Quando è uscito il programma “Yoga Outreach” si è subito palesato nella mia mente la volontà di creare una serie di incontri gratuiti dedicati a quelle donne che avevano vissuto o stavano ancora vivendo con la malattia e con tutto ciò che ne comporta.
Per capire le reali esigenze di queste donne mi sono rivolta a due allieve del Centro, una che era stata una paziente oncologica e l’altra che lo è tutt’ora. Mi hanno subito manifestato il loro entusiasmo e raccontato gli enormi benefici che lo yoga ha potuto donargli essendo praticanti già da prima della malattia.
Con il loro aiuto, ho provato a contattare diverse associazioni che già si occupano di fornire servizi e supporto alle donne pazienti oncologiche, ma non siamo riuscite a collaborare con nessuna. Si è quindi optato per la semplice divulgazione tramite volantini, compreso negli ospedali e incredibilmente questo ha portato ad un’ampia adesione in pochissimo tempo, e in molti casi, gli stessi medici che avevano semplicemente letto dell’iniziativa tramite la locandina in ospedale l’hanno suggerita alle loro pazienti, pur non conoscendoci.
Approccio
Grazie al confronto con queste due allieve ho potuto capire che le esigenze e le necessità cambiano e sono molto personali, ma sicuramente ciò che tutte accomuna è la necessità di riacquisire a livello fisico la mobilità del braccio relativo al seno operato e la disintossicazione del corpo dalle terapie ricevute; a livello più sottile, invece, ricercano l’armonia nel corpo, ma soprattutto nella mente, la pace nella mente e nel cuore. Accogliersi e amarsi per come si è ora e vedere la malattia come una possibilità di rinascita. Per questo motivo il titolo scelto è “Rinascere con lo Yoga” e l’immagine della locandina è proprio quella di una farfalla che attraverso una sofferta metamorfosi rinasce a nuova vita.
Struttura della lezione
Per preparare le lezioni ho fatto principalmente affidamento su due testi della nostra tradizione e cioè “Exploring Yoga and Cancer” del Dott. Swami Yogapratap e “Yogic Management of Cancer” del Dott. Swami Nirmalananda.
Si è stabilito un ciclo di 5 incontri. Le lezioni hanno avuto una durata di un’ora e mezza e la struttura è quella classica del Satyananda Yoga con un rilassamento iniziale, asana, pranayama e yoga nidra.
Sono stati praticati pawanmuktasana di tutti e tre i gruppi e asana semplici con particolare attenzione alla mobilità delle braccia e all’area del torace, introducendo la consapevolezza del movimento unita al respiro, respiro come mezzo del prana, prana come strumento di armonizzazione e guarigione.
I pranayama utilizzati sono stati bhramari e ujjay con la progressiva consapevolezza del respiro profondo lungo il passaggio psichico ombelico/gola.
Ampio spazio è stato dato alla pratica di yoga nidra, con particolare attenzione alla ripetizione del sankalpa come strumento per superare il difficile percorso che stavano vivendo, inoltre sono state utilizzate visualizzazioni al fine di far fare esperienza di salute, felicità e armonia.
Molto apprezzata è stata anche la pratica di trataka, eseguita nell’ultimo incontro.
Inoltre due persone hanno anche partecipato alla pratica del Maha Mrityunjaya Mantra del sabato sera rimanendo piacevolmente sorprese delle sensazioni di forza e benessere al termine della pratica.
Testimonianze
Credo che il modo migliore per parlare dei benefici che la pratica di yoga ha avuto sulle partecipanti sia riportare di seguito alcune delle loro testimonianze.
“Ho scoperto di questa iniziativa da una mia compagna di avventura mentre eravamo in ospedale in attesa di una visita.
Avevo fatto yoga in passato e mi interessava riprendere. Così ho iniziato e ho scoperto uno spazio intimo dove imparare a stare e prendermi un tempo per me.
Dove stare in silenzio e ascoltare il mio corpo, dove rallentare i ritmi ed estraniarmi da tutto il resto, per cercare di allontanare i pensieri negativi legati alla malattia.
E ho apprezzato molto l’idea di dedicare un percorso a chi avesse affrontato un’esperienza dura e faticosa come la mia, sia mentalmente che fisicamente. Grazie. “Nicoletta
“L’esperienza della pratica yoga per me è stata una piacevolissima scoperta. Mi sono emozionata, rilassata, messa in contatto sia pure per breve tempo con la mia parte più profonda. L’atmosfera del centro, gli incensi, la musica e soprattutto l’insegnante mi hanno fatto sentire accolta, serena e tranquilla soprattutto in un momento cruciale della mia vita.
Credo che nulla avvenga per caso e l’incontro con voi è stato veramente un segno del destino. Come si dice ogni cosa a suo tempo. E ora è arrivato il tempo dello yoga.
Ancora grazie per quello che avete fatto per noi.Un abbraccio”Celeste
“Il corso di yoga è stata una risorsa inaspettata per affrontare la malattia con degli strumenti in più che la medicina occidentale purtroppo non dà. Un accompagnamento importante alle terapie impattanti e al dolore che spesso procurano, attraverso la respirazione e la concentrazione. Gli esercizi che abbiamo fatto inoltre aiutavano ad allungare dolcemente i tessuti irrigiditi dalle operazioni e a movimentare le braccia per evitare il rischio di linfedema. Infine è stata un’occasione per confrontarsi con altre donne che vivono esperienze simili e sentirsi meno sole. Sono molto contenta che la mia insegnante abbia illuminato il mio cammino attraverso la malattia con questa boccata d’aria e mi abbia aiutata ad accettare il dolore e gestirlo.”
Elisa (una delle due allieve che è stata di grande aiuto nell’organizzazione iniziale del corso)
“Hari Om, quando mi ero iscritta ero un po’ incredula, non ero certa dei benefici acquisiti dopo la pratica di yoga invece mi sbagliavo. Sono rinata con lo yoga, accettando i miei nuovi ritmi, limiti, che io ritengo lenti e incomprensibili. Grazie di cuore.”
Anna
“Innanzitutto vorrei ringraziare il centro e/o chi ha avuto questa bellissima idea. Avere l’opportunità di trovarsi con altre donne che hanno condiviso più o meno la tua stessa esperienza, ma fuori dall’ambiente ospedaliero non capita spesso. Ho trovato un nuovo “posto del cuore” vicino o perlomeno abbastanza vicino a dove vivo in questo momento della mia vita. Un luogo speciale, un ambiente “protetto” in cui ho potuto di nuovo prendermi veramente cura in primo luogo di me – e di conseguenza, in seconda battuta, del resto del creato che con me si relaziona – cercando di ritrovare armonia, benessere fisico e pace dell’anima. Inoltre ho avuto una sensazione di grande pace già solo restando lì seduta in silenzio, senza fare nulla. Mi sono accorta di aver tratto giovamento sia a livello fisico che mentale/spirituale. Grazie di tutto.”
Francesca
Quello che invece ho potuto osservare durante questa breve serie di incontri è stato la forza di queste donne, i loro sorrisi nonostante tutto e il loro interesse genuino verso lo Yoga e verso il Satyananda Yoga. Mi ha piacevolmente colpito come già dalla prima lezione si fosse creato un gruppo unito dove tutte si chiamavano per nome. Posso solo essere grata ai Maestri, ancora una volta, per poter essere stata uno strumento per la trasmissione di questo dono prezioso che è il Satyananda Yoga e per poter essere stata testimone attraverso gli occhi e le parole di queste donne, di come lo yoga le abbia aiutate, facendogli fare una breve ma intensa esperienza di pace e armonia.
Hari Om Tat Sat
Jn. Brahmamitra
Per il Centro Yoga Satyananda Torino