Omaggio a Swami Niranjanananda Saraswati

Swami Ishananda Saraswati

Swami Ishananda Saraswati 1

Swami Ishananda Saraswati

Il primo incontro che ebbi con Swami Niranjan avvenne a Ganga Darshan nel dicembre del 1987.
Ogni pomeriggio, in quel periodo, Paramahamsa Satyananda dava ai sannyasin residenti nell’ashram, un Satsang.
I sannyasin aspettavano l’arrivo di Paramahamsaji cantando kirtan ed io ero solita seguirli tenendo gli occhi chiusi sapendo che, quando si faceva silenzio, Swami Niranjan sarebbe arrivato e lo avrei visto seduto davanti a me.
Quel giorno, riaprendo gli occhi, seduto al posto di Paramahamsaji c’era un giovane sannyasin che non conoscevo, che non avevo mai incontrato nell’ashram e di cui non avevo mai sentito parlare prima di allora.
Il mio vicino mi disse che quel sannyasin si chiamava Niranjan ed era chiaro che sarebbe stato lui a fare il satsang.
Io provai una sensazione di fastidio e di disappunto perché pensai che, dopotutto, avevo dovuto affrontare diffcoltà di ogni tipo e percorrere migliaia di chilometri per poter assaporare la presenza fisica del mio Guru e per poter ricevere da lui i suoi insegnamenti diretti.
Così, un po’ seccata e prevenuta inziai ad ascoltare le parole del Sannyasin Niranjan. Dopo appena qualche minuto le sue parole arrivarono dritte al mio cuore che si aprì abbandonando ogni riserva nei suoi confronti.
Il tema del satsang era la relazione Guru/discepolo. Non avevo mai sentito nessuno parlare del proprio Guru con così tanto amore e devozione e riuscire a trasmettere questi sentimenti in modo così tangibile.
Da quel momento in poi il Sannyasin Niranjan rappresentò per me il modello ideale di discepolo che stavo cercando di diventare e sarebbe stato la fonte di ispirazione che mi avrebbe aiutato a capire il ruolo di un vero discepolo, a rinforzare il mio percorso di sannyasin e ad intensificare la mia devozione nei confronti di Paramahamsaji.
Solo anni dopo divenni consapevole dei compiti che gli erano stati affidati dal suo Guru e solo quando Paramahamsa Satyananda, nel 1995 a Rikhia, trasferì a Swami Niranjan tutto il suo sapere spirituale e lo nominò suo successore, ebbi veramente la comprensione di quale grande persona egli fosse.
Riconoscendo in lui il Maestro che sa portare avanti in modo fedele gli insegnamenti e la missione del suo Guru, che sa trasmettere a migliaia di persone in tutto il mondo non soltanto le pratiche di yoga ma soprattutto, con ispirazione e con amore, la spiritualità, lo sento veramente e profondamente nel mio cuore come l’emanazione vivente di Paramahamsa Satyananda.

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