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Conferenze di Swami Satyananda Saraswati in Italia
Satsang con Paramahamsaji
Il Ciocco (LU), Maggio 1984

Satsang con Paramahamsaji
Il Ciocco (LU), Maggio 1984
Non potete superare desiderio e attaccamento senza coinvolgere la mente.
Quando andate ai satsang ed interagite con persone sagge, allora sapete come praticare distacco e assenza di desiderio.
Puoi illuminarci ulteriormente riguardo bindu visarga e viparita karani mudra? Si dice che soma cade e muore in manipura e che l’utilità di viparita karani mudra è mantenere giovani e ritardare la vecchiaia e la morte.
Nel kriya yoga il primo kriya è conosciuto come viparita karani mudra. Viparita karani significa “creare un processo inverso”. Proprio come ingranare la retromarcia con la vostra automobile, questo è detto viparita karani. Si dice che in viparita karani mudra il nettare goccioli in bindu visarga. Bindu visarga è un chakra sopra agya chakra situato nel passaggio cranico, nel cervello. Nel passaggio cranico c’è una piccola depressione dove c’è una quantità molto piccola di fluido. Questo fluido deve essere portato verso il basso e questo avviene con la pratica di khechari mudra.
Khechari mudra è una pratica nella quale si ripiega la lingua all’indietro e la si appoggia al palato superiore. Quando la punta della lingua entra nell’epiglottide superiore, stimola una ghiandola, un centro particolare. Quel particolare centro è connesso direttamente con bindu visarga. Come conseguenza di quel contatto, bindu visarga viene stimolato e quindi l’ambrosia o nettare inizia a fluire. Prima scende in vishuddhi. In vishuddhi chakra viene raffinato, poi il corpo lo assimila e scende in manipura chakra. Manipura chakra è considerato il centro del sole o del fuoco. Quando questo fluido raggiunge manipura chakra, allora il suo calore, il fuoco di manipura chakra, secca questo fluido.
Perciò in yoga si dice che bisogna invertire il processo di questo fluido e in viparita karani mudra, attraverso una forza cosciente, questo fluido è rimandato in vishuddhi chakra. Come conseguenza, lo yogi ottiene un nuovo corpo. Amrit pan significa “bere il nettare” e questa è una pratica molto importante del kriya yoga.
Dovete aver sentito parlare di khechari mudra e voglio dirvi qualcosa a riguardo. Ci sono due tipi di khechari mudra. Uno è praticato dagli hatha yogi e l’altro è praticato dai raja yogi. Gli hatha yogi recidono il frenulo della lingua usando una foglia o un cardo affilato. Fanno questa pratica ogni giorno, poco a poco, e poi allungano la lingua sfregandola col burro. Proprio come si munge la mammella della vacca, allo stesso modo mungono la lingua.
Come risultato di ciò, la lingua si allunga. Poi la si deve inserire nella parte superiore dell’epiglottide, cioè nella parte superiore del naso. Quando la punta della lingua entra nel palato superiore, cioè nel passaggio nasale, blocca tutto il sistema. Questo è khechari mudra come è praticato dagli hatha yogi e grazie a questo mudra ottengono persino jada samadhi. Possono rimanere in questo samadhi per molti giorni, anche sotto terra. Attraverso khechari mudra essi sospendono il loro processo respiratorio e l’attività cardiaca. Questo tipo di khechari mudra è una pratica molto difficile e dovrebbe essere fatta quando si è molto giovani.
In raja yoga c’è un altro tipo di khechari mudra, conosciuto anche come nabho mudra. In questo, semplicemente si ripiega la lingua e allo stesso modo la si riappoggia sul palato superiore. È quasi l’estremizzazione della postura che eseguite in shitali pranayama. Gradualmente la vostra lingua va sempre più all’interno del palato. Questa pratica di khechari mudra ha bisogno di un po’ di tempo ma può farla chiunque. Alcuni la trovano molto facile e altri molto difficile. Ha bisogno di molto tempo. La flessibilità della lingua è l’impegno principale. Coloro che la praticano, abbandonano sale e carne, perché sia le proteine animali sia il sale creano rigidità nelle arterie e nel sistema.
Quando pratichiamo khechari mudra in kriya yoga o in ajapa japa, o in qualsiasi altra pratica, allora potete anche creare quell’ambrosia. Se il vostro corpo è puro, non ha sostanze tossiche e il metabolismo è ideale, allora dopo qualche tempo farete esperienza di un gusto dolce nella saliva, ma se il corpo è impuro e ci sono sostanze tossiche nel corpo e il metabolismo non sta funzionando correttamente, allora avrete un gusto amaro.
Quando khechari mudra è praticato correttamente allora provate un’esperienza di livello superiore ogni volta che lo usate. L’effetto di un khechari mudra riuscito è inebriante. La mente diventa quieta, il corpo è stabile ed emana una fragranza molto buona. Durante la meditazione avete molte visioni psichiche. Durante la meditazione potete visualizzare molti yantra e mandala. Ecco, questa era una breve introduzione a viparita karani mudra, amrit pan, bindu visarga e al kriya yoga.

Io pratico hatha yoga da un libro. È necessario che consulti un guru per le mie pratiche?
Avresti dovuto chiedere al libro stesso, perché nel libro è scritto molto chiaramente che dovresti accostarti a un guru o a un insegnante esperto. So che hai saltato quel passaggio o quella particolare affermazione.
Potete praticare parecchie cose con l’aiuto di un insegnante. Alcuni sono davvero capaci nel far le cose da soli. Per esempio, quando ero uno studente io praticavo neti e non lo avevo imparato da nessuno. Lo facevo per gioco. Una volta mi venne in mente che se si poteva inserire una corda nel naso di un toro, perché non lo potevo fare nel mio? Così inserii un tubicino e lo feci uscire dall’altra narice senza l’aiuto di nessun libro.
Tuttavia, anche per gli shatkarma, per non parlare delle pratiche superiori di hatha yoga, dovete avere un guru. Gli shatkarma dell’hatha yoga sono molto efficaci. Purificano il corpo, non c’è alcun dubbio, ma non sono adatti a tutti. Per esempio, se soffrite di disturbi nasali, talvolta neti può essere fantastico e talvolta invece fa peggiorare la situazione. Perciò, neti, dhauti o qualsiasi altra pratica devono essere appresi da qualcuno che ha esperienza con esse.
Dopo la pratica degli shatkarma, se fate asana e pranayama, allora l’insegnamento e la guida del guru diventano obbligatori. Dopo la pratica di asana e pranayama dovete praticare bandha e mudra come vajroli mudra e sahajoli mudra. Come potete farli senza la guida del guru? L’hatha yoga parla di chakra, bija mantra, e concentrazione. Sono veramente difficili da capire e praticare senza la guida di un insegnante esperto.
Forse stai eseguendo le posizioni yoga, va bene, puoi farle, ma penso che tu non abbia praticato gli shatkarma. Quando sentirai la necessità di praticare gli shatkarma, sicuramente dovrai cercarti un insegnante esperto.
Oltre maithuna, quali sono gli altri modi per risvegliare la kundalini? È possibile risvegliare la kundalini con la pratica del mantra personale?
Questa domanda è stata posta, una volta, da Parvati a Shiva. Shiva è il guru e Parvati il discepolo ed entrambi sedevano sulla vetta del monte Kailash. Shiva rispose che ci sono 125.000 pratiche per il risveglio della kundalini.
Le persone sono immerse sino al collo nella sensualità. Quindi, per me, è necessario elevarsi da quella profonda sensualità e la via di maithuna è la via attraverso la quale essi potranno essere redenti. Tuttavia, non è l’unico modo.
Shiva continua insegnando a Parvati la scienza segreta dello Sri Yantra. Poi le insegna la scienza della grande liberazione, maha nirvana tantra. Poi continua insegnandole la scienza del kriya yoga. Così, in questo modo, Shiva prosegue insegnando a Parvati molte altre forme di yoga e molte altre tecniche con le quali si può risvegliare la kundalini. Durante le sue istruzioni, egli parla di mantra, yantra e mandala. Le dice che tutte le pratiche per il risveglio della kundalini devono far riferimento a questi tre.
Il mantra è il suono simbolo dell’universo, yantra è il simbolo geometrico dell’universo e il mandala è il simbolo figurato dell’universo. Queste tre cose rappresentano le forze sottili nell’universo e sono tutte presenti in ognuno. Ogni suono ha uno yantra e un mandala. Qualunque mantra pratichiate, ha un suono e ha anche uno yantra e un mandala. Perciò potete risvegliare l’esperienza superiore anche con la pratica del vostro mantra.
Sin dall’antichità ci sono due vie. Una è la via dell’appagamento e l’altra è la via dell’astinenza. La via dell’astinenza è detta la via del brahmacharya. Questa è una via altissima, ed è la via più potente, poiché non tutti possono praticarla, non è per tutti. Se uno ha la forza di volontà, la comprensione e la forza per seguire la via del brahmacharya, allora la via di maithuna è fuori questione. Dunque dovremo capire molto chiaramente questo argomento, altrimenti tutti parleranno solo di maithuna e brahmacharya. Nel raja yoga il terzo elemento negli yama è brahmacharya.
La via del mantra è molto potente. Il mantra che avete ricevuto dal vostro guru può darvi esperienze superiori, ma dovrete praticare il vostro mantra in diversi modi. Potete praticarlo col mala, col ritmo del respiro, nel passaggio spinale o in ciascun chakra per qualche tempo. Potete praticare il vostro mantra esternamente a voi, nello spazio. Come vedete ci sono vari modi per praticare il mantra.
Qual è l’importanza dell’effetto di shambhavi mudra?
Shambhavi mudra è far convergere gli occhi tra le due sopracciglia. Come sapete ci sono vari mudra e shambhavi mudra è uno dei più importanti. Esso risveglia agya chakra. Agya chakra è il punto terminale di Ida, Pingala e Sushumna. E ciò significa che agya chakra è la confluenza di tre forze. Quando praticate shambhavi mudra, create ciò che è detta ‘unione’ tra queste tre forze.
Naturalmente, la tecnica di shambhavi mudra è molta graduale. All’inizio, se la trovate difficile, praticate trataka. Poi concentratevi al centro tra le due sopracciglia e aumentate gradualmente la durata di shambhavi mudra. Quando praticate shambhavi mudra potete visualizzare un punto di luce al centro delle sopracciglia. Quando visualizzate questo punto di luce, il battito cardiaco diventa molto basso. In effetti, è stato riscontrato che durante la pratica di shambhavi mudra, il corpo è totalmente rilassato. Su questo sono stati fatti molti esperimenti scientifici e tutti gli studi hanno dimostrato che quando praticate shambhavi mudra il corpo si libera dalle tensioni.
Per ogni chakra c’è un punto di contatto. Per agya chakra il punto di contatto è bhrumadhya, per vishuddhi chakra la gola, per anahata il cuore, per manipura l’ombelico e, allo stesso modo, ogni chakra ha un centro di contatto proprio come ogni luce ha un centro di contatto nell’interruttore. Quindi, per azionare agya chakra, o per fare qualsiasi cosa con agya chakra, non c’è altro modo che praticare shambhavi mudra.
Supponiamo vi chieda di concentrarvi su agya chakra. Non sapendo dov’è, come farete? Potete immaginare. Potrete sforzarvi di concentrarvi sulla parte posteriore del cervello o alla sommità della colonna vertebrale, o sulla ghiandola pineale. Tuttavia, cercando semplicemente di concentrarvi su agya chakra, non riuscirete assolutamente a localizzare quel centro.
Per questo, quando vi concentrate su bhrumadhya, noi diciamo che vi state concentrando su agya. Questo è ciò che scriviamo sui libri e così molte persone pensano che agya chakra sia nel centro tra le sopracciglia. Di fatto, agya chakra è alla sommità della colonna vertebrale. Questo è il centro di contatto. Allo stesso modo vi chiediamo di concentrarvi su manipura chakra e indichiamo l’ombelico. Manipura chakra non è assolutamente nell’ombelico, è nella colonna vertebrale, ma l’ombelico è il centro di contatto. Se vi concentrate sull’ombelico, allora vi state concentrando su manipura chakra.

Il risveglio dei chakra e il risveglio della kundalini sono simultanei o uno precede l’altro?
Grazie per la domanda. Questa è una domanda molto importante e quelli che sono interessati devono ascoltare molto attentamente. Quando parliamo di risveglio della kundalini intendiamo tre cose: risveglio dei chakra, risveglio di sushumna e risveglio di shakti. Queste tre cose sono indicate dall’espressione generica “risveglio”. Dunque la pratica deve procedere secondo un ordine particolare.
Se risvegliamo soltanto la shakti e sushumna non è risvegliata, per quale via la condurrete ad agya chakra? Se avete un’automobile e nessuna strada, l’auto dovrà rimanere in garage. Perciò dovrebbero essere praticate le asana per risvegliare i chakra. Bhujangasana, shalabhasana, matsyasana e molte altre asana che praticate hanno lo scopo di purificare i chakra e di risvegliare i chakra.
Questi chakra sono come le schede di derivazione che trovate nella cabina elettrica. Da ogni chakra molte centinaia di nervi vanno a destra, sinistra, su e giù, verso ogni parte del corpo e trasportano ogni genere di energia mantenere in vita il vostro corpo. Quando si verifica il risveglio dei chakra allora vi sentite molto leggeri. Avete visioni molto delicate, sto usando la parola delicate perché non sono fantastiche o spaventose. Talvolta potete vedere una montagna o un giardino o un fiore o degli uccelli o una farfalla o, a volte, molta luce.
Poi avviene il risveglio di sushumna. Sushumna è connessa col sistema nervoso autonomo e controlla tutto il cervello. È assolutamente importante risvegliare sushumna prima del risveglio di shakti. Quando si ha il risveglio di sushumna, avete visioni psichiche di grande effetto. Non sono spaventose. Sono molto impressionanti. Una volta ho visto tutta la terra proprio come l’hanno vista gli astronauti dallo spazio e si stava spaccando in due pezzi. Avete questo tipo di visioni impressionanti quando si verifica il risveglio di sushumna.
In effetti, quando sushumna si risveglia, tutto il cervello, l’emisfero destro e quello sinistro, passano attraverso una straordinaria esperienza. È in questa fase che vedete dei e dee, angeli ed esseri divini. Quella è sushumna e nella Bibbia si dice che è il sentiero tra la terra e il cielo. Si potrebbe dire che questo sia il percorso divino. Per risvegliare sushumna dovete praticare gli shatkarma e poi pranayama. Per risvegliare sushumna non c’è metodo più potente del pranayama.
Dopo il risveglio di sushumna avete il risveglio di shakti. Quando questo avviene non si sente più fame, non si ha voglia di parlare con nessuno ma soltanto di stare seduti tranquilli come degli idioti. Le visioni interiori sono da incubo perché il risveglio di shakti è il risveglio o l’esplosione dell’inconscio, che è il deposito di tutti gli archetipi. Tutti i vostri karma sono lì. Tutte le vostre depressioni e frustrazioni sono lì. Voi siete lì. Le persone sentono una passione impressionante e intensa sessualità. Questo è lo stato in cui diciamo che Satana ci tenta.
Quindi, il risveglio dei chakra, poi il risveglio di sushumna e poi il risveglio di shakti devono avvenire uno dopo l’altro, non uno prima dell’altro. Questo è il motivo per cui diamo importanza all’hatha yoga ma, allo stesso tempo, gli altri yoga non devono essere sottovalutati. Il guru è la figura più importante perché deve controllare il sadhana del discepolo. Ho incontrato molte persone che, mi spiace dirlo, stanno mettendo il carro davanti ai buoi.
Abbastanza di recente venne da me un giovane dalla Jugoslavia, e disse che la sua shakti si era risvegliata e che non sapeva cosa fare. Io gli dissi di praticare asana e pranayama e lui replicò: “Ma Swamiji, sono troppo preliminari per me”. Allora gli risposi: “Allora tieni la tua kundalini in garage perché non c’è nessuna strada”.
Muladhara è il garage per la kundalini. Sushumna è la strada maestra. Agya chakra è la destinazione e i diversi chakra lungo il percorso sono le stazioni intermedie. Quindi un aspirante deve capire cosa deve portare a termine prima e cosa deve portare a termine dopo.
Come si fa a superare desiderio e attaccamento?
Con i satsang. Non puoi superare desiderio e attaccamento senza coinvolgere la mente. Quando vai ai satsang e interagisci con persone sagge, allora sai come praticare distacco e assenza di desiderio.
Il Signore Buddha era solito dire: “Qual è lo scopo ultimo del vostro desiderio? Ogni desiderio porta un altro desiderio e c’è una catena infinita di desideri e nessun desiderio è mai soddisfatto. Come conseguenza soffriamo di frustrazione e delusione”. Quindi cercate di partecipare ai satsang.