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Conferenze di Swami Satyananda Saraswati in Italia
Il Vero Scopo dello Yoga
Trieste, Settembre 1982

Il Vero Scopo dello Yoga
Trieste, Settembre 1982
Il secondo passo nello yoga è una vita regolare.
Dovete creare un regola nella vostra vita riguardo la purezza, la felicità, lo studio regolare dei testi spirituali, il vivere semplicemente e la preghiera a Dio.
Hari Om Tat Sat
Grazie per il vostro caloroso benvenuto. Sono già stato altre volte nel vostro bel paese, ma questa è la prima volta che sono qui e trovo bellissimi sia voi che la vostra città. Negli ultimi trent’anni ho girato il mondo solo per far conoscere una piccola parola di quattro lettere a ogni religione, a ogni nazione e a tutti. E ho scoperto che le persone in ogni paese comprendono e accettano questa piccola parola, yoga, nella loro vita.
C’è stato un tempo in cui i filosofi facevano delle grandi ricerche sullo yoga, ma negli ultimi tre o quattro decenni gli scienziati hanno dedicato la loro mente alla ricerca sullo yoga sia in India che in Europa, America, Australia e Giappone. Molti dottori importanti stanno lavorando sui possibili effetti delle pratiche di yoga sul corpo, sulla mente e sul comportamento umano. In Australia i medici stanno lavorando sul possibile effetto e influenza dello yoga sul cancro.
È questo lo yoga che porto nel vostro paese, non una religione e nemmeno misticismo, occultismo e stregoneria, ma una scienza che è così pratica che chiunque abbia voglia può mettere in pratica. Le pratiche di hatha yoga sono così efficaci, così scientifiche, così meravigliose che possono cambiare la natura fisiologica di una persona. In questi anni sono stati studiati i cambiamenti che avvengono durante le pratiche di hatha yoga nel cervello, nel sistema cardiovascolare, nella temperatura del corpo, nella risposta galvanica della pelle (GSR) e nell’elettromiografia (EMG).
Ora, è sulla base delle mie competenze in questo campo che parlo di queste cose. Lasciate che mi presenti. In India, con il sostegno finanziario del Governo Centrale dell’India, ho condotto e coordinato una ricerca molto importante sullo yoga vicino alla città dove vivo. Questa ricerca è continuata per un periodo di cinque anni con l’aiuto di eminenti cardiologi. Più di mille pazienti che soffrivano di disturbi coronarici sono stati indirizzati alla sessione di yoga. Il tema era “L’effetto delle posizioni di yoga sui disturbi coronarici”. È con questa autorevolezza che vi parlo di yoga. Per anni sono stato uno studente appassionato di scienze mediche. Per anni ho studiato fisica perché, prima, io stesso dovevo capire lo yoga per poi insegnarlo agli altri. Negli ultimi trent’anni ho girato il mondo e ho scoperto che le persone si sono convinte degli effetti positivi dello yoga nella loro vita.
Adesso lo yoga è arrivato nella vostra città. Ma dobbiamo capire cos’è lo yoga. Molte volte pensiamo che hatha yoga sia la definizione di yoga. Non è mia intenzione criticare questo. L’hatha yoga è una branca dello yoga, ma lo scopo dello yoga è di correggere, migliorare e far evolvere l’uomo nella sua totalità.
Voi avete teorie mediche, avete una scienza terapeutica. Lo yoga non è soltanto una scienza terapeutica. Quando soffrite di una malattia, prendete una medicina e state bene; se avete un problema come la sciatica o l’ernia del disco fate agopuntura e state bene oppure andate da un guaritore e state bene. Guarire una malattia è una cosa e guarire il paziente è un’altra cosa. Non c’è praticamente alcuna scienza al mondo che cura il paziente.
Quando vi dico “cura del paziente”, intendo cura dell’uomo, l’uomo nella sua interezza. Da dove viene l’infelicità e da dove viene la malattia? Da dove viene questa irrequietezza? Proviene dall’esterno o l’infelicità e l’angoscia sono insiti nella personalità dell’uomo? Lo yoga dice che la malattia, l’infelicità, la frustrazione, l’angoscia, la depressione e la sofferenza sono insiti nella vostra personalità e non provengono dall’esterno. Se è così, allora lo yoga non è una scienza terapeutica ma una scienza della personalità.
Ora, che cosa intendo con yoga? Una combinazione di pratiche che si occupano del vostro corpo, della vostra razionalità, delle vostre emozioni e del vostro dinamismo. Questo è conosciuto come yoga integrale. Ci sono varie branche dello yoga: karma yoga, bhakti yoga, raja yoga e gyana yoga sono gli yoga principali. Poi ci sono altre branche dello yoga come kriya yoga, tantra yoga, kundalini yoga, laya yoga, hatha yoga, ecc.
Lo scopo di tutti questi yoga è allenare, migliorare e far evolvere i diversi aspetti della personalità umana. L’uomo non è solo cuore, mente, cervello o corpo. Testa, cuore e mani, questo è l’uomo. Se curate la testa dell’uomo e ignorate il suo cuore e le sue mani, egli rimarrà ammalato.
Tra tutti questi yoga, il più importante è l’hatha yoga perché controlla il corpo e le due forme di energia nel corpo: vita e coscienza, vita e mente. Il vostro corpo è formato da due forme di energia, due forme di shakti. Una è conosciuta come prana, la forza della vita o energia vitale. L’altra forma di energia è conosciuta come coscienza, la mente o chitta. Queste due forme di energia controllano i vostri organi motori e i vostri organi sensoriali ed è necessario che siano equilibrate. Se c’è uno squilibrio allora vi ammalate o avete dei problemi mentali. L’equilibrio tra queste due forze è conosciuto come hatha yoga.
Nei paesi occidentali quando praticate asana e pranayama chiamate questo hatha yoga ma l’hatha yoga è più di questo. Ha significa vita; tha significa mente. Vedete, in questo cavo ci sono due fili conosciuti come positivo e negativo. Quando questi due fili si uniscono, si verifica una manifestazione elettrica. Lo stesso principio si applica al vostro corpo. All’interno della colonna vertebrale ci sono due nadi, o canali nervosi. Quella che scorre sul lato sinistro conduce il flusso di coscienza e quella che scorre sul lato destro conduce il flusso vitale. Queste due forze sono distribuite in tutto il corpo da quattro centri di distribuzione. Quando c’è un qualsiasi blocco nella distribuzione dell’energia, allora vi ammalate o fisicamente o mentalmente. Le posizioni yogiche, il pranayama e le altre pratiche dell’hatha yoga rimuovono questi blocchi energetici.
Tuttavia, c’è un altro fatto collegato all’hatha yoga. Lo scopo dell’hatha yoga non è curare le malattie poiché quando l’hatha yoga è stato scoperto, le persone non erano così ammalate come al giorno d’oggi. L’intento dell’hatha yoga era preparare il corpo e la mente per la meditazione profonda e la consapevolezza superiore. È molto importante per tutti sapere che non si entra nel regno superiore semplicemente chiudendo gli occhi. Quando volete meditare, quando volete praticare dhyana e quando volete rendere la vostra mente quieta, quando volete guardare dentro voi stessi non è sufficiente chiudere solo gli occhi. Ogni mattina o la sera migliaia di persone in tutto il mondo chiudono gli occhi e cercano di concentrare la mente. Cercano di pregare in pace, vogliono pensare con totale concentrazione mentale, ma non sono in grado di farlo.
Non c’è alcun dubbio che la meditazione sia la più alta conquista dell’uomo. Dormire non è la più alta conquista dell’uomo. Lavorare non è la più alta conquista dell’uomo. Quando siete in grado di uscire da questa esperienza oggettiva e siete in grado di fare esperienza della luce interiore, della mente interiore o delle percezioni interiori, quella è la realizzazione dell’uomo. Questa mente esteriore attraverso cui agite nella vita ha le sue limitazioni. Coloro che sanno sbarazzarsi da questa mente e allo stesso tempo sviluppano quella mente interiore, sono le persone che hanno creato la storia.

Quando viaggiate dentro voi stessi scoprite che dentro di voi c’è un grande flusso di energia e che non siete l’uomo limitato o ammalato. Ma il punto è: come meditare? Quando chiudete gli occhi, la mente corre. Potete chiudere gli occhi, potete tappare le orecchie, potete irrigidire il corpo, ma non potete fare niente con la mente. Anche se cercate di concentrarvi intensamente, la mente entra semplicemente nel piano subconscio e vaga.
Per migliaia di anni le persone hanno continuato a scoprire metodi, modi e mezzi per meditare. Sono stati scoperti metodi meravigliosi, metodi assurdi, metodi osceni, metodi pericolosi. Persone hanno cercato di influenzare chimicamente la mente. Tuttavia, eccetto lo yoga, tutto ha fallito. È facile ipnotizzare la mente, anche influenzare la chimica del cervello è facile. Prendete una qualsiasi droga e succede. Ma la meditazione non è spegnere la mente. La meditazione non è influenzare la chimica del cervello. La meditazione è una pratica in cui create un processo evolutivo nella mente, nel cervello e nella coscienza.
Ricordate, la meditazione non è spegnere la mente. Lo ripeto ancora, la meditazione non è spegnere la mente. La meditazione è un processo attraverso cui fate evolvere la mente. La mente diventa una mente migliore. Una mente migliore diventa una mente superiore. Una mente superiore diventa una super mente, e una super mente diventa il Sé. Questa è chiamata evoluzione. E cosa significa spegnere la mente? Se spegnete la mente è tutto finito. Io sono finito, voi siete finiti, tutto è finito. Non c’è luce, non c’è conoscenza.
Per praticare la meditazione ci deve essere una pratica sistematica di tutte le forme di yoga. È necessario karma yoga, altrimenti non potete equilibrare gli archetipi del vostro cervello. Senza karma yoga non potete trattare la mente schizofrenica. Questa mente schizofrenica si manifesta nella meditazione, nei sogni. C’è solo un modo per poter trattare una mente schizofrenica e quello è il karma yoga, lavoro altruistico. Poi vengono altre pratiche. Allora, quando volete praticare yoga, per favore ricordate che state praticando yoga per cambiare la qualità della vostra mente, la qualità del vostro corpo, la qualità della vostra espressione.
C’è un’altra cosa importante. Ci sono molte cose trascendentali e Dio è tra esse. Anche la migrazione trascendentale è tra queste. Parliamo molto di Dio, parliamo molto di trasmigrazione, parliamo molto di karma, parliamo molto dei processi universali e della mente universale. Ma chi ne ha esperienza? Lo yoga porta a quell’esperienza. Potete ottenerla la conoscenza dai libri. Potete ottenerla la conoscenza da me. Potete ottenere la conoscenza dai professori di filosofia e dai professori di yoga. Ma la conoscenza non è la soluzione ultima alle vostre domande.
Se dite che c’è la trasmigrazione, ne avete fatto esperienza? Se dite che esiste il karma e un processo di reazioni a catena, lo avete visto? Parlate di Dio, ne avete avuto il minimo assaggio? C’è soltanto un modo attraverso cui potete fare l’esperienza diretta di ciò. Devo ripetervi qual è la differenza tra conoscenza ed esperienza?
Una volta viaggiavo in aereo. Era l’Air India. Sul sedile accanto al mio c’era un professore inglese. Aveva svolto una ricerca sui dolci indiani. Ne stavamo parlando perché anche io so molto riguardo i dolci indiani, benché non ne abbia mangiati molti. Il pranzo ebbe inizio. Al termine la hostess portò alcuni dolci, dei rasagulla, che sono considerati i migliori dolci indiani. Egli ne prese uno e disse: “Swamiji, cos’è questo dolce?”, io risposi “Tu hai fatto la ricerca, perché non me lo dici tu che cos’è?”. Lui disse: “Si, lo conosco, ma non ne ho fatto esperienza, perciò non sono sicuro”. Questo uomo colto aveva scritto pagine e pagine sul rasagulla, ma non era stato capace di riconoscerlo quando lo aveva in mano. Questa è la differenza tra conoscenza ed esperienza.
Andate dagli swami e avrete conoscenza. Leggete i libri di grandi autori e avrete conoscenza. Ma l’esperienza non si può ottenere da nessuna fonte esterna, se non da dentro di voi. Per fare esperienza non dovete dipendere da prove esteriori. Tutti noi qui, tutte le persone all’esterno, tre miliardi di persone al mondo, tutti hanno quel seme di esperienza dentro se stessi. L’esperienza non ha bisogno di essere appresa da persone, libri ed eventi. Dovrete esplorarla in voi stessi. Questo è lo scopo dello yoga.
Sono d’accordo che lo yoga cura le malattie. Questo è ciò che vi ho detto all’inizio. Io ho lavorato con lo yoga terapia su molte malattie. Circa l’89% delle malattie psicosomatiche sono curabili con le pratiche di yoga. Non è una mia conclusione, è la conclusione dei medici, è la conclusione degli scienziati. So anche che le pratiche di yoga migliorano la mente e il cervello e creano un genio. So che lo yoga viene insegnato in molte prigioni in Australia. So che lo yoga viene insegnato nei paesi Scandinavi negli ospedali psichiatrici. Ma quello non è lo scopo ultimo dello yoga; quello è un effetto collaterale dello yoga. Accettiamo l’effetto collaterale dello yoga, ma dovremo ricordare che siamo esseri umani dedicati alla scoperta delle questioni trascendentali.
Non vi è mai venuto in mente il pensiero: “Chi sono io? Da dove vengo? Cos’è questo cervello? Cos’è questa intelligenza? Perché è questo mio padre e non quell’altro uomo? Perché sono nato il 13 dicembre 1925? Perché non prima, perché non dopo?”. Queste e molte altre domande continuano a venirci in mente di tanto in tanto perché siamo esseri umani analitici. Per questo leggete libri, per questo frequentate molti circoli di studio. Se volete una risposta, la via è lo yoga. Se volete che lo yoga si integri nel sistema della vostra religione, potete farlo. Se volete che lo yoga rimanga laico, mantenetelo così. Se non volete considerare Dio, okay. Lo yoga può esistere sia con un ateo sia con un teista.
Hari Om Tat Sat