio cranico è davvero pochissimo. Non è neanche una goccia, è quella quantità che può rimanere nella cruna dell’ago quando lo mettete in acqua. Questo nettare inizia a fluire nel corpo. È molto dolce. Quindi, se volete superare la vostra brama di dolce dovreste praticare khechari mudra.
In che modo lo yoga può alleviare bronchiti e raffreddori allergici? E quale pranayama consigli per trattarlo?
Qui posso suggerire due pratiche. Una è vastra dhauti e la seconda ujjayi pranayama. Cosa è vastra dhauti? Si prende un lungo pezzo di tessuto e lo si mangia ogni mattina sin quanto può entrare nel vostro canale alimentare. Se avete difficoltà a ingoiarlo, allora bevete un po’ di acqua salata e questo vi aiuterà. Poi tiratelo fuori. Non mangiatelo completamente. Ogni giorno aumentate un poco. Praticate ogni giorno.
Quindi praticate ujjayi pranayama. Dovreste praticare queste due tecniche ogni giorno. Le condizioni miglioreranno.
Cosa suggerisci a un allievo a cui piacerebbe praticare sirshasana per il sistema nervoso e mantenere sukhasana o padmasana per la meditazione ma non può a causa di artrosi cervicale o costipazione e infiammazione del nervo sciatico?
Prima di tutto dovreste praticare makarasana, la posizione del coccodrillo e bhujangasana, la posizione del serpente. Questo aiuterà per la sciatica. Makarasana dovrebbe essere praticato da chi ha il nervo sciatico infiammato. Non solo per alcuni minuti, ma di tanto in tanto durante tutta la giornata, quanto più si può. Vi aiuterà.
In secondo luogo, non usare cuscini di gomma o gonfiabili. Usare letti e materassi duri. Questo è assolutamente necessario per chi ha il nervo sciatico infiammato.
Praticate l’immobilità per circa dieci minuti ogni giorno, senza il minimo movimento. Sedete in qualsiasi asana come per esempio sukhasana che permette di mantenere la colonna vertebrale diritta col collo leggermente indietro. Inspirate ed espirate ma non fate alcun movimento. Vi aiuterà secondo il principio della trazione. Praticate ardha matsyendrasana, la torsione spinale. Questo vi aiuterà con il secondo disturbo. Nel giro di tre mesi sarete pronti per sirshasana.
Sciatica ed ernia del disco, o artrite o artrosi cervicale; tutte queste cose possono essere alleviate perfettamente con le posizioni yoga. Dovete ricordare una cosa. Ogni volta che sedete con la colonna eretta e il collo leggermente indietro, non è una posizione religiosa. È molto importante per le ossa delle spalle e del collo.
Quando soffrite di artrosi cervicale, i medici vi mettono in trazione. Bhujangasana attua lo stesso principio, makarasana attua lo stesso principio come anche shalabhasana e dhanurasana. Inoltre, potete praticare akashi mudra. È un mudra del kriya yoga che significa “guardare il cielo”. Rimanete per dieci minuti nel mudra senza alcun movimento. Non muovete neanche le palpebre, questo aiuterà ad alleggerire le tensioni nel collo. Vi aiuterà anche a eliminare il dolore nelle articolazioni delle spalle e il dolore nella schiena.
Poi praticate sirshasana. Sirshasana può essere praticata anche senza spostare il carico sulla testa. Può essere praticata sui palmi. Equilibratevi sui palmi e sollevate le gambe; tutto il carico è sostenuto dalle braccia e non dalla testa. Se non riuscite da soli, chiedete a qualcuno di aiutarvi. Se il vostro guru è forte, sirshasana è molto facile, vi può tenere per le gambe e voi rimanete appesi in questo modo. Io lo faccio molte volte con i miei discepoli. Li afferro e li tengo così e dico: “ok, rimanete quanto volete”.

La meditazione tantrica è statica, la vita è movimento. Come armonizzare questa contraddizione nella vita quotidiana?
La meditazione tantrica è sia attiva che passiva. Se leggete il mio libro sulla meditazione avrete una risposta adeguata a questo interrogativo. Ci sono due tipi di meditazione, passiva e dinamica, attiva. Naturalmente hai ragione per quanto riguarda le meditazioni passive. Ma ci sono tipi di meditazione dinamica e attiva. Ma, per cortesia, ricordate che nell’aspetto attivo della vita, la qualità passiva della meditazione è un adeguato equilibratore.
Se lavorate sodo tutto il giorno, se dormite bene tutta la notte, si crea un equilibrio. Se lavorate tutto il giorno e non dormite la notte, quello è uno squilibrio. Se non lavorate tutto il giorno e dormite e poi dormite anche la notte, quello è uno squilibrio. Allora, quando partecipate dinamicamente alle attività della vita, se vi esponete a un tipo di meditazione tranquilla per qualche tempo, ciò vi aiuterà soltanto a equilibrare le tensioni. E quando le tensioni sono equilibrate e normalizzate potete essere più dinamici.
Bloomfield, l’autore di Meditazione Trascendentale, dice che il tantra nelle antiche pratiche tibetane considera la vita sessuale non solo come una funzione biologica, ma anche come una funzione corretta, sacra e divina. Ed è rivolta a una coppia che sta cercando un’esperienza ultima di amore e non solo un processo erotico meccanico. Sei d’accordo? Non credo che la mentalità occidentale la veda in questo modo.
Ci sono sempre stati dibattiti sulla vita sessuale. Molte persone ne hanno abusato per molti secoli. Sono state create regole e regolamenti. Si sono formati dei tabù, ma gli uomini non sono tutt’ora in grado di trascenderla. L’uomo non sarà mai capace di trascenderla perché è un collegamento molto importante tra il grossolano e l’esperienza di natura sottile.
La persona che ha posto la domanda, diceva che l’Occidente non può comprenderla, invece io dico che solo l’Occidente può capirla, perché la filosofia della vita sessuale si è modificata in Occidente. Sono caduti molti tabù, le definizioni stanno crollando e questo è accaduto negli ultimi decenni. Non c’è dubbio che l’atto sessuale è un atto molto importante nella vita di ognuno. È un atto universale. Accade in vari ambiti della vita. Tuttavia, ciò che è importante, è che l’energia che va verso il basso viene direzionata verso l’alto.
Non capisco molto le cose circa l’amore e l’erotismo presenti nella domanda, ma so solo una cosa. E anche voi la sapete. C’è un certo tipo di esperienza quando si raggiunge l’apice dell’atto sessuale. È brevissimo perché non riuscite a prolungarlo. Immaginate se riusciste a prolungarlo per un minuto o due, creerebbe un’esplosione. La mente verrebbe completamente svuotata in un minuto. Non riuscireste a sopportarlo. L’intero corpo vibrerebbe. Ci sono delle persone che hanno menzionato questa esperienza.
Un uomo comune ha due obiettivi dietro la sua vita sessuale, per procreare o per piacere. Questi sono gli scopi inferiori, ma c’è uno scopo elevato per il quale la natura ha creato questo atto. E viene chiamato: fare esperienza della consapevolezza trascendentale. Ovviamente, non è questa l’unica via. È possibile fare esperienza della consapevolezza trascendentale anche senza il sesso. Ma, fino a quando si è coinvolti nell’atto, perché non svilupparlo in maniera appropriata e scientifica? Perché non farlo con uno scopo? Perché farlo con passione? Perché farlo come gli animali? Perché farlo in modo ignorante? Perché non comprendete l’anatomia e la biologia di questo atto naturale?
Nel buddhismo tantrico si è parlato molto dell’atto sessuale. In effetti, tutte le antiche tradizioni ne parlarono; tuttavia, negli ultimi secoli gli uomini sono diventati troppo grossolani per comprenderlo. Oggi la maggior parte delle persone considerano l’atto sessuale come un peccato. Se è un peccato, perché farlo? Non fatelo. Se lo fate, dovete comprendere che cosa è. Non dovete solo essere onesti; dovete essere veri. Finora siete stati disonesti con voi stessi.
Se si riuscisse a prolungare un punto particolare dell’esperienza che si ha durante l’orgasmo utilizzando un qualsiasi metodo tantrico, la kundalini sarebbe risvegliata. Può risvegliare le aree silenti del cervello. Può scuotere completamente l’intero corpo. Può cambiare la qualità della mente, può darvi una nuova esperienza.
Infine, vi dico che l’uomo non potrà mai trascendere l’esperienza sessuale. C’è solo un modo, cioè ottenere l’esperienza ultima attraverso di essa. Nessuno può diventare casto sopprimendo l’istinto sessuale. Vi verranno in mente le donne e voi direte “No, no, no”, vi verranno idee di tipo sessuali e voi direte “Oh, no, no”. Ipocriti! Così non diventerete mai casti.
Io sono casto perché ho raggiunto l’esperienza ultima attraverso la vita sessuale. Ho raggiunto lo stesso tipo di esperienza attraverso la vita sessuale che altri hanno raggiunto con il pranayama, con la meditazione o con esperienze religiose. Ma qual è questa esperienza? Saltare oltre la mente.
Morire e vivere. Non è detto nella Bibbia? “Giuro su Dio, che muoio ogni notte”. Cos’è la morte? Non essere più per un momento. Non si è più consapevoli del nome, della forma, di se stessi, del tempo. Non si è più consapevoli di nulla. Si è morti. Però, si è consapevoli. Che cos’è questa consapevolezza, non lo so. È una consapevolezza libera, una consapevolezza indefinita.
Il celibato è molto difficile. Solo perché si entra a far parte di un ordine e si dichiara di essere casti, non significa che sia la realtà. La mia conoscenza potrebbe fallire, ma la mia esperienza non fallisce mai. Quindi, per tutti i capi famiglia, le persone sposate e tutti i giovani ragazzi e ragazze che sono qui, dovete ricordarvi che potete trascendere la mente attraverso un giusto approccio sessuale nella vostra vita familiare.
L’uomo rappresenta Shiva e la donna rappresenta Shakti. L’uomo rappresenta il tempo e la donna rappresenta lo spazio. L’uomo rappresenta il polo positivo di energia e la donna rappresenta il polo negativo di energia. L’atto sessuale è l’unione dei due poli. Ci sono tre cose: tempo, spazio e oggetto. Tempo è un polo e spazio è l’altro polo: positivo e negativo. Uomo e donna, Shiva e Shakti. Quando si avvicinano, si uniscono, avviene un’esplosione nel regno della materia e viene generata energia. Si crea un’esperienza e quell’esperienza non è un’esperienza empirica. È un’esperienza fantastica. Migliaia e migliaia di soli in paradiso sono nulla in confronto a quella luce.
Vi sono momenti in cui non ci siete; per questo, Dio e la natura ci diedero una tecnica molto importante che deve essere imparata in modo appropriato. Vi insegnerà un guru. Alcuni guru sono restii, ma io no perché sono certo di questo. Non sto creando una società lasciva. Sto insegnando la trascendenza.
Dovete praticare siddhasana prima del matrimonio. Dovete praticare uddiyana bandha e vajroli. Gli uomini dovrebbero praticare vajroli, le donne dovrebbero praticare sahajoli. Dovreste essere capaci di mantenere kumbhaka per uno, due, tre minuti. Se non riuscite a mantenere kumbhaka, non potete mantenere virya, il seme. Se non riuscite a mantenere kumbhaka, non sarete in grado di trattenere l’orgasmo. Nel momento in cui riuscirete a praticare due minuti di kumbhaka, due minuti di uddiyana bandha, due minuti di vajroli o sahajoli e due minuti di concentrazione in bhrumadhya, non sarete più dei capifamiglia, sarete degli yogi.
Il vostro atto sessuale non è un peccato. È yoga. Ma se non riuscite a praticare tutto questo, allora non posso dirvi nulla. Se non siete capaci di praticare uddiyana bandha, vajroli o sahajoli, shambhavi mudra o kumbhaka, allora siete animali. Questa è la differenza fondamentale tra un atto animale e un atto tantrico. Questo deve essere insegnato ai giovani, vi darà pace mentale. La vostra generazione diventerà libera dal senso di colpa e inoltre curerà molti problemi mentali. Vi darà fiducia in voi stessi e infine, migliorerà la relazione tra marito e moglie, perché oramai non sarete più marito e moglie, ma sarete Shiva e Shakti. Che bel modo di vedere le cose. Allora, come potrete discutere? Come potrete divorziare?
Perché l’uomo cerca di distruggere se stesso? Se sta male ed è depresso, cercherà di suicidarsi. Se sta bene, condurrà una vita che lo danneggia psichicamente e fisicamente. Qual è la causa di questa ricerca della morte prima di aver vissuto?
Le persone si suicidano quando comprendono che la vita è infruttuosa. Bene, anch’io lo farei se pensassi che la vita non ha alcuno scopo. Perché mangiare? Perché divertirsi? Perché lavorare? Perché sposarsi? Essi non vedono alcuno scopo perché sanno che comunque moriremo. Se un giorno morirò allora, perché non oggi? Perché costruire una famiglia? Perché costruire questa casa? Perché guadagnare tanti soldi se poi lascerò tutto ciò?
Ci sono persone che pensano in questo modo e quindi fanno un passo molto drastico nella vita. Perciò è necessario che a tutti possa essere dato uno scopo più elevato. Questa vita da sola non può essere lo scopo. Questa vita è un anello di una lunga catena, perciò è necessario avere fede nella filosofia della reincarnazione. Perché la filosofia della reincarnazione dà un senso a questa vita, poiché capite che questa vita non è la prima né l’ultima ma un anello in una lunga catena.
È anche necessario che una persona sia resa consapevole dello scopo spirituale. Questi problemi si presentano se date solo un obiettivo materiale perché esso è molto illogico. Perché siamo nati? Per vivere. Perché vivi? Per mangiare. Perché mangi? Per vivere. Perché guadagni tanti soldi? Beh, ho una famiglia. Tutte queste cose ridicole sono completamente illogiche per alcune persone. Ci pensano troppo e improvvisamente decidono: “Oh, no. È bene porre fine a questa vita”. Perciò, per eliminare queste cose da un complesso sociale abbiamo alcuni suggerimenti. Primo: uno scopo spirituale senza fine. Secondo: credere nella filosofia della reincarnazione. Terzo: la possibilità di evoluzione della mente superiore. Penso che con ciò si possano superare questi sintomi mentali.

Ogni saggio insegna ai propri discepoli l’unico mezzo sicuro per raggiungere la felicità. Se la realizzazione è una, perché ci sono tanti saggi?
La realizzazione è una, ma i saggi sono molti perché ci sono molti sciocchi. Come potete sperare che un saggio insegni a generazioni e generazioni? In ogni epoca è sceso un maestro per insegnare perché le persone sono differenti. Il maestro deve insegnare la saggezza secondo la qualità degli studenti. Non c’è alcuna differenza nell’insegnamento. La realizzazione ultima è una, ma un maestro non è sufficiente. Perciò, di volta in volta, arrivano diversi maestri per insegnare a persone diverse la stessa cosa.
Ieri hai parlato del kriya yoga. È lo stesso kriya yoga insegnato da Paramahamsa Yogananda e dalla Self Realization Fellowship o è diverso?
Il kriya yoga è una pratica tantrica. La pratica del kriya yoga si può trovare nei testi tantrici. La stessa tradizione del kriya yoga continua da migliaia di anni. Vari guru l’hanno insegnata ai loro tempi ai propri discepoli. Anche nella Bibbia, nel Nuovo Testamento, ci sono chiari riferimenti alle pratiche di kriya yoga. Questo significa che erano conosciute anche prima di Cristo. Ma per alcune centinaia di anni siamo passati attraverso un periodo oscuro quando tutti i valori spirituali non erano incoraggiati. In anni recenti Paramahamsa Yogananda ha parlato di nuovo del kriya yoga a tutto il mondo. In quel periodo lui era negli Stati Uniti. Successivamente quando noi iniziammo a parlare del kriya yoga, che io insegno o che il mio guru ha insegnato, non era differente da ciò che Swami Yogananda insegnò. Allo stesso modo, in futuro, quando alcuni guru insegneranno kriya yoga, anch’essi insegneranno lo stesso. Ma c’è una piccola differenza. La differenza non è nel kriya yoga, la differenza è nell’arte dell’insegnamento.
Quando Swami Yogananda insegnava kriya yoga agli americani, gli americani non sapevano neanche come sedersi in una posizione. Per loro lo yoga era una novità perciò, egli semplificò un po’ le pratiche per loro. Ma quando io iniziai a insegnare kriya yoga le persone erano già pronte. Avevano praticato asana, pranayama, hatha yoga, perciò il mio sistema di kriya yoga non è un sistema semplificato. È esattamente lo stesso sistema che è scritto nei libri tantrici.
Anticamente la conoscenza era trasmessa oralmente e il raja yoga era insegnato oralmente. Io sono la prima persona che lo ha messo nero su bianco. In effetti, sono lieto di informarvi che ora si sta stampando in India, come edizione internazionale, un corso completo di kriya yoga. Sarà disponibile tra circa tre mesi. È un sistema completo di kriya yoga dall’a alla z. Asana, pranayama, mudra, bandha, pratiche di kriya yoga, regole, norme, restrizioni, c’è tutto in dettaglio. È un volume molto grosso.
Dunque, coloro che stanno seguendo gli insegnamenti di Paramahamsa Yogananda, stanno facendo tutto bene, ma sarebbe un po’ meglio se migliorassero le pratiche allineandosi un po’ di più alle scritture originali.
Nel kriya yoga, c’è una pratica chiamata khechari mudra nella quale girate la lingua e la puntate contro il palato superiore, ma molte persone non riescono mai a farla. La trovano molto difficile e dolorosa. Quindi, cosa fare? Paramahamsa Yogananda escogitò un metodo applicando olio d’oliva perché si doveva giungere allo scopo, la gola doveva essere irrigata. Ma khechari mudra e l’olio d’oliva non possono essere equiparati. Dunque, ci sono alcune differenze nel metodo di insegnamento, non nel sistema.