Conferenze di Swami Satyananda Saraswati in Italia

Yoga Terapia

Milano, Aprile 1981

Conferenze Satsang 1981 Satyananda Ashram Italia

Yoga Terapia

Milano, Aprile 1981

Ogni giorno della tua vita dai il cento per cento e sii libero dai risultato delle azioni.

Non associare l’idea del piacere o della sofferenza con le azioni, ma trova l’equilibrio.

Hari Om Tat Sat

Lo yoga era considerato una scienza di misticismo e occultismo e per molti secoli si è pensato che lo yoga fosse una scienza puramente spirituale. Ma in anni recenti gli scienziati hanno effettuato numerosi esperimenti in tutto il mondo e hanno mostrato che le pratiche yoga sono in grado di aiutare le persone in condizioni di malattia e pertanto, sono nate cliniche yoga in tutto il mondo.

La prima interazione che ebbi con lo yoga terapia fu nel 1943. Quando ricevetti l’iniziazione nell’ashram di Swami Shivananda, a Rishikesh, avevo circa diciannove anni. Ogni mattina ero solito andare a fare un bagno nel Gange e alle 5 incontravo un signore che era solito stare nella posizione capovolta sulla testa per mezz’ora. Un giorno gli chiesi: “Perché pratichi così a lungo?” allora lui mi raccontò la sua storia.

Era il segretario privato di una provincia locale. Egli soffriva di ciò che chiamiamo dilatazione del cuore. Era andato in diversi paesi per sottoporsi a terapia ma non era stato curato bene. Dunque, iniziò a praticare sirshasana sotto la guida del suo guru. Da quando aveva iniziato a praticare sirshasana stava bene.

Io stesso ne fui sorpreso poiché avevo una conoscenza piuttosto buona della scienza medica e sapevo che se uno ha una dilatazione cardiaca non c’è molto da fare. Ma quell’uomo visse per altri trent’anni. Potete capire come ciò mi stupì molto. Nell’ashram di Swami Shivananda venivano molte persone a chiedergli consiglio riguardo le loro malattie. Swamiji prescriveva loro pratiche yoga e da ciò traevano beneficio. Questo mi spinse a fare ulteriori studi sulla scienza dello yoga.

Studi scientifici sullo yoga hanno rivelato che le diverse pratiche di yoga influenzano il sistema fisico. Per esempio, se uno soffre di disturbi respiratori come l’asma, cosa fa? Respira forzatamente. È probabile che abbiate visto persone di questo tipo. Ciò indica che egli è in debito d’ossigeno e significa che ha necessità di una maggior capacità respiratoria.

Ora, c’è una pratica nello yoga. Ci si siede in vajrasana, ci si china in avanti, si allungano le braccia avanti e si rimane lì per circa dieci minuti. Questa posizione è conosciuta come shashankasana. È stato scoperto che se la praticate per dieci o quindici minuti, il corpo è in grado di assorbire più ossigeno. Quando il corpo è in grado di assimilare e assorbire più ossigeno, in modo naturale l’asma è alleviata.

Altri studi scientifici hanno rivelato che quando si ripete il mantra Om o si pratica la meditazione, le onde cerebrali si modificano. Le diverse onde cerebrali che conoscete sono beta, theta, delta e alfa. Queste diverse onde cerebrali influenzano il corpo. Se emetteste onde cerebrali delta vi addormentereste immediatamente. Quando sedete per la meditazione, o fate japa, o cantate Om, appaiono le onde alfa. Qual è l’effetto delle onde alfa? L’effetto delle onde alfa è un immediato calo della pressione sanguigna e della pressione cardiaca. Ciò significa che la pratica della meditazione è buona sia per i disturbi cardiaci che per l’ipertensione. Nel 1964, in Polonia, fu condotta una ricerca. La ricerca era su sirshasana. Gli studiosi scoprirono qual è il consumo di ossigeno, quale il ritmo respiratorio, quale la posizione della resistenza epidermica e qual è il tasso di ventilazione del sangue nel cervello in sirshasana. Dopo queste ricerche giunsero a capire che sirshasana può abbassare considerevolmente la tensione.

Ricerche di questo tipo sono state e sono condotte anche in Giappone, Cecoslovacchia, America e India. Ci sono molte malattie che le medicine non riescono a gestire. È ora necessario che si conducano esperimenti adeguati sulla scienza dello yoga, perché la terapia yoga è una scienza di buonsenso. Vi posso fare un esempio molto buono. Se una persona soffre di emicrania, cosa significa? Significa che l’iperacidità ha influenzato i suoi nervi che hanno causato il mal di testa. Se lo liberate da questa iperacidità, lui sarà libero dal mal di testa. Allora, cosa deve fare? Bere alcuni bicchieri di acqua tiepida salata, quattro, cinque, sei, sette, otto bicchieri e vomitarla. In pochi minuti scoprirà che il mal di testa è passato poiché l’acqua salata ha neutralizzato l’acidità. L’ha portata fuori perché il sale è nauseante. Capite? Il sale causa nausea, vomito. Quando non c’è acidità nello stomaco non c’è mal di testa.

Allo stesso modo se avete mal di gola e tosse, cosa fate? Prendete il balsamo di tigre e inspirate, ma non succede niente. Provate a bere al mattino un po’ di acqua tiepida con un po’ di sale, vomitatela e starete bene. Vi prego di ricordare che ci sono tre fattori che causano le malattie. Muco, aria, acidità. Se c’è un qualsiasi disequilibrio tra questi tre, ci sarà una malattia. Ora, noi eliminiamo il muco con l’acqua tiepida. Il muco vecchio e infetto, viene espulso con l’acqua salata. Questo è un semplice esempio che vi sto dando. Di quando in quando le persone soffrono di catarro. Non dovete far altro che far passare un po’ di acqua calda attraverso una narice e farla uscire dall’altra. Non avrete catarro, raffreddore, rinite e contemporaneamente le adenoidi non si infiammeranno. Questa è una scienza molto semplice.

Vi do un altro esempio. Una volta un gruppo americano venne da me con un elettroencefalografo e molti altri strumenti e volevano fare esperimenti sullo yoga. Allora feci sdraiare un uomo nella posizione per dormire, quella in cui ci rilassiamo, e gli fu misurata la tensione. Si trovò che i valori erano molto alti. Ciò significa che quando dormite la notte, quando dormite solo per un riposo come avete fatto qui qualche volta, non siete liberi dalle tensioni. Siete in tensione. Gli strumenti registravano tensione anche in quella posizione. Quindi feci praticare bhujangasana a quell’uomo. Sapete cosa è bhujangasana? Distendetevi sullo stomaco, ponete entrambe le braccia accanto alle spalle, inspirate e alzate il capo e il busto in modo da estendere il corpo. Quando le misurazioni furono registrate in questa posizione, la strumentazione mostrava tensione zero. Questo significa che il modo in cui noi definiamo “tensione” è sbagliato, una persone distesa è in tensione, una persona che pratica bhujangasana non è in tensione!

Quando c’è meno attività nel corpo, le tensioni si accumulano. Quando c’è attività nel corpo, le tensioni si mantengono in movimento. Quando le tensioni si mantengono in movimento, questo viene chiamato rilassamento. Questa è una magnifica definizione nello yoga. Noi lo abbiamo sperimentato con diverse posizioni. Le tensioni furono misurate con dhanurasana. Che cos’è dhanurasana? Distendetevi sull’addome, prendetevi le caviglie, tirate il corpo come un arco. Potete immaginare che non ci siano tensioni in dhanurasana? Dunque, la definizione di tensione dev’essere rivista.

Conferenze Satyananda 1981 Satyananda Ashram Italia 07

Quando le tensioni si mantengo in movimento, questo è rilassamento, e quando i movimenti diventano statici, questo è tensione. Quindi, quando state sulla vostra poltrona avete delle tensioni, quando vi muovete in giardino o nel parco non avete tensioni. Con la pratica delle asana, le tensioni possono essere ridotte al minimo. Questo è uno degli importanti fattori dello yoga terapia. In India, stiamo lavorando molto su questo. Infatti, il governo indiano sta aiutando le ricerche. Molti centri di ricerca sono sorti in India, dove si stanno conducendo studi sullo Yoga. Qual è l’effetto delle asana, dei pranayama e dei kriya dell’hatha yoga? Producono davvero un cambiamento definitivo nel corpo o sono solo esercizi? Posso citare un esperimento condotto su un uomo nella posizione di siddhasana. Prima di praticare siddhasana, i suoi testicoli producevano spermatozoi così come è naturale che sia. Dopo aver praticato siddhasana per alcuni mesi, si rilevò che i testicoli non stavano più producendo spermatozoi con la stessa frequenza. È stato anche riscontrato che negli yogi che praticavano siddhasana per dodici anni i loro testicoli non producevano più spermatozoi. Perché? È perché siddhasana ha un effetto immediato sui processi sessuali del corpo umano. Siddhasana non è semplicemente un’asana per la meditazione, ma controlla due canali importanti. Un canale è alla base e l’altro canale è alla sommità. Quando questi due canali vengono bloccati con la pratica di siddhasana, non viene prodotto lo sperma. Quando lo sperma non viene prodotto, viene chiamato brahmacharya.

Che cosa è brahmacharya? Brahmacharya ha lo stesso significato del celibato nel Cristianesimo. Quando si è capaci di controllare il processo naturale dello sperma e del seme, allora quello è brahmacharya. Perché dovremmo controllarlo? Cosa succede se non viene prodotto lo sperma? E cosa avviene, invece, se viene prodotto? Quando viene prodotto, lo sperma deve anche essere espulso. Se ciò non avviene, questo crea disastri di tipo fisico, emozionale e psicologico. Questo è uno dei motivo per cui molte persone finiscono negli ospedali psichiatrici.

Lo sperma deve essere espulso. Se invece si ferma la produzione di sperma attraverso la pratica di siddhasana, allora non ci sarà né depressione, né abbattimento o malinconia, la mente rimarrà calma e pacifica, il corpo sarà sano così come il sistema digerente. Ma se lo sperma viene espulso, ci sono fatica, depressione, malinconia e ci si sente psicologicamente in colpa.

Questo è solo un piccolo accenno sulla yoga terapia. Io sono personalmente coinvolto in un grande esperimento. In un college di medicina abbiamo condotto una ricerca; il soggetto era “gli effetti dello yoga sulle malattie coronariche”. Abbiamo effettuato le ricerche per cinque anni. Mi venivano indirizzati molti pazienti malati di cuore. Oggigiorno in India le persone che hanno un piccolo problema al cuore non si preoccupano. Loro sanno che possono praticare yoga. Naturalmente ci sono anche persone sfortunate in India che non capiscono completamente i benefici dello yoga, ma a molte persone viene consigliato di andare in un ashram per imparare le asana quando hanno delle palpitazioni, l’angina o l’ischemia e poi stanno meglio.

Ci sono molte malattie che non posso elencare qui, ma che possono essere molto ben gestite con le pratiche della yoga terapia. Nella nostra rivista Yoga, sono pubblicate ogni mese ricerche sullo yoga terapia. Questo è un soggetto molto interessante su cui credo che tutti dovrebbero avere qualche conoscenza. Dovremmo trattare le nostre malattie con buon senso. La malattia rappresenta decisamente un tipo di difetto nel nostro sistema, ma se possiamo aggiustare il flusso delle nadi, ottenere un controllo consapevole sulle onde cerebrali e avere un appropriato sistema di pranayama, credo che molte delle malattie possano essere messe sotto controllo.

Hari Om Tat Sat