Yoga nel Sociale

Satyananda Yoga per i Bambini

Satyananda Yoga per i Bambini

L’esperienza di Sn. Yogadhara a Biella per il miglioramento del benessere di bambini malati di leucemia

Da ottobre 2017 collaboro con la Fondazione Clelio Angelino di Biella, una Onlus che propone attività scientifiche e sociali per la cura delle leucemie, tra le quali il progetto “Laborarte”. Tale progetto si sviluppa attraverso laboratori settimanali per bambini che comprendono attività artistiche finalizzate al miglioramento del benessere del bambino in cura, come musica, colore, teatro e yoga.

Per il tramite di questi laboratori settimanali viene ricreato un ambiente normale, nel quale al fianco dei bambini malati vi sono anche bambini della Casa Famiglia, bambini provenienti da famiglie disagiate e bambini che non presentano alcuna situazioni particolare. Si crea così uno spazio protetto dove i bambini possono trascorrere il tempo svolgendo attività ludiche e creative, ritrovando un proprio equilibrio psico-fisico e rafforzando la propria interiorità e autostima.

Il giovedì è il giorno dedicato alla pratica dello yoga. Nonostante la classe sia mista in quanto composta da diverse fasce di età (dai 5 anni ai 12), etnie, situazioni fisiche e famigliari differenti, mi ha dato modo di osservare come il tutto si amalgamasse alla perfezione quando i bambini venivano portati dentro alla pratica: dall’inizio della lezione con giochi introduttivi per conoscersi, alla favola raccontata e poi rappresentata attraverso le posizioni, al rilassamento che induceva a tutti una gran calma e tranquillità.

Il tema portato avanti per un anno intero è stato il progetto sul Mandala, che ha dato modo di lavorare in maniera ludica sulle emozioni, accompagnando i bambini a riconoscere innanzitutto che cosa sono, a non aver paura di esprimerle e trovare insieme, attraverso le pratiche, un modo per canalizzarle e trasformarle. 

L’esperienza con questo gruppo, non sempre facile da gestire, mi ha dato modo di capire come la parola stessa yoga li portasse ad un’unione: i grandi aiutavano i più piccolini, e i più piccoli aiutavano i grandi attraverso la loro capacità creativa. Sono stati svolti diversi lavori di gruppo cercando sempre di mischiare le fasce di età, in modo che ognuno potesse imparare dall’atro.

Ogni bimbo ha intorno a sé situazioni difficili e a volte complicate e questo non permette di frequentare regolarmente e costantemente i laboratori che vengono proposti. Nonostante ciò, posso dire di averli visti curiosi fin dall’inizio di conoscere la disciplina dello yoga, di entrare nelle pratiche con molta naturalezza e di sperimentare su di loro i benefici dati dopo la pratica …li vedevo uscire col sorriso.