Conferenze di Swami Satyananda Saraswati in Italia

Lo Stress e l’Uomo Moderno

Il Ciocco (LU), Maggio 1984

Conferenze Satsang 1984 Satyananda Ashram Italia

Lo Stress e l’Uomo Moderno

Il Ciocco (LU), Maggio 1984

Non potete superare desiderio e attaccamento senza coinvolgere la mente.

Quando andate ai satsang ed interagite con persone sagge, allora sapete come praticare distacco e assenza di desiderio.

Hari Om Tat Sat

Oggi lo stress viene considerato una delle maggiori cause di malattia. Sono state fatte molte ricerche su questo argomento da scienziati di tutto il mondo, i quali hanno concluso che tensione, ansia e condizioni di disturbo mentale possono causare gravi disturbi fisici.

C’è una lista molto lunga di malattie, come pressione alta, malattie cardiovascolari e asma, che sono conosciute come malattie da stress. Se riflettete attentamente su questa lista si può facilmente concludere che l’89% dei malanni odierni sono dovuti a esso. Oggi la scienza sta incominciando a porre in relazione il comportamento psicologico con queste condizioni da stress, perciò è molto importante studiarlo e capire come può influenzare i vari aspetti della vita umana. Per poter fare ciò dobbiamo, innanzitutto, capirne la natura e da dove ha origine.

Uno dei più importanti fattori che può essere desunto dai nostri studi, sia dall’antica letteratura yogica che dai testi scientifici moderni, è che non c’è solo una, ma centinaia di cause che creano stress. Sono state fatte profezie del Giudizio universale e queste profezie sono molto pessimistiche. E questo non causa stress? Potrà non causarlo consciamente, ma causa stress nella mente inconscia.

La psicologia ritiene che quando si sopprimono delle esperienze, esse recedono nell’inconscio ed emergono sotto forma di incubi. Di qualsiasi tipo di stress venga fatta esperienza in famiglia, nella società o nella vita, questo può essere accumulato in qualsiasi area della mente. Talvolta lo stress è conscio, talvolta è subconscio, molte volte è inconscio.

Lo stress che riguarda la mente conscia non è molto pericoloso, quello immagazzinato nella mente subconscia emerge sotto forma di sogni, ma lo stress che è sconosciuto, lo stress che non si comprende finisce nella mente inconscia e può creare distruzione nel corpo, nella mente, nelle emozioni e nella personalità.

Lo stress, comunque, non è una condizione a sorpresa della mente, si crea attraverso un meccanismo particolare: sorge dalla tensione. La tensione è una condizione del sistema nervoso e, alla fine, si muove verso ogni singolo atomo e particella del corpo.

Conferenze Satyananda 1984 Satyananda Ashram Italia 01

Tre tipi di tensione

Sia secondo la filosofia yogica che per la psicologia moderna ci sono tre tipi di tensione che possono essere classificati come: muscolari, mentali ed emozionali. Questa triplice tensione ha origine nella struttura fisica e mentale, e influenza tutti gli altri sistemi del corpo. Qualcuno tra voi deve aver fatto esperienza che ogni qual volta si è sotto tensione si fanno numerosi errori. Ciò è dovuto a uno sbilanciamento nel sistema nervoso che causa un comportamento irregolare.

Poiché la tensione alla fine culmina nello stress, è importante a questo punto capire questi tre tipi di tensione. Le tensioni muscolari sono causate da azioni fisiche eccessive. Il corpo fisico ha risorse limitate di energia e quando lavoriamo troppo duramente, questa energia diminuisce, siamo allora spinti a bilanciare questa diminuzione di energia attraverso una immissione extra di cibo o di medicine per accelerare o accentuare l’energia necessaria per il lavoro eccessivo. Ad esempio: gli atleti necessitano di una grande quantità di energia per combattere la tensione da troppo allenamento, così vengono loro dati ormoni e droghe per mantenere un flusso regolare di energia nel corpo. Queste tensioni fisiche o muscolari non sono molto serie o difficili da eliminare, con un riposo adeguato e una dieta appropriata possono eventualmente essere risolte. La forma successiva di tensione è quella cosiddetta mentale e la maggior parte delle persone nel mondo ne soffre. Noi non permettiamo alla mente di riposarsi. La mente è sempre impegnata nei pensieri e questo “strapensare” è causa di tensioni mentali. Anche pensare eccessivamente porta confusione nella mente e ciò causa ulteriore tensione. Come conseguenza vi è perdita di memoria e se la tensione mentale diventa acuta non si riescono a fare ragionamenti giusti e ciò è causa di molti disastri nella vita.

È risaputo che i sensi, la mente, il cervello e il sistema nervoso sono connessi fra di loro. I cinque sensi sono intimamente connessi col cervello e la mente, così come i sistemi nervosi simpatico e parasimpatico; perciò tutte le percezioni e cognizioni che hanno luogo nella mente coinvolgono il sistema nervoso, i cinque sensi e il cervello.

Ogni processo del pensiero è responsabile nel corpo della produzione, da parte del sistema endocrino, di qualche tipo di secrezione o ormone. Quando si pensa alla paura, alla rabbia o a qualsiasi emozione forte, le ghiandole surrenali cominciano a secernere potenti ormoni come l’adrenalina: questo è solo un esempio. Ecco perché i pensieri non dovrebbero essere considerati esclusivamente come azioni psicologiche. Ogni pensiero è psicologico, ma produce anche un effetto fisiologico nel corpo: può accelerare ed eccitare le ghiandole surrenali, può creare iperattività, può causare un aumento del ritmo respiratorio del corpo, può stimolare i reni e la vescica. Questo è ciò che affermano gli scienziati e che può essere provato dall’esperienza personale.

Il terzo tipo di tensione è quella emotiva. L’uomo è forse l’unica creatura vivente che conosce la tensione emotiva, e questo deriva dalla nostra relazione con persone, oggetti ed eventi. Quando abbiamo una certa filosofia (la maggior parte degli esseri umani è filosofica), allora incominciamo a relazionarci con la gente, con gli oggetti e con gli eventi della vita. Queste relazioni si sviluppano sulla base di raga e dwesha o piaceri e dispiaceri. Per esempio: non vi relazionate a un uomo solo perché è un uomo; vi relazionate a lui poiché vi piace o non vi piace. Nello stesso modo vi relazionate con eventi o oggetti sulla base del vostro personale piacere, dispiacere e attaccamento. Perciò, come esseri umani, interagite emotivamente con ogni singola cosa intorno a voi, ma non tutto si accorda con i vostri desideri. Quando succede qualcosa che si accorda con i vostri desideri, si crea una tensione emotiva positiva e quando succede qualcosa che va contro i vostri desideri, ciò causa una tensione emotiva negativa. Queste tensioni emotive possono causare ulcera peptica, asma, infarto e persino problemi mentali. Possono rendervi un peccatore o un santo, possono rendervi violento o trasformarvi semplicemente in un altruista servo dell’umanità. La tensione emotiva è un fattore potente nella vita umana e non dovete sottovalutarlo. Quindi, l’insieme di queste tre tensioni causa lo stress che può espandersi nel corpo e nella mente passando attraverso canali fisici, pranici e mentali.

Campi di energia nel corpo

Ora studiamo il corpo. Secondo l’hatha yoga ci sono due forze nel corpo fisico, conosciute come ida e pingala. Rappresentano il sole e la luna, Shiva e Shakti o coscienza e vita. Questi due canali fluiscono attraverso il corpo e in termini scientifici moderni sono conosciuti come il sistema nervoso simpatico e parasimpatico.

Ida diffonde la forza responsabile del pensiero e delle attività mentali, pingala diffonde la forza che rappresenta il prana o energia vitale. Queste due forze sono diffuse in tutto il corpo, ma i canali principali fluiscono all’interno della colonna vertebrale intersecandosi in quattro congiunzioni principali o chakra. Questi chakra sono vortici di energia, o prana, e la prima di queste quattro congiunzioni è swadhisthana chakra che corrisponde al plesso sacrale. La seconda è manipura chakra o plesso solare, la terza è anahata chakra o plesso cardiaco e la quarta è vishuddhi chakra o plesso cervicale. Da queste quattro congiunzioni migliaia di canali portano il prana e la coscienza in ogni singola parte del corpo. In hatha yoga è detto che 72.000 canali portano l’energia pranica e mentale in tutto il corpo. La scienza moderna si esprime in modo simile.

Oltre queste quattro congiunzioni, c’è un punto dove queste due forze, prana e coscienza, hanno origine, e un altro punto dove terminano. In hatha yoga il punto di origine di queste due forze è conosciuto come muladhara chakra o plesso coccigeo e il punto terminale è conosciuto come agya chakra o midollo allungato nel cervello. Questi due punti dove le due forze originano e terminano sono importantissimi per il risveglio e la sublimazione di questa energia.

L’hatha yoga afferma che per creare armonia ed eliminare lo stress, le due forze devono essere armonizzate. I problemi iniziano quando non c’è armonia tra queste due forze. Dal punto di vista dell’hatha yoga, la cura per la tensione e lo stress è quella di bilanciare queste due forze. Il bilanciamento può verificarsi tramite i kriya dell’hatha yoga come asana, pranayama, trataka eccetera. Nel libro Hatha Yoga Pradipika, che è un autorevole testo di hatha yoga, si afferma che le forze della mente e del prana, o ida e pingala, sono così intimamente in relazione fra loro che il controllo di una, porta spontaneamente al controllo dell’altra. Poiché il prana può essere controllato attraverso il respiro, gli hatha yogi utilizzano le pratiche di pranayama per indurre la mente a uno stato di tranquillità.

Klesha: una fonte di stress

Mentre l’hatha yoga parla di controllo del prana, il sistema del raja yoga, che è uno yoga più avanzato, sostiene il controllo diretto delle forze mentali. Nei Raja Yoga Sutra di Patanjali è scritto che la mente è governata da cinque tipi di klesha o afflizioni: ignoranza, ego, attrazione, repulsione e attaccamento alla vita, che sono responsabili di tutti i tipi di ansia e, se riflettete su tutto ciò, arriverete alla stessa conclusione. Il proposito o scopo del raja yoga è quello di controllare la mente cosicché i klesha siano a loro volta controllati.

L’intero sistema dello yoga e del tantra tratta l’eliminazione dello stress, sia come effetto di pratiche yogiche che come requisito preliminare per pratiche più avanzate. Il raja yoga dice: “controlla la mente e di conseguenza i prana sono controllati” e questo crea un bilanciamento tra le due forze di ida e pingala. L’hatha yoga dice: “controlla il prana e di conseguenza la mente viene calmata”. Nel tantra c’è un approccio completamente differente. Il tantra dice “non cercare di controllare le forze negative della mente”, ma prescrive pratiche di kriya yoga, ajapa japa e yoga nidra, che inducono nel praticante uno stato di tranquillità senza un confronto diretto con la mente. Tra queste, la pratica di yoga nidra emerge come un metodo molto potente per eliminare lo stress e la tensione dell’uomo.

Ricerche su yoga nidra

Sono state fatte ormai molte ricerche in America e in India sugli effetti di yoga nidra nelle condizioni di stress e tensione. È stato riscontrato che durante un periodo di stress il corpo secerne vari tipi di ormoni. Queste secrezioni appartengono all’intricato sistema delle ghiandole endocrine. Quale conseguenza della secrezione endocrina hanno luogo vari cambiamenti nel corpo sotto stress, che a sua volta altera i tracciati caratteristici delle onde cerebrali.

Il cervello ha uno schema definito di frequenze d’energia che sono conosciute come onde alfa, delta, beta e theta. Ciascuna onda cerebrale ha un effetto diretto sul corpo e in particolare sul cuore. È stato riscontrato che le secrezioni endocrine, il ritmo del respiro, l’attività cardiaca e altre funzioni del corpo vengono alterate e si comportano in modo differente sotto l’influenza di ciascuna delle quattro onde cerebrali. Per esempio, quando sono predominanti le onde delta il ritmo delle respirazioni diminuisce e le reazioni cardiovascolari come il battito del cuore e la pressione del sangue rallentano; contemporaneamente è stato riscontrato che il corpo consuma meno ossigeno, mentre quando le onde beta o theta sono predominanti nel cervello, il corpo consuma molto ossigeno. In queste occasioni il cuore e il sistema cardiovascolare sono sotto eccitazione e agitazione. Ma quando le onde alfa sono predominanti, c’è uno stato di bilanciamento nel consumo di ossigeno da parte dei tessuti. È uno stato di rilassamento fisiologico. Non solo il consumo di ossigeno, ma anche il metabolismo e il ritmo respiratorio sono stabilizzati; ne consegue che la pressione sul cuore e il carico di lavoro su di esso sono inferiori. Pertanto è evidente che, per diminuire la tensione cardiovascolare, è importante che il paziente sviluppi onde alfa nel cervello.

Vi darò un altro esempio. Supponiamo che un ladro si stia preparando a fare un furto. Quando arriverà al suo obiettivo, il suo cuore comincerà a battere più velocemente e se i suoi nervi non sono forti, cederanno. Inizierà a sudare e la sua bocca diventerà asciutta. Sentirà lo stimolo di andare in bagno. Se aveste avuto la stessa esperienza, la capireste. Ora, questa condizione è creata a causa dell’eccitazione nelle ghiandole surrenali generata dallo stress e dalla tensione a cui è sottoposto.

La pratica di yoga nidra è stata studiata per un lungo periodo di tempo. Dodici anni fa, ho lavorato con circa un migliaio di pazienti cardiopatici. Ero assistito dal Governo Centrale Indiano e conducemmo questo esperimento per un periodo di cinque anni in un’università di medicina. Ai pazienti con problemi cardiovascolari venne insegnato yoga nidra, come parte delle loro terapie. Furono tenuti dei resoconti giornalieri delle loro reazioni e dei loro progressi e si è riscontrato che la pratica di yoga nidra è molto benefica per i pazienti cardiopatici.

La scienza di yoga nidra è molto sistematica. Non è necessario che, in questo momento, vi parli della pratica, in quanto molte persone la conoscono, ma abbastanza spesso essi la scambiano, erroneamente per ipnosi. Nel 1968, stavo conducendo una pratica di yoga nidra in Germania e un giornalista pubblicò un articolo sul giornale locale nel quale diceva che io stavo insegnando ipnosi. L’ipnosi è un soggetto completamente differente. La parola “ipnotismo” deriva dal Greco hypnos, che significa dormire.

In yoga nidra non vi è ipnosi né sonno. Durante la pratica si deve mantenere la coscienza o consapevolezza interiore dall’inizio alla fine. È stato rilevato che, nello stato di yoga nidra, il cervello emette onde cerebrali di tipo alfa, considerate molto importanti nell’abbassare la pressione del sangue e nel rimuovere le tensioni cardiovascolari.

Conferenze Satyananda 1984 Satyananda Ashram Italia 02

Eliminazione dei samskara

L’eliminazione della tensione non è una cosa tanto semplice. Vi è ancora un altro problema che non è stato risolto: nascosti nei recessi della mente ci sono i samskara o archetipi che influenzano le emozioni, la personalità e la vita di ciascun individuo. I problemi nascono dal “magazzino” interno delle esperienze. Felicità e infelicità giacciono profondamente in voi e sono esperienze immagazzinate sotto forma di samskara, accumulate come piccole particelle che diventano onde di energia e queste, a loro volta, diventano una forza che più tardi emergerà come esperienza. Le vostre esperienze di felicità e infelicità sorgono nella forma di un’onda che è nata da una particella. Quella particella è conosciuta come samskara o archetipo. C’è un altro nome per questo: karma.

I samskara o archetipi collettivamente formano il karma di un individuo. È sulla base di questi che si formano la mente, le emozioni e la personalità. Se si soffre nella vita è sulla base dei karma profondamente radicati e, ugualmente, se si gusta la vita è sulla base del karma. Ora, come trattare il karma? Il karma non può essere trattato con un processo razionale come la psicoanalisi o trattamenti psichiatrici, deve piuttosto essere inteso come una forza sottile che sta alla base di ogni azione o evento che incontriamo. È stato provato che la pratica di concentrazione su un simbolo è efficace per “tirare fuori” questi archetipi dalla mente inconscia. Nello yoga questa pratica di concentrazione è conosciuta come trataka e dovrebbe essere eseguita prima delle pratiche di yoga nidra.

Quando si pratica trataka su un simbolo si stimolano queste particelle, o samskara, nella mente. Ci sono centinaia di simboli prescritti nello yoga e in trataka, tra i quali alcuni sono considerati più potenti di altri. Per esempio, la concentrazione su uno yantra o su un mandala può essere molto potente a secondo della qualità dello yantra o del mandala che si sceglie. Trataka fatto su “Kali yantra” o un mandala porterà fuori le repressioni più velocemente, spesso sotto forma di incubi. La concentrazione su differenti yantra e mandala porta fuori repressioni di diverse qualità e quantità. Si può fare esperienza di queste repressioni nei sogni o nello stato di meditazione e ciò significa che è come se si lavasse via interamente la cosa. Perciò, contemporaneamente a yoga nidra, dovrebbe essere insegnata la concentrazione, secondo la qualità e la resistenza dell’aspirante. Se egli è debole, insegnategli la concentrazione su un punto nero o sulla fiamma della candela; ma, se pensate che possa gestire questi incubi, allora, insegnategli trataka su Kali yantra o su un mandala.

Nella Grecia antica e in Egitto vi erano molti mandala, ma sono stati dimenticati perché l’occidente non li ha più tenuti in considerazione in quanto erroneamente interpretati come forme di dei e dee, invece di associarli alla coscienza e alla psicologia umana. Se le condizioni di stress e tensione devono essere sistematicamente e scientificamente eliminate, allora questi antichi mandala devono essere “resuscitati” e utilizzati come trattamento per i disturbi profondamente radicati nella mente umana.

In ultima analisi, dobbiamo capire che le cause di stress possono essere relative a diversi fattori, alcuni esterni, altri puramente interni. Qualsiasi sia la causa, lo yoga ci ha dato una risposta mostrandoci una via efficace per eliminare lo stress, non attraverso medicine o psicoanalisi, ma attraverso una comprensione profonda e accurata del corpo umano e della mente.