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Conferenze di Swami Satyasangananda Saraswati
Cambiare la Qualità della Mente
Montescudo (RN), Giugno 2010

Cambiare la Qualità della Mente
Montescudo (RN), Giugno 2010
Con la ripetizione del mantra si fa esperienza dell’armonia della mente, laddove non c’è fluttuazione tra due opposti. Quando le fluttuazioni mentali si riducono e alla fine si fermano, si trascende la mente e si penetra nella psiche.
Quindi, gli effetti immediati della ripetizione del mantra si vedono sotto forma di rilassamento e di un aumento della focalizzazione.
Swami Anandananda: Namo Narayana.
Pubblico: Namo Narayana.
Swami Satyasangananda: Come state oggi?
Pubblico: Bene.
Swami Satyasangananda: Bene o molto bene?
Pubblico: Molto bene.
Swami Satyasangananda: Molto bene o molto, molto, molto bene?
Pubblico: Molto, molto, molto bene!
Swami Satyasangananda: Fatemelo sentire!
Pubblico: MOLTO, MOLTO, MOLTO BENE!!
Pubblico: E tu?
Swami Satyasangananda: Io sto sempre bene.
Vedete l’importanza di cominciare la giornata molto bene! Quindi, questa mattina, siete stati introdotti ad uno dei dharana di Vijnana Bhairava Tantra; dopo di questo avete fatto dei kirtan, e kirtan è un modo molto semplice per trascendere la mente. Swami Satyananda lo ha chiamato lo yoga del futuro. Perché quando cantate dei kirtan, non cantate solo il nome di Dio ma create delle vibrazioni; e se immaginate seicento persone che creano una vibrazione, quanto forte sarà quella vibrazione? E quando seicento persone chiamano Shiva, allora Shiva deve venire, perché lo state chiamando con emozione, un livello molto elevato di emozione, con emozioni pure, con devozione. E anche se state piangendo, non sono lacrime di dolore, sono lacrime di gioia. Un’altra cosa importante è che quando cantate i kirtan vi dimenticate chi siete. Vi dimenticate di essere un professore, un ingegnere, uno scienziato, vi dimenticate di essere una persona importante. Anche gli acharya dimenticano se stessi! Questo è molto importante, dovreste dimenticare voi stessi qualche volta durante la giornata. E’ un modo molto efficace per gestire la mente, per eliminare le tensioni.
E dopo questo, ci siamo ricordati dei nostri guru, Swami Satyananda, Swami Shivananda, aprendo loro le nostre menti ed i nostri cuori e invitandoli dentro il nostro spazio per ricevere le loro benedizioni. Sono persone come loro che hanno portato queste pratiche nelle nostre vite, se non fosse per loro non ne sapremmo nulla. Le pratiche del tantra, le pratiche di yoga, sono molto profonde. Sono molto importanti e preziose per noi. E sono stati loro a portare alla luce queste pratiche; sono stati loro a renderle accessibili a noi. E quindi, quando praticate yoga dovete seguire questa sequenza e ricordare le persone che hanno reso questa conoscenza disponibile a voi; questi vi darà dei risultati migliori. Essi hanno mostrato la via per avere una mente sana ed un corpo sano e questo è il più grande patrimonio.

Ditemi, se doveste scegliere tra tutte le ricchezze del mondo, tutti i comfort, tutti i benesseri ed una mente pacifica e contenta, cosa scegliereste? Non potete avere tutte e due, vi ho detto che dovete scegliere! Se avete scelto le ricchezze del mondo, allora siete nel posto sbagliato. Ma se siete saggi, allora scegliereste una mente tranquilla e pacifica; perché una mente pacifica e tranquilla può ottenere qualsiasi cosa al mondo, anche tutte le ricchezze. Ma se avete tutte le ricchezze ed una mente agitata, allora non vi potete godere quelle ricchezze, dunque a cosa vi servirebbero? Quindi, la pace mentale è più desiderabile, perchè la mente è una grande forza.
Dentro di voi c’è questa grande potenza, questa grande forza, la mente, e non lo sapete. Pensate che la mente vi serva per avere un po’ di felicità e tanto dolore, ed è così che state abusando di questa forza. State sprecando questo grande potere, questa grande energia, su piccole cose, in banalità. La mente ha un grande potere. In un secondo con la mente potete raggiungere l’America; il corpo non può raggiungerla ma, la mente sì, penso all’America e sono là. A qualunque cosa pensiate, qualsiasi cosa la mente tocchi, siete lì. Dimenticate l’America, potete raggiungere le dimensioni più elevate dell’esistenza, i loka, solamente connettendo la mente a questi, ananda loka, satya loka, tapo loka; potete raggiungerli attraverso il potere della mente. Questa è la mente di cui sto parlando.
Il tantra e lo yoga affermano, anche gli scienziati lo dicono, che state utilizzando solo una frazione della vostra mente, un decimo della mente. Immaginate che solo con un decimo della vostra mente avete realizzato così tante e grandi cose. Immaginate quello che potreste realizzare scoprendo e risvegliando le altre aree della mente. Per questo dico che la mente è questo grande potere ma noi non ne siamo consapevoli. In psichiatria, in psicologia ci parlano della mente, e tutti gli sforzi cercano di portare l’individuo alla normalità; a curare la schizofrenia, a curare le neurosi, a curare le psicosi. Ma il tantra e lo yoga non mirano ad una mente normale, mirano ad una mente elevata, superiore. Non solo normale, sovra-normale. Quando ho accesso ad uno stato di mente più elevato, la normalità viene da sola. E questo è lo scopo del tantra. E per questo, serve conoscere un poco la propria mente.
In effetti, non sapete nulla della vostra mente. Siete schiavi della vostra mente. Qualsiasi cosa la mente vi dica, la accettate come finale. Se la mente vi dice di essere arrabbiati, siete arrabbiati; se vi dice di essere tristi, siete tristi; se vi dice di essere depressi, siete depressi. Tutta la vita, siete controllati da una mente che è molto limitata, molto grossolana e guidata dai sensi. E per questo la qualità delle vostre esperienze è sempre molto limitata. Dovete capire i livelli della vostra mente, ed elevarvi oltre questi livelli inferiori, ed è possibile. Lo potete fare senza sforzo alcuno. Proprio come senza sforzo alcuno avete trasceso la vostra mente durante i kirtan, senza sforzo potete trascendere i livelli inferiori della mente. E’ avvenuto naturalmente con i kirtan, non avete provato a farlo, è accaduto. Questo è lo scopo dello yoga, riportarvi allo stato naturale della vostra mente. Quello è lo stato naturale della vostra mente. Non dovete importare un’altra mente da fuori, questa mente che avete, attraverso la quale vi preoccupate e pensate, la stessa mente deve essere riportata al suo stato naturale di purezza.

Lo yoga si aspetta da noi, che la nostra prospettiva della vita sia naturale. Se non è così, allora non è yoga. La vostra prospettiva della vita vi è stata imposta. L’avete aquisita, secondo il vostro stile di vita, la vostra società, le vostre credenze. La vostra casta, credo, nazionalità, genere, tutto si impone su di voi e su come vedete la vita. Ma lo yoga è molto più di questo; dopotutto, solo mezz’ora fa, quando cantavate i kirtan, vi sentivate felici e contenti. Quello è uno stato mentale; la stessa mente che si preoccupa, che diventa depressa, che diventa triste, che diventa ansiosa, agitata, stava facendo esperienza di felicità e contentezza: santosha. Senza fatica, stavate facendo esperienza di un nyama molto importante. Santosha è uno dei nyama che lo yoga consiglia per indurre la pace mentale. Il punto che sto evidenziando, è che non serve fare degli sforzi enormi, ma dovete trovare le pratiche che vi conducono allo stato di pace e tranquillità mentale in modo naturale e spontaneo. Non dovete ripetervi: “Devo raggiungere santosha” o “Devo avere santosha” o “Non devo essere ansioso”, piuttosto dovete praticare ed esporvi alle pratiche che automaticamente vi conducono a quello stato. Perché la mente non è materia statica ma dinamica in continua evoluzione, cambia sempre.
La mente non è una sostanza omogenea, è costituita da diversi elementi e questi sono soggetti a cambiamenti. Il vostro stato mentale cambia continuamente. Questi stati mentali sono definiti molto chiaramente nel tantra e sono cinque. Dicono che vi siano cinque stati mentali, e questa è una classificazione molto vasta. C’è la mente che è ottusa, molto ottusa. C’è la mente che è dissipata, che non ha l’energia o la forza di volontà per seguire un pensiero. Poi vi è la mente oscillante; pensa una cosa molto chiaramente, poi si sposta ad un altro pensiero con la stessa chiarezza e poi, nuovamente, torna al pensiero originale, oscilla come un pendolo, e questo è lo stato in cui si trova la maggior parte di noi. C’è la mente che è unidirezionale, focalizzata; vi sono persone che hanno quel tipo di mente ed hanno conseguito grandi cose, se volete realizzare qualsiasi cosa nella vita, dovete essere in grado di rendere la mente unidirezionale e focalizzata, altrimenti non vi sarà possibile. Anche nei doveri quotidiani, se fate delle commissioni, anche se cucinate o badate ai vostri figli, avete bisogno di focalizzare la mente e prestare attenzione a ciò che fate. Spesso, mettete del pane a tostare e ve lo dimenticate, ed il pane si brucia. State sorridendo tutti, penso che molti di voi l’abbiano fatto! A volte capita di mettere il sale nel tè al posto dello zucchero, perché la mente è da un’altra parte. Questo accade quando la mente non è focalizzata. E poi, c’è la mente che è completamente controllata; ovunque voi la vogliate dirigere, la potete guidare come la vostra auto; se volete dirigere la mente verso la rabbia, lo potete fare; se volete dirigerla verso l’amore, lo potete fare; potete dirigere la vostra mente verso un obiettivo e poi riportarla indietro. E questa è la mente che realizza grandi cose. Una mente unidirezionale è una mente sotto completo controllo. Questi sono i cinque stati mentali che abbiamo ereditato, ciascuno di noi li possiede. Non sto parlando di qualcuno da un altro pianeta, voi avete ereditato questa mente che può essere ottusa, dissipata, oscillante, unidirezionale ed in completo controllo.
Questa mente è un prodotto della natura, non l’avete creata voi, la natura l’ha creata. La vostra mente è un prodotto della natura, non dei vostri genitori. E’ parte di un sistema ancora più grande, non è indipendente. Nel tantra si chiama Antah Karana; karana significa strumento, e antah significa interiore; strumento interiore. Dovete sapere che la mente non funziona indipendentemente. Quando provate a renderla unidirezionale, dovete sapere che è sotto l’influenza di molti fattori. Come fare per renderla unidirezionale? Questa mente funziona assieme ad altre tre importanti componenti; uno è l’intelletto, buddhi; il secondo è l’ego, ahamkara; ed il terzo è la memoria, chitta. Per esempio adesso sto parlando e la vostra mente riceve, il vostro intelletto sta analizzando se quello che dico è giusto o sbagliato, buono o cattivo attingendo dalla memoria: “Questo lo so, lo conosco” oppure “Ricordo questo esempio”. State estraendo memorie dal passato e l’ego si sta identificando con le esperienze personali fatte. Accade tutto istantaneamente e simultaneamente, senza nessuno sforzo. Questo è antah karana, dove queste componenti agiscono assieme, la mente, l’intelletto, l’ego e la memoria. E ieri vi ho detto che per ricevere la conoscenza, che è tutt’attorno a voi, dovete accordare il vostro strumento; è di questo strumento che parlavo, dovete raffinare, sintonizzare l’antah karana sulle frequenze della conoscenza.
E come si fa questo? Dovete sapere un’altra cosa importante, questi quattro strumenti sono soggetti ad un’altra influenza quella della natura primordiale, la natura immanifesta. Vi è la natura manifesta e la natura immanifesta. La natura manifesta siamo io, te, gli alberi, le montagne, l’aria, il sole, la luna, questa è la natura manifesta; la vostra mente, il vostro ego, il vostro intelletto, la vostra memoria, questi sono parte della natura manifesta; ma non è indipendente, è influenzata dalla natura immanifesta. E la natura immanifesta è rappresentata dai guna: tamas, rajas e sattwa. Questi guna, pervadono l’intera creazione. E pervadono anche il vostro antah karana. Lo stato mentale ottuso è lo stato tamasico, dove la mente è statica e non si muove, dove vi è oscurità e non si può capire nulla. Anche lo stato mentale dissipato è tamasico, dove non si può generare la forza di volontà per fare nulla. Nello stato mentale oscillante si è sotto l’influenza di tamas, rajas e sattwa, come in un orologio a pendolo che si muove da una parte all’altra, oscillando da tamas a rajas, e fermandosi al centro nello stato di sattwa. La mente unidirezionale è una combinazione di rajas e sattwa ed in fine la mente controllata è puro sattwa. Dunque, quando parliamo di evoluzione della mente, dobbiamo tenere presente che siamo sotto il controllo e l’influenza di questi elementi. Come negare queste influenze? A volte vi svegliate al mattino e vi sentite molto tamasici, quindi, cosa fare per influenzare quello stato? Oppure ci si deve arrendere e tornare a dormire? A volte vi sentite molto rajasici, e vi sentite aggressivi e volete fare, realizzare, conseguire cose e questo crea molta tensione e stress in voi; come bilanciare questo stato? O lasciate accumulare lo stress? Ovviamente se la vostra mente fosse sotto completo controllo, non avreste bisogno di opporvi a questo stato, anzi, lo dovreste accentuare di più. Se non avete una comprensione della vostra mente da questa prospettiva, non potete domarla.
E poi dovete mettere in relazione questa mente con l’esistenza della supermente dentro di voi, che il tantra ha chiamato Kundalini. Nel corpo umano, avete una mente superiore che il tantra chiama kundalini. Il tantra dice che in questa incarnazione umana ci siamo evoluti al livello della mente. Prima di questa, nell’incarnazione animale, non avevate questo livello mentale. Tra la mente umana e quella animale vi è una chiara distinzione; gli animali non hanno menti individuali, operano sulla base degli istinti. E’ con l’incarnazione umana che nasce la mente individuale. Dunque, per un’ulteriore evoluzione, che è il proposito della vostra vita, dovete guardare alla mente, non tanto al corpo; perché il livello di evoluzione a cui stiamo sottostando è al livello mentale, non fisico. Non svilupperete altre mani, piedi o occhi, no, fisicamente rimarrete come siete; l’evoluzione avverrà dal livello istintivo, la mente animale, alla mente umana, alla supermente e anche a livelli superiori. E al momento, lo stato dell’evoluzione umana si trova in muladhara chakra; i chakra al di sotto di muladhara, appartengono all’incarnazione animale.
Vi sono chakra sottostanti a muladhara, e questi chakra non sono mentali, non appartengono al reame della mente. I chakra che vanno da muladhara fino a sahasrara, appartengono al reame della mente. Muladhara è anche la sede della kundalini. Quindi, muladhara è il primo gradino dello stato mentale, dopo quello animale, ed è anche la sede della supermente, kundalini. Anche oltre la supermente vi è uno stato mentale, che è quello della non-mente; dove si è trasceso il livello mentale che è sotto l’influenza dei guna. Vi ho detto che la mente è influenzata dai tre guna, tamas, rajas e sattwa. Ma c’è un livello mentale che non è più sotto l’influenza dei guna, e quello è lo stato di non-mente. Questo è il livello dei santi e degli esseri illuminati; essi operano al livello di non-mente. Non sono condizionati dai guna; i loro pensieri, le loro azioni e le loro parole, non sono influenzati dai guna. C’è armonia totale tra la testa, le mani e il cuore.

Noi non operiamo così; c’è sempre disarmonia tra i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni. Pensiamo una cosa, ne diciamo un’altra e ne facciamo un’altra ancora. Molte persone pensano che fumare faccia male; lo pensano e lo dicono, ma fumano comunque. Perché a volte la vostra mente è sattwica, e pensate “non dovrei farlo”; poi siete rajasici e cominciate a pensare “forse posso farlo” o “forse non dovrei farlo”; e quando la mente è tamasica, tirate fuori il pacchetto e fumate. Alcune volte pensate “domani mattina mi alzerò presto e praticherò yoga, poi andrò a farmi una bella passeggiata o a correre, poi andrò in chiesa ad offrire le mie preghiere, e poi andrò al lavoro”, però quando vi svegliate la mattina, vi sentite tamasici e dite “al diavolo, me ne torno a dormire”; oppure vi sentite rajasici e litigate con vostro marito o con vostra moglie, vi arrabbiate con i vostri figli e li picchiate, o entrate in auto correndo via, ed avete un incidente. Dopo, quando tornate allo stato sattwico, vivete un conflitto, perché pensate “oh, volevo fare tutte quelle cose e non le ho fatte”, e poi provate un senso di colpa, vi create dei complessi, avete delle nevrosi, avete la schizofrenia; avete una mente divisa in due, una parte di voi vuole fare quelle cose, l’altra non ve lo permette. E’ così che viviamo la nostra vita, l’intera vita in questo modo.
Dipende da noi, se desideriamo vivere la vita con una mente normale, o con una supermente, o con una mente umana, o vogliamo vivere la vita con una non-mente. Supponiamo che abbiate una carrozza, potete decidere se mettere un asino a tirarla, un bue, un cavallo, un motore od un motore nucleare, dipende da voi. Allo stesso modo, potete condurre la vostra vita con una mente più elevata, conseguendo grandi cose, dando qualcosa al mondo, restituendo ciò che avete ricevuto dal mondo; potete vivere la vita con una non-mente, per il bene dell’umanità, della creazione, creando armonia, pace ed equilibrio, incrementando il livello di sattwa; o potete vivere la vita con una mente ordinaria, sentendovi felici, infelici, tristi, poi depressi, agitati, preoccupati. La scelta è vostra; non incolpate le circostanze, non incolpate il marito, la moglie, non incolpate il lavoro, non incolpate niente e nessuno. La radice delle esperienze di felicità, infelicità, dolore, piacere è in voi. E questo dipende dalla qualità della vostra mente. Se volete migliorare la qualità delle vostre esperienze, non dovete cambiare nulla; non dovete cambiare famiglia, non dovete cambiare lavoro, non dovete cambiare paese, non dovete cambiare religione, non dovete cambiare nazionalità, non dovete cambiare vestiti, tutto quello che dovete fare è cambiare la qualità della vostra mente. Per questo dovete intraprendere le pratiche di yoga. La prossima volta spiegherò quali siano queste pratiche e come applicarle nella vita. Finchè non cominciate a praticare, quello stato mentale rimarrà molto lontano.
Namo Narayana.