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Conferenze di Swami Satyananda Saraswati in Italia
Prana Vidya
Il Ciocco (LU), Maggio 1984

Prana Vidya
Il Ciocco (LU), Maggio 1984
Se fate andare il vostro registratore con una batteria vecchia, che suono avreste?
E cosa fate? O ricaricate la batteria, o ne mettete una nuova.
Ma nessuno è in grado di cambiare la propria batteria, così è meglio ricaricarla, e prana vidya è il sistema per ricaricare la vostra batteria scarica.
Hari Om Tat Sat
In tutto l’universo vi è una grande forza che è conosciuta come forza vitale e che in yoga chiamiamo prana. Se analizziamo questo prana possiamo giungere fino al punto di trovare una particella di energia. Così come abbiamo particelle di luce e particelle di atomi, allo stesso modo abbiamo particelle di prana. Perciò il prana è sia manifesto che immanifesto.
Quando non vi è la creazione allora i prana sono nello stato immanifesto, o quando avviene la distruzione o la dissoluzione allora i prana ritornano alla loro origine, in quel momento assumono la forma di particelle. In qualche modo, quando i prana nell’universo cominciano a esplodere e a manifestarsi, si trasformano in onde. Questo succede con tutte le forme di energia, inclusa quella pranica. Il prana di cui sto parlando si chiama prana universale o forza vitale universale. Nell’universo vi sono un’infinità di oggetti, molti esseri viventi e molte altre cose che sono costituiti dallo stesso tipo di forza vitale. Quindi il prana ha due dimensioni: microcosmica e macrocosmica.
Nel macrocosmo, il prana è permeato da quello che chiamiamo campo unificato. Questo campo di energia può essere chiamato campo pranico, o campo vitale universale. “Campo” secondo la scienza moderna è una sezione o dimensione attraverso cui fluisce l’energia. Così come abbiamo campi radioattivi e campi elettromagnetici, così abbiamo un campo pranico. Perciò il prana non è solo l’aria che respiriamo, quello che respiriamo ogni giorno è ossigeno contenente ioni positivi e negativi che possono stimolare il sistema pranico.
A livello microcosmico, cioè nel nostro corpo, il prana è presente ovunque. È presente in questo corpo fisico sotto forma di onde e si crea o viene a fare parte di noi dal momento in cui si è concepiti nel grembo materno. Quindi tutti nascono con il prana. Questo significa che nasciamo con una misura definita di prana, maggiore o minore secondo la natura e la qualità dei genitori. È la qualità inerente di ogni forma di materia in questo universo, compreso il seme e l’ovulo, che è intrisa di quella forza vitale. Quindi, qual è la struttura del prana e quali leggi lo governano? Noi insegnanti di yoga, non siamo ancora riusciti a definirlo correttamente, perché molti di noi parlano del prana in relazione all’ossigeno che assumiamo durante il processo dell’inspirazione e dell’espirazione.

Se studiate l’antica letteratura yogica e tantrica, incontrate due termini: prana e mahaprana, cioè la forza vitale e la grande forza vitale. Per questi due differenti tipi di forza, nel corpo fisico ci sono due centri. La sede del prana è in manipura chakra, mentre la sede del mahaprana è in muladhara chakra. Alcune persone nascono con un eccesso di energia pranica, e grazie a questo eccesso di forza pranica manifestano delle capacità terapeutiche. Essi irradiano continuamente una certa quantità di magnetismo da un punto particolare del corpo. Queste osservazioni sono state rese possibili attraverso il procedimento della fotografia Kirlian. Alcune persone hanno un campo pranico ridotto, mentre altre persone hanno un campo pranico molto vasto. Bisogna quindi capire che questo prana non è solamente una forza vitale, ma è una forza la cui qualità è la radiosità.
Molti anni fa, una persona che si chiamava Mesmer curava le persone attraverso il contatto. Di conseguenza, questa forma di terapia divenne famosa nel mondo con il nome di mesmerismo. Mesmer dev’essere nato con un eccesso di energia pranica, oppure deve aver praticato qualche tecnica di yoga o doveva conoscere alcuni rituali celtici precristiani attraverso cui espandere l’energia pranica.
Oggigiorno troviamo in tutto il mondo migliaia di persone che hanno la capacità di curare altre persone. In India praticamente in ogni comunità abbiamo questo tipo di guaritori che sono in grado di trasferire l’energia pranica attraverso la fronte verso qualsiasi altra parte del corpo. Per migliaia di anni questa forma di pranoterapia ha continuato a esistere in ogni parte del mondo, ma a un certo punto le persone dei paesi occidentali hanno frainteso questo tipo di cura pensando che si trattasse di una forma di magia nera.
Come conseguenza, questi terapeuti furono perseguitati e a volte anche decapitati. In effetti, spesso, nemmeno loro riuscivano a spiegare quello che accadeva, anzi, pensavano si trattasse di una forza magica, non sapendo che il prana è una forza che può rimuovere gli elementi della malattia dal corpo fisico.
Così come si avvicina il corpo infreddolito a una sorgente di calore per riscaldarlo, allo stesso modo se un corpo malato si avvicina a una forza pranica, la malattia scompare. Tuttavia in questa conferenza non parlerò di come curare altre persone, questa voleva essere solo un’introduzione sull’importanza della forza pranica, ma allo stesso tempo, è molto importante per noi sapere che non siamo delle entità separate, ma facciamo parte della forza vitale universale.
Ora analizziamo quello che lo yoga dice a proposito del prana. Per poterlo capire, meglio ripassare ciò che dice il kundalini yoga. Il kundalini yoga è una parte del sistema tantrico che afferma che nella colonna vertebrale ci sono tre nadi. Queste tre nadi hanno origine in muladhara chakra e terminano in agya chakra. La parola nadi necessita di una piccola spiegazione. Nadi significa canale ma più correttamente nadi significa flusso. Quindi il significato della parola nadi è flusso di energia.
Queste tre nadi sono responsabili della conduzione di tre tipi di energia o di forza nel corpo fisico. Da muladhara chakra inizia a fluire dal lato sinistro ida nadi e dal lato destro pingala nadi, entrambe si incrociano nelle quattro congiunzioni nel corpo: swadhisthana chakra, manipura chakra, anahata chakra e vishuddhi chakra. Ida nadi rappresenta la forza negativa dell’energia, mentre pingala nadi rappresenta la forza positiva dell’energia. Pingala nadi è quella che conduce la forza pranica.
Se cercate di immaginare come fluisce pingala nadi entro la colonna vertebrale, allora capirete meglio. Essa ha origine da muladhara chakra, fluisce dal lato destro, fa una curva, e si interseca in swadhisthana chakra, passa sul lato sinistro, fa una curva e si interseca in manipura chakra, passa sul lato destro, fa una curva e si interseca in anahata chakra, passa sul lato sinistro, fa una curva e si interseca in vishuddhi chakra, passa sul lato destro, fa una curva e termina così in agya chakra. Nel suo percorso attraversa ogni chakra, passando in un incrocio, uno snodo, dal quale la forza pranica viene distribuita a diversi centri nel corpo fisico. Quindi abbiamo sei centri di distribuzione che sono collegati con i diversi organi del corpo.
Muladhara chakra è il centro di distribuzione per gli organi genitali, urinari e della riproduzione. Da swadhisthana chakra l’energia viene distribuita ai reni, alla vescica e all’uretra. Da manipura chakra l’energia pranica è distribuita all’intestino grasso, all’intestino tenue, al duodeno e al pancreas. Manipura chakra perciò è il distributore per tutto il sistema digerente.
Da anahata chakra l’energia pranica viene distribuita al cuore e ai polmoni, cioè al sistema cardiovascolare. Da vishuddhi chakra l’energia pranica viene distribuita alle orecchie, agli occhi, al naso, alla gola e al torace. Da agya chakra l’energia viene distribuita ai centri superiori del cervello. Questa è una descrizione alquanto grossolana del sistema di distribuzione. Lo stesso sistema è stato indicato dalla moderna scienza medica, in cui il sistema di distribuzione del sistema nervoso simpatico e parasimpatico verso ogni organo del corpo segue lo stesso ordine che vi ho appena descritto sulla base del kundalini yoga.
Se avete letto i libri Hatha Yoga Pradipika, Gheranda Samhita, Hatha Yoga Ratnavali o Goraksha Samhita comprenderete meglio quello che vi ho appena spiegato. Vi sono molti altri testi importanti di hatha yoga, ma questi quattro sono quelli considerati autentici.
In questi libri, come anche in altri testi sul tantra, si afferma che vi sono 130.000 nadi che distribuiscono l’energia del prana in tutto il corpo; di queste 130.000 nadi, 72.000 convergono nel sistema cardiovascolare. Più della metà delle 130.000 nadi forniscono prana al cuore perché il cuore necessita di molto più prana per occuparsi delle funzioni del corpo. Le stesse cose le possiamo trovare nella filosofia cinese. In effetti, per migliaia di anni i cinesi e gli indiani furono molto vicini da un punto di vista culturale e filosofico. La filosofia cinese e quella indiana parlano sempre di due forze, quella universale e quella microcosmica.
Queste due forze, che chiamiamo ida e pingala, sono distribuite a ogni singola parte del corpo attraverso migliaia e migliaia di nadi. Di queste due una è fredda e l’altra è calda. Ida è considerata essere l’energia fredda mentre pingala è considerata essere quella calda. Quindi la forza di ida è conosciuta come lunare, mentre la forza di pingala è conosciuta come solare.
Su queste basi è stato sviluppato il sistema dell’hatha yoga. “Ha” e “Tha”, sono due suoni diversi. “Ha” letteralmente rappresenta il suono Ham. “Tha” letteralmente rappresenta il suono Tham. Questi sono chiamati bija mantra. Ham è il bija mantra per la luna e tham è il bija mantra per il sole. Ham rappresenta ida nadi, mentre tham rappresenta pingala nadi. Questo è spiegato all’inizio di tutti i libri di hatha yoga. Hatha yoga è l’unione della forza lunare e dalla forza solare. Perciò quando diciamo che pratichiamo gli esercizi fisici dell’hatha yoga, non pensate che stiamo facendo un errore tecnico di espressione? È sufficiente che si dica “pratico hatha yoga”.
Nella filosofia cinese si parla di yin e yang e la spiegazione è esattamente la stessa. Quelli che chiamiamo chakra, nel sistema cinese sono chiamati meridiani che significa i punti di congiunzione. Queste due forze yin e yang rappresentano le due energie, quella fredda e quella calda nel corpo. Questi due tipi di energia fluiscono in ogni singola parte del corpo e questo significa che il prana è una forza onnipervadente. Se non vi è prana in una zona particolare del corpo allora il corpo è morto. Finché questa forza vitale è presente continuamente e armonicamente in ogni singola parte del corpo, il corpo non si ammalerà e non morirà.
Gli esperti del tantra hanno sviluppato un sistema mentale attraverso cui controllare, ridistribuire e dirigere il prana nel corpo fisico; hanno scoperto ed elaborato molte tecniche attraverso cui si può ritirare il prana in una zona particolare del corpo, o fornire maggiore quantità di prana a una parte del corpo. Queste pratiche sono eseguite attraverso una tecnica mentale conosciuta come prana vidya, che ci insegna come aumentare il livello di prana e come distribuirlo ai diversi organi e agli organi sofferenti del corpo.
Lo stesso sistema è stato sviluppato anche in Cina, ma utilizzando una tecnica differente chiamata agopuntura. Il sistema su cui si basano è lo stesso, l’unica differenza è che mentre gli yogi provano a controllare il prana con la mente, nell’agopuntura il prana è controllato attraverso gli aghi.

Nei tempi antichi, in India, vi era una facoltà nel sistema medico dell’ayurveda in cui si insegnava come controllare o fermare il prana pungendo una zona particolare del corpo con un oggetto acuminato. Questo sistema è lo stesso che viene utilizzato nell’agopuntura, che sappiamo essere una scienza di grande successo. Io stesso ho visto ottenere dei risultati strabilianti con l’uso dell’agopuntura. Molti dei miei discepoli in Munger sono dei maestri di agopuntura, abbiamo quindi una conoscenza completa e approfondita dell’agopuntura. Ho anche un amico molto caro in Giappone, molto famoso nel campo dello yoga e dell’agopuntura, io stesso sono un membro della sua organizzazione. Il suo nome è Dr. Hiroshi Motoyama, spero che lo conosciate, altrimenti sono felice di presentarvelo.
Ha svolto una ricerca scientifica sull’agopuntura e sul kundalini yoga e ha tradotto in linguaggio scientifico che cos’è questo tipo particolare di energia. Cos’è questa energia grazie alla quale siamo vivi? Certamente non è il sangue, né le vitamine A, B, C, o D, né i minerali o il cibo che si mangia. Noi viviamo perché c’è il prana. “Noi” rappresenta ogni singola parte di questo corpo complesso; quando il prana è bloccato, quando la forza vitale non raggiunge una certa parte del corpo, allora quel particolare organo soffre di una malattia.
Egli ha dato un commento scientifico al mio sistema yogico. Io insegno fondamentalmente pawanmuktasana. È una serie di asana molto semplici, a volte sembra una cosa divertente e molti di voi non restano per niente colpiti da questi esercizi, sebbene io abbia strutturato questo sistema sulla base del flusso pranico. Questi non sono esercizi per le giunture, ma per i meridiani dell’energia. Capite cosa significa meridiani dell’energia? Nel corpo fisico, in ogni parte del corpo, vi sono migliaia di chakra, non solamente sei, da cui l’energia fluisce verso le altre parti attraverso i meridiani.
Questo è stato stabilito grazie ad alcune osservazioni scientifiche. Perciò la conclusione del Dr. Hiroshi Motoyama è che i benefici ottenuti dall’agopuntura attraverso gli aghi e il risultato dei pawanmuktasana attraverso il movimento, sono esattamente gli stessi. Nello stesso tempo, ha fatto degli studi approfonditi sul pranayama, con l’aiuto di molti yogi indiani, fra cui uno chiamato Ramananda; che praticava kapalbhati pranayama, uno dei sei kriya o shatkarma dell’hatha yoga, che consiste in una serie di espirazioni forzate. È stato osservato che i processi e le reazioni che avvenivano nel corpo fisico di yogi Ramananda erano esattamente gli stessi che si possono ottenere con l’agopuntura.
Nel corso di un esperimento, una ragazza rimase per circa mezz’ora in una camera completamente buia a meditare su muladhara chakra e sul movimento di pingala nadi. All’interno della camera era stata collocata una telecamera con l’obiettivo rivolto verso l’addome e la zona inferiore del corpo. In una camera adiacente degli strumenti elettronici e dei computer controllavano e seguivano tutte le reazioni che avvenivano nel corpo della ragazza.
Meditò per mezz’ora e poi uscì. Nel corso dell’esperimento fu registrata una videocassetta: ricordatevi che la stanza era totalmente buia e che la ragazza non riusciva a vedere la sua stessa mano. Dopo quindici minuti di proiezione improvvisamente apparve una piccola luce, questo l’ho visto personalmente ed è per spiegarvi cos’è l’esplosione pranica. Era una piccola luce, come quella di una lucciola, non era di forma circolare e il colore era quello di una lampada al mercurio. Da un punto particolare la luce saliva leggermente, tornava giù, scompariva, poi di nuovo riappariva, andava verso destra, verso sinistra, al centro, poi tornava giù e spariva. Sembrava quasi una danza. Per circa dodici, quindici minuti questo piccolo punto di luce fluorescente cercò di salire seguendo una traiettoria, ma non ci riuscì; provò verso un’altra direzione, poi sparì e di nuovo apparve cercando di salire, qualche volta a destra, qualche volta a sinistra, e infine scomparve definitivamente. Il filmato si trova presso l’Istituto del Dr. Hiroshi Motoyama. Questo piccolo punto di luce di cui sto parlando è la forza pranica concentrata ed è questa la forza che si deve creare durante la pratica di prana vidya, ma come farlo?
Vi è una pratica, non so se ho il tempo di spiegarvela tutta, ho perso molto tempo parlandovi di scienza, comunque vi dirò qualche cosa. Quando si muove il prana per un certo numero di volte, questo acquista una certa spinta. Se strofinate il palmo delle mani per cinquanta volte sentirete del calore nelle mani. Nello stesso modo, se si muove il prana su e giù per quaranta volte, allora questa luce viene generata. La ragazza nel corso dell’esperimento ha commesso un errore, non esattamente un errore, ma non ha eseguito la pratica correttamente. Lei si concentrava su muladhara chakra, ma muladhara chakra non ha prana sufficiente, quella è la sede della kundalini, mentre la sede del prana è in manipura chakra. Se si fosse concentrata su manipura chakra allora si sarebbe vista un’onda di luce e non un punto.
Ora esaminiamo come si muove pingala nadi da manipura fino ad agya chakra. Praticate la respirazione psichica nella forma di ujjayi, su e giù da manipura ad agya e da agya chakra a manipura. Fatelo quaranta volte e ogni volta che lo fate avrete una migliore esperienza e un migliore controllo sulla forza pranica. Dopo avere eseguito per quaranta volte, sospendete il respiro concentrandovi su agya chakra. Da agya chakra distribuite il prana a quella zona particolare del corpo che è sofferente. Questa distribuzione può essere eseguita una o due volte durante la ritenzione del respiro, perché il respiro non può essere trattenuto a lungo. Finché potete trattenere il respiro, diciamo mezzo minuto o un minuto, continuate a dirigere il prana da agya chakra verso quella parte del corpo che è malata. Fatelo nella posizione di shavasana o anche nella posizione di padmasana o siddhasana, ma non su di una poltrona.
Prima di concludere questa conferenza introduttiva su prana vidya, devo dirvi ancora alcune cose. Io non sono una persona ortodossa, non ho alcuna opinione sulla dieta vegetariana o non vegetariana, io insegno secondo le necessità delle persone. Di conseguenza devo dirvi che quelle persone che vogliono praticare prana vidya per curare se stesse dovrebbero essere totalmente vegetariane, poiché il cibo è un fattore molto importante in relazione al prana. Cercate di capirmi, non vi sto parlando di cose religiose. Quando parlo di dieta vegetariana escludo anche il latte e i derivati del latte, poiché quella è una dieta animale. Lo so che sono necessari per il corpo, ma ora sto parlando di una persona malata che sta cercando di curare se stessa.
Ho molti documenti che ho ricevuto dalla Tasmania dove una mia discepola insegna prana vidya in una clinica di yoga terapia. Potete non credermi ma lei ha fatto sparire dei tumori, curato il cancro.
Dovreste elevare la qualità e lo standard del vostro prana, questo è facile da capire. Se fate andare il vostro registratore con una batteria vecchia, che suono ottenete? Di conseguenza, cosa fate? O ricaricate la batteria o ne mettete una nuova. Ma nessuno è in grado di cambiare la propria batteria, così è meglio ricaricarla, e prana vidya è il sistema per ricaricare la vostra batteria scarica.
Hari Om Tat Sat