Conferenze di Swami Satyananda Saraswati in Italia

Yoga Nidra come Pratica di Pratyahara

Firenze, Febbraio 1983

Conferenze Satsang 1983 Satyananda Ashram Italia

Yoga Nidra come Pratica di Pratyahara

Firenze, Febbraio 1983

Prima di tutto dovete decidere che cosa volete. Volete la pace o volete le siddhi? 

Non potete andare in entrambe le direzioni. Il sentiero della pace e quello delle siddhi sono diversi.

Hari Om Tat Sat

Ieri vi stavo parlando degli Yoga Sutra di Patanjali. Patanjali indica otto stadi progressivi di yoga. Yama e niyama, asana, pranayama, pratyahara e dharana, dhyana e samadhi. Questi sono gli otto stadi progressivi dello yoga insegnati da Patanjali.

Lo scopo delle asana è rendere il corpo stabile e comodo. Nel corpo fisico ci sono dei poli di energia. Questi poli di energia sono sempre squilibrati. Con la pratica di asana, potete portare equilibrio in questi poli. Quando sedete per meditare per un lungo periodo, avete bisogno di più energia all’interno del corpo. E questa energia dovrebbe essere diretta verso i centri superiori nel cervello.

La più importante tra tutte le pratiche è la pratica di pratyahara. Pratyahara è il quinto stadio in raja yoga ed è il primo stadio nella pratica del controllo della mente. In effetti, il raja yoga inizia con pratyahara. Yama, niyama, asana e pranayama sono preparatori. Cos’è il pratyahara? La disconnessione tra i sensi e la mente è pratyahara.

Il vostro cervello e la mente ricevono influssi costanti attraverso i sensi. Questi influssi portati dai sensi vengono passati al cervello e queste impressioni disturbano la mente, perlomeno durante la meditazione. Nella mente ci sono vari generi di ostacoli. Un tipo di disturbo è esterno, il secondo tipo di disturbo è interno. Questi disturbi devono essere eliminati prima della pratica di meditazione. Dunque, la pratica di pratyahara è molto importante.

Pratyahara può essere inteso come ritiro dei sensi. Può anche significare separazione del mezzo sensoriale e del cervello, o può indicare anche le pratiche di introversione. È una parola molto difficile da tradurre. Quando i vostri sensi sono connessi con l’oggetto, ciò è detto estroversione. E quando la vostra mente si ritira su qualcosa di interno, ciò è detto introversione. Ci sono molte pratiche che possono aiutarvi a perfezionare pratyahara. In effetti, molte delle pratiche di yoga che imparate sono pratiche di pratyahara. La pratica di trataka, fissare costantemente un punto, è una pratica di pratyahara. La ripetizione del mantra è un altro metodo di pratyahara. Ma una delle pratiche più potenti di pratyahara è yoga nidra.

La pratica di yoga nidra è elaborata dalla filosofia tantrica. È così potente che agisce immediatamente. Quando cominciate la pratica di yoga nidra, non dovete combattere con la vostra mente. In effetti, la pratica di yoga nidra è così scientifica che la potete capire facilmente. Proprio come piantate un seme nella terra, allo stesso modo, in yoga nidra, seminate un seme nella mente. È anche una pratica di rilassamento.

Cosa avviene, esattamente, in yoga nidra? Quando siete sdraiati nella posizione di rilassamento, i suggerimenti dati in yoga nidra vanno molto in profondità nel vostro cervello. Quando vi concentrate su qualsiasi parte del vostro corpo, lo stimolo è trasferito immediatamente ai centri superiori del cervello. Nel vostro cervello c’è un centro per ciascuna parte del vostro corpo. Per esempio, il vostro pollice ha un centro che lo rappresenta nel cervello; e non solo il vostro pollice, ma ciascuna parte del corpo. Quando praticate yoga nidra, in realtà state lavorando sul vostro cervello. Sono state fatte anche molte ricerche scientifiche sugli effetti di yoga nidra. Quando praticate yoga nidra, state lavorando attraverso gli organi esterni del corpo, attraverso gli organi grossolani del corpo, ma l’effetto si trasferisce immediatamente ai centri superiori del cervello. Più avanzate con la pratica di yoga nidra, più andate in profondità dentro la vostra mente.

La mente ha molte dimensioni. Questa dimensione in cui stiamo vivendo attualmente è chiamata mente grossolana. Nella mente grossolana dovete dipendere da aiuti esterni. Ma quando praticate yoga nidra, la vostra coscienza gradualmente si modifica. Potete entrare nella mente subconscia e gradualmente potete entrare anche nell’inconscio. La mente subconscia è conosciuta come corpo sottile, alcuni preferiscono chiamarlo corpo astrale. Corpo sottile, corpo astrale, mente subconscia, indicano la stessa cosa. Quando entrate nella vostra mente subconscia, vi imbattete nei vostri samskara.

Questi samskara sono i principali fattori di disturbo. Proprio come ci sono le correnti sismiche che passano sotto terra, allo stesso modo, all’interno del vostro corpo sottile ci sono i samskara. Qualunque pensiero vi venga in mente in un qualsiasi momento, è un prodotto di quel pensiero subconscio. Proprio come l’erba cresce a seconda della qualità del terreno, allo stesso modo ciò che pensate è prodotto dall’interno.

Talvolta siete molto felici. Talvolta siete molto tristi. Talvolta siete molto irritati. Talvolta siete molto depressi. Talvolta siete euforici. A cosa è dovuto? È un prodotto dei vostri samskara. Questo samskara è come un seme nel vostro corpo sottile. Quando entrate in meditazione profonda, questi samskara emergono e disturbano la mente. Questi samskara arrivano in forma di pensieri. I samskara giungono in forma di visioni, e così, questi samskara arrivano durante la meditazione e vi disturbano. Perciò è necessario che, allo stadio iniziale, li fissiate adeguatamente. E questo è il motivo per cui la pratica di yoga nidra è di grande importanza.

Molte volte, quando cerchiamo di meditare, facciamo un errore. Cerchiamo di combattere con la nostra stessa mente, e quando durante la meditazione ci viene alla mente un pensiero, cerchiamo di reprimerlo. E se non riusciamo a reprimere il pensiero, ci addoloriamo molto. Molte volte, quando meditiamo e i pensieri ci vengono in mente, noi abbandoniamo semplicemente la meditazione.

Nella meditazione ci sono tre grandi ostacoli: il primo sono le onde di pensiero, il secondo le visioni e il terzo è il sonno. Questi tre ostacoli devono essere superati. Per superare questi tre tipi di ostacoli dobbiamo usare diversi metodi e non uno soltanto.

Conferenze Satyananda 1983 Satyananda Ashram Italia 03

L’ostacolo più potente alla meditazione è il sonno. Quando meditate, divenite incoscienti, e quando entrate nello stato di incoscienza, questo stato è detto sonno profondo. Quindi è molto importante perfezionare la pratica di yoga nidra, perché non state praticando per dormire. Durante tutta la pratica di yoga nidra, dovete ascoltare le istruzioni che vi vengono date e non dovete assolutamente perderle. Molte volte, quando pratichiamo yoga nidra, ci addormentiamo e iniziamo a russare e pensiamo quanto è bello. Lo scopo dello yoga nidra non è dormire, ma conquistare il sonno.

Posso farvi un esempio che mi riguarda. Io posso dormire e leggere un libro allo stesso tempo. Se volete potete anche farmi domande riguardo il contenuto del libro. Io starò russando, voi potete sentire che russo, ma io sto leggendo il libro. Io sto russando, ma so cosa sta succedendo nella stanza. È un’esperienza molto importante, potete rilassarvi ma, allo stesso tempo, potete agire.

Nel sonno profondo, diventate inerti, non sapete niente, non potete leggere niente. Non potete sentire niente, non potete parlare. Ma in yoga nidra, stiamo sviluppando una nuova facoltà. Qual è questa facoltà? Ci stiamo rilassando completamente, lo stesso rilassamento che si ottiene nel sonno profondo, ma manteniamo la nostra mente sveglia. Senza quella mente sveglia non possiamo ascoltare le istruzioni di yoga nidra. E questo vi aiuterà poi nella meditazione.

C’è un fraintendimento anche riguardo la meditazione. Quando vi sedete a meditare e terminate, voi dite: “Oh! Ho meditato molto bene perché non ero consapevole di niente”. Questa non è meditazione. Nella meditazione la mente si espande e siete completamente consapevoli. La consapevolezza interiore è sviluppata al massimo, ma questa consapevolezza non è rivolta all’esperienza sensoriale. Questa consapevolezza è diretta al simbolo della meditazione. Supponiamo che stiate meditando sulla luce. Quando state meditando sulla luce dovete essere costantemente consapevoli solo della luce. Perciò, in meditazione è molto importante lo sviluppo della consapevolezza. Quando prendete il cloroformio, la consapevolezza si assottiglia. Dunque nella pratica di yoga nidra, dovreste cercare di mantenere una consapevolezza costante e cercare di non dormire. E durante ciascuna pratica di yoga nidra dovete essere certi che state ascoltando ogni istruzione che il vostro insegnante vi sta dando.

La coscienza è come un flusso e questo flusso non dovrebbe essere interrotto dal sonno. Per questo in yoga si dice che uno yogi deve conquistare il suo sonno. Questo è una frase molto spesso fraintesa. Molti pensano che uno yogi non dovrebbe dormire. Se non dormite, impazzirete. Quando si dice che uno yogi non dovrebbe dormire, si intende che dovrebbe dormire nel modo yogico. Come dorme uno yogi? Questo è importante sia chiaro a tutti. Tutti i sensi devono dormire. Il corpo deve dormire. Ma la mente non deve dormire. Il sé deve essere mantenuto sempre sveglio. Se vi state concentrando sullo Shiva Lingam, potete vedere lo Shiva Lingam per tutta la notte e quello è detto sonno yogico. Questa pratica è conosciuta come yoga nidra.

Nidra significa sonno. Ci sono due tipi di sonno. Uno è il sonno grossolano, l’altro è il sonno yogico. Cos’è il sonno grossolano? Il corpo sta dormendo, i sensi stanno dormendo, la mente sta dormendo, il sé sta dormendo. Siete come un morto. In quel momento non avete coscienza di voi stessi. Non sapete cosa succede esternamente. Quello è detto sonno grossolano e tutti gli animali hanno il sonno grossolano. E tutte le persone che non comprendono lo yoga hanno il sonno grossolano. Ora stiamo parlando del sonno yogico. È un’esperienza meravigliosa. Tutta la notte siete svegli internamente e cosa vedete dentro? O state ripetendo il mantra, o vedete il vostro simbolo, o vedete la luce, o fate esperienza di beatitudine. Questa è l’esperienza interiore in yoga nidra. Ma tutte queste esperienze di cui sto parlando dovrebbero essere spontanee.

In yoga nidra avete il controllo dei vostri sogni. Non sognate in modo imprevedibile. Dunque, la pratica di yoga nidra è importante per coloro che vogliono evolvere nella vita spirituale. E questo riguarda il sistema del raja yoga.

Ma in yoga nidra c’è un altro aspetto. Yoga nidra migliora la qualità della mente. Quando praticate yoga nidra la vostra mente cambia e allora, se prendete una risoluzione, essa si realizzerà nella vostra vita; c’è uno stato della mente dove un’idea diventa reale. Vi darò un esempio. Una bambina di sei anni venne da me, la portarono i suoi genitori. Il suo problema era che bagnava il letto. La notte la feci dormire vicino a me. Quando era sul punto di addormentarsi ed era già un po’ interiorizzata, la svegliai, la chiamai per nome e le ordinai che, quando durante la notte avrebbe dovuto urinare, mi avrebbe svegliato. Si addormentò di nuovo e dopo qualche tempo, circa tre minuti più tardi, la svegliai nuovamente e le diedi le stesse istruzioni. Lei si riaddormentò. Dopo tre minuti la svegliai ancora e ripetei le istruzioni. Lei smise di bagnare il letto. Questo è il modo in cui la mente risponde nello yoga nidra. Yoga nidra crea uno stato mentale leggermente più profondo. Questo che vi ho detto è un esempio di terapia.

Se una persona soffre di problemi mentali o se ha delle brutte abitudini di cui si vuole liberare, allora dovrebbe prendere la risoluzione prima e dopo yoga nidra. Potete cambiare le vostre cattive abitudini, potete cambiare la vostra natura, potete cambiare la vostra voce, potete cambiare il colore dei vostri capelli perché state manipolando la mente. Avete a che fare con un potente stato della mente. C’è uno stato della mente molto potente e molto efficace e può essere usato con efficacia per vari disturbi e abitudini fisici e mentali.

Vi darò un altro esempio tratto dalla mia esperienza. Io avevo un cane, era un alsaziano. Lo addestrai con lo yoga nidra. Sapete cosa fanno i cani? Di tanto in tanto si addormentano e improvvisamente si alzano. Guardano a destra, a sinistra, su e giù poi vanno nuovamente a dormire. Studiai questo comportamento e in quel momento preciso istruivo il cane. Sapete quale istruzione gli diedi? Gli ordinai che nessuno doveva toccare il mio letto. Ogni volta che il cane si assopiva, gli dicevo ‘nessuno deve toccare il mio letto’ e così fu: nessuno poteva toccare il mio letto. Il cane diventava furioso. Potete influenzare perfino la mente di un animale. Ma voi non capite le leggi della mente. Qualsiasi problema o difficoltà nella vita che avete, cercate di risolverlo attraverso il ragionamento o l’intelletto. Abbiamo grande fiducia nell’intelletto, abbiamo grande fiducia nel ragionamento, abbiamo grande fiducia nella logica, ma falliamo.

Avevo un amico che fumava molto e il dottore gli disse di smettere. Egli decise di non fumare, ma non riusciva perché cercava di risolvere questo problema con la mente, con l’intelletto, col ragionamento, con la religione. Non ebbe alcun successo. Egli venne da me e mi disse che voleva smettere questa abitudine. Dissi: “Lascia perdere, non smettere”. Gli diedi un’idea: “Oh no, smetterò!”. E in yoga nidra, lui praticò questa risoluzione ed ebbe successo. Ciò che sto cercando di dirvi è che, attraverso yoga nidra, potete sviluppare uno stato di mente molto fertile. E in quella mente fertile, potete radicare qualsiasi impressione e quell’impressione dovrebbe essere positiva e sistematica.

Questo per quanto riguarda gli aspetti terapeutici dello yoga nidra. Vi darò ancora un esempio tratto dalla mia esperienza. Circa diciotto anni fa, venne da me un bambino di quattro anni e si stabilì nell’ashram. Aveva solo quattro anni e volevo che imparasse da una scuola. Egli non lo fece, perciò provai yoga nidra su di lui. Egli dormiva vicino a me e mentre dormiva io gli leggevo la Bhagavad Gita, le Upanishad, i Veda, la Bibbia, il Corano, tutto, ogni giorno per una o due ore. E mentre gli parlavo, registravo. E lui dormiva sempre. La mattina quando si alzava, gli dicevo di ascoltare il nastro e gli insegnai in questo modo per tre o quattro anni. Gli insegnai yoga, tutte le religioni, le scienze fisiche, geografia, storia, matematica e molte altre materie. Vi prego di credermi. Dopo tre anni non gli insegnai più niente.

Quel ragazzo a dieci anni lasciò l’India per l’Irlanda del Nord. Poi visse in Europa, poi visse in Sud America, poi visse in Australia e negli Stati Uniti. Da solo, senza l’aiuto di nessuno, egli padroneggiava le religioni. Se lo incontrate, parlategli di qualsiasi argomento, è meglio di me. Ora ha ventun anni e ora è con me. Nel mese di gennaio l’ho richiamato dai suoi viaggi all’estero e l’ho nominato mio successore in India. Io ho dato le dimissioni e mi sono pensionato dall’incarico. Ero direttore della Bihar School of Yoga e di molte altre istituzioni e ho passato la responsabilità a lui. Quindi, questo è l’effetto di yoga nidra su un bambino.

Ho fatto esperienza degli effetti positivi di yoga nidra su molte malattie. Agisce meravigliosamente sulle depressioni nervose, su ipertensione, insonnia. In effetti, è molto più potente dell’hatha yoga. Oggigiorno dico a tutti di praticare yoga nidra e se non funziona allora praticate hatha yoga. Perché in yoga nidra state agendo attraverso la mente e la mente è più potente del corpo. La mente può causare il cancro. La mente può causare un attacco cardiaco. La mente può causare molti problemi nel corpo. Se la mente può causare problemi allora può anche risolvere i problemi. La mente negativa causa problemi; la mente impura causa problemi; la mente debole causa problemi. La mente positiva risolve i problemi. È una scienza molto semplice. Nel vostro giardino seminate dei fiori e piantate cactus, allo stesso modo, nella vostra mente potete piantare qualsiasi pensiero. E questo è il motivo per cui yoga nidra può aiutare nei disturbi di natura fisica.

Ricordo una signora in Tasmania che aveva un tumore molto grande all’utero. Mentre praticava yoga nidra, fece un proponimento. La risoluzione era “il mio tumore diminuirà”. E diminuì. Le fecero un controllo medico e non aveva alcun tumore. Che miracolo, vero? Credete che un pensiero possa influenzare un oggetto? Ci credete, lo so. Ma quando arrivate al dunque, non riuscite. Un’abitudine è un prodotto della mente. Successo e fallimento sono prodotti della mente. Amore e odio sono prodotti della mente. Depressione e felicità sono prodotti della mente. Eczema e asma sono prodotti della mente. Costipazione e diarrea sono un prodotto della mente. La mente controlla l’intera vita dell’uomo. E dunque è necessario per tutti noi sapere come gestire questa mente umana. Come un bravo contadino, prima rendete il terreno soffice, e quando il terreno è morbido, allora seminate. E quando piantate i semi, dovete controllare, esaminare molto bene i semi.

Ci sono due pratiche di pratyahara, entrambe importanti. Oltre a yoga nidra, un’altra è conosciuta come antar mouna. Anche questa è una pratica molto importante. Cos’è antar mouna? Osservare ogni pensiero. Osservare ogni esperienza. Osservare ogni suono. Osservare tutto ciò che accade intorno a voi. Non ritirare la mente. Non concentrare la mente. Lasciare che la mente si muova. Questo è antar mouna. Molti pensieri si affacceranno alla vostra mente. Osservateli attentamente. Mentre osservate il pensiero, sarete richiamati esternamente da un suono. A quel punto dovete trattenere la mente. Questa è la pratica di antar mouna. È molto potente. Quando soffrite di diarrea, sapete cosa succede. Andate in bagno. Supponiamo che prendiate una medicina per fermarla. La diarrea si bloccherà, ma le tossine rimarranno nel corpo. Quindi la diarrea ci deve essere. Allo stesso modo, i pensieri che vi vengono alla mente sono dentro di voi. Non vengono dall’esterno, dovete lasciarli arrivare. Se li fermate ci sarà una crisi. Anche questa pratica di antar mouna è molto importante e potete praticarla insieme al vostro mantra. Quando praticate il mantra e quando i pensieri stanno aumentando nella mente, dovete osservarli.

Dopo pratyahara, il gradino successivo del raja yoga è dharana o concentrazione. Dharana significa fissare la mente. Ci sono molti oggetti su cui potete concentrarvi e l’effetto di ciascuno è differente. Potete concentratevi su un fiore, la fiamma del fuoco, un loto blu, il sole, la luna o le stelle, su un santo, su uno yantra, un mandala o sul vostro guru. Come questi ci sono migliaia e migliaia di oggetti su cui concentrarsi. Ma l’effetto non è lo stesso.

Ciascuno oggetto ha un diverso centro di influenza. Certi oggetti creano energia nel corpo e certi oggetti creano rilassamento, pace mentale, shanti. Questo è il motivo per cui talvolta abbiamo delle difficoltà. Voi dite: “Dopo che ho iniziato a praticare la concentrazione sono diventato irrequieto; devo smettere?”. Questo perché le persone pensano che stia accadendo qualcosa di sbagliato. Non è così. Probabilmente vi state concentrando su un oggetto che creava forza ed energia, e a causa di quella forza ed energia diventate irrequieti. Talvolta vi concentrate di notte e non riuscite a dormire per tutta la notte perché quando vi concentrate su un particolare centro, create forza ed energia. Dunque tutti i centri di concentrazione sono divisi in due gruppi. Alcuni oggetti vi danno pace della mente, focalizzazione e rilassamento, e dopo la vostra mente è molto tranquilla. Ma vi sono certi simboli che, se vi concentrate su di essi, vi rendono irrequieti perché creano energia, e questi centri sono destinati ai poteri psichici. Nei Raja Yoga Sutra di Patanjali, potete approfondirli. Il capitolo in cui sono menzionati è conosciuto come “Vibhuti Pada”.

Per questa ragione mantra, yantra e mandala sono simboli di concentrazione che dovrebbero essere stabiliti adeguatamente dal guru. Se vi concentrate su questo microfono, solo Dio sa cosa può succedere. Non è questione di ciò che vi piace. La questione è che tipo siete. Non siamo tutti uguali. Le nostre nature sono differenti. I nostri pensieri sono differenti, il nostro destino è differente, siamo nati in tempi diversi e in posti diversi. Perciò i nostri simboli devono essere diversi. Se vi concentrate su di me solo perché vi piaccio, non va bene.

Conferenze Satyananda 1983 Satyananda Ashram Italia 04

Nel corpo ci sono sei chakra. Ciascun chakra è connesso col cervello. Se vi concentrate su muladhara chakra, c’è una grande esplosione. Esplode la paura, esplode l’ansia, esplode il sesso. Se risvegliate swadhisthana chakra esplodono molte cose. Se vi concentrate su manipura chakra si risveglia qualcos’altro. Lo stesso per ciascun chakra. Se vi concentrate su agya chakra, questo migliora la vostra consapevolezza, le esperienze. Dunque, quando vi concentrate su muladhara chakra e swadhisthana chakra, e avviene un risveglio, avete molte difficoltà; pensate in continuazione a paure, depressione, isterismo, sesso. Questo significa che state risvegliando l’energia. Rimarrete sorpresi. Talvolta potreste chiedere al vostro guru: “Mi sto concentrando per la pace mentale, perché mi sto turbando?”.

Prima di tutto dovete decidere cosa volete. Volete shanti o volete siddhi? Non potete andare in entrambe le direzioni. Il sentiero di shanti e il sentiero di siddhi vanno in direzioni diverse. Nel sentiero di siddhi, sviluppate poteri mentali. Se non li utilizzate male, potrete andare in alto. Ma c’è un punto: dovete cadere. Molti grandi siddha, che avevano grandi poteri psichici, fecero una brutta fine in vita. Se voi volete shanti, pace, se volete esperienza interiore, allora prendete l’altra via. Quello è il sentiero di purusha, quello è il sentiero della consapevolezza. In yoga è detto chiaramente, Purusha e Prakriti sono le due forze. Prakriti è natura, essa ha Shakti. Coloro che seguono il sentiero di Purusha ottengono l’illuminazione, essi sono conosciuti come jivan mukta o anime liberate. Dunque il raja yoga ci apre entrambe le strade. È una nostra scelta, noi stessi dobbiamo scegliere. E dopo che abbiamo fatto una scelta, dovremmo avvicinarci a un guru, adatto per quel particolare argomento o scienza.

Hari Om Tat Sat